Un’Italia variegata nell’offerta dei suoi servizi per il turista del lusso, frastagliata nel modo di concepire l’ospitalità, diversissima da regione a regione, anzi, da campanile a campanile, eppure un’Italia che è tenuta assieme da due aspetti imprescindibili, tanto al Nord quanto al Sud: la qualità dell’offerta e l’amore per il territorio.
Queste le conclusioni, in definitiva, del panel dal titolo
Grandi eventi e turismo, lo sviluppo della sostenibilità, tenutosi presso la spazio Arena durante il congresso di
Identità Milano 2024, che ha visto tra i relatori volti noti del settore, provenienti da diverse zone dello stivale e, di conseguenza, esponenti di diverse idee di ospitalità.
La prima ad essere presentata dalla moderatrice del talk
Elisabetta Canoro è stata
Cristina Fogliatto, Direttore Comunicazione e Branding
Portrait Hotels, Lugarno Collection, la quale ha spiegato quanto sia importante che l’ospite si trasformi in un viaggiatore senza valigia pronto a vivere e a innamorarsi delle bellezze naturalistiche e artistiche dei territori nei quali le strutture alberghiere sono immerse, e non solo degli spazi interni alle stesse, in perfetta simbiosi con il paesaggio circostante.
Emanuele Manfroi di
Egnazia ospitalità italiana, un gruppo che conta circa 20 strutture di proprietà, ha raccolto il testimone del discorso, dichiarando che ogni realtà è fotocopia solo di se stessa, e che sta ai professionisti del settore riuscire a declinarla secondo il contesto geografico. In comune, però, ha concluso, tutte dovrebbero ridurre i fronzoli e gli eccessi promuovendo l’artigianalità in grado di valorizzare il talento delle maestranze locali.
È toccato poi a
Giampaolo Ottazzi, General Manager di
Orient Express Italia, prendere la parola e ribadire che i numeri del turismo del lusso sono in forte, fortissimo aumento. La sua ricetta per mettere a frutto il trend è quella di caratterizzare grandi eventi sul territorio nazionale diversificandoli da borgo a borgo, in maniera tale da rendere unica e appetibile ogni destinazione. I treni del lusso, vere e proprie crociere su rotaia, riescono a fare del turismo lento e sostenibile la loro chiave di volta.
Il microfono è passato dunque a
Roberto Protezione, General Manager di
Castelfalfi, Montaione - Firenze il quale ci ha tenuto a rivendicare quanto sia importante il benessere psico-fisico dell’ospite, da ottenersi tramite un’accoglienza a tutto tondo che vada dal menu ad personam, al percorso benessere, alle attività all’aria aperta, sino a quelle culturali. Con un’attenzione spasmodica verso la sostenibilità ambientale.
Dulcis in fundo, il panel è stato chiuso da
Valentina De Santis, CEO e titolare di
Passalacqua, Moltrasio - Como, e
Grand Hotel Tramezzo, Tremezzina - Como che ha indicato al pubblico quella che è la sua filosofia di business: cambiare quotidianamente, certo, ma restando fedeli a se stessi ed al territorio, un po’ come il “suo” lago di Como, sempre diverso, e sempre uguale, un po’ come tutta la nostra Italia, aggiungerei, così variegata, da campanile a campanile, nelle sue infinite, piccole, diversità eppure, così unica, così unita, nella sua grande bellezza.