IG2023: signore e signori, la rivoluzione è servita

03-02-2023

Bollicine del Mondo, tre degustazioni che hanno sorpreso chef, giornalisti, sommelier e produttori

Il viaggio con 15 vini provenienti da tutto il mondo e con la nostra App durante le giornate di Identità Milano 2023: assaggi, anche in questo caso, rivoluzionari

Una delle tre degustazioni su invito della Lounge

Una delle tre degustazioni su invito della Lounge Bollicine del Mondo powered by Belmond durante Identità Milano 2023

Ci sono due fattori essenziali che caratterizzano l’App Bollicine del Mondo: l’assenza di pregiudizi e la capacità di raccontare storie.

L’assenza di pregiudizi è fondamentale, ed è anche alla base delle tre degustazioni alla cieca all’interno della Lounge Bollicine del Mondo powered by Belmond, durante Identità Milano 2023: non importano il nome della cantina, il metodo di vinificazione, i mesi di affinamento o anche solo il prezzo.

Federico De Cesare Viola, Alex Atala, Cinzia Benzi e Federico Graziani

Federico De Cesare Viola, Alex Atala, Cinzia Benzi e Federico Graziani

Si parte alla pari, con una certezza: si va alla ricerca di qualcosa che non sia soltanto buono, ma anche identitario e caratteristico. Questo che sia uno Champagne che permane 120 mesi sui lieviti, o un vino rifermentato in bottiglia, un metodo ancestrale.

La seconda caratteristica è quella di raccontare storie e trasmettere emozioni: con Bollicine del Mondo si va oltre a un semplice aspetto tecnico di degustazione. Perché ogni volta che viene realizzata una scheda o che viene scritto un articolo per la newsletter mensile, non ci si dimentica mai che, dietro ogni bottiglia, ci sono delle persone che ci mettono tutta la loro esperienza e passione.

Un momento di confronto durante la prima degustazione

Un momento di confronto durante la prima degustazione

Fattori che hanno caratterizzato le tre degustazioni alla cieca che hanno visto protagonisti esperti, giornalisti, comunicatori, enologi, chef e sommelier durante i giorni del Congresso di Identità Milano 2023.

Nel primo incontro, a confrontarsi in un gioco completamente alla cieca sono stati Gabriele Gorelli, primo Master of Wine italiano, Davide Canina, sommelier, ora produttore con l’azienda Iparcellari, Roberta Schira, giornalista del Corriere della Sera, Federico De Cesare Viola, direttore di Food&Wine, Federico Graziani, sommelier che si è trasformato in produttore di vini sull’Etna, lo chef brasiliano Alex Atala e il maestro della pasticceria siciliana Corrado Assenza.

Le bottiglie della prima degustazione

Le bottiglie della prima degustazione

La parola chiave è stata una sola: stupefacente. Come sottolinea anche Federico Graziani: «È una degustazione, ma soprattutto è un momento di confronto costruttivo, che ti fa ragionare».

I primi quattro vini, dove era prevalente lo Chardonnay, sono stati il Metodo Classico Blanc del Blancs di Zuccardi, dall’Argentina, il Franciacorta Blanc del Blancs 2014 di Bellavista, lo Champagne Blanc del Blancs 2010 Billecart-Salmon (distribuito in Italia da Velier), nell’edizione speciale 50esimo anniversario, e infine Borealis Metodo Classico Cuvèe Brut di Krone dal Sud Africa.

Il Master of Wine Gabriele Gorelli

Il Master of Wine Gabriele Gorelli

E Gabriele Gorelli ha aggiunto: «Una degustazione senza pregiudizio, che porta il messaggio dei vini. Davanti a questi vini, non era importante azzeccare la zona, ma capire il loro stile e il loro messaggio verso i consumatori. Si cerca un carattere più aperto, del primo; più salino e teso ma polposo, del secondo; la classicità del terzo; e infine il quarto, dove c’è la nota differente del Pinot Nero, che è marcante».

Gaia Marano Imparato, produttrice di vino con l’azienda Montevetrano, con lo chef Moreno Cedroni

Gaia Marano Imparato, produttrice di vino con l’azienda Montevetrano, con lo chef Moreno Cedroni

La seconda giornata ha “strizzato l’occhio” proprio al mondo Pinot Nero, con lo spumante Metodo Classico Falesco di Famiglia Cotarella, Oltrepò Pavese Pinot Nero rosè della linea Gerry Scotti di Giorgi Wines, Metodo Classico Cuvée Brut di Krone, Sud Africa, Palazzo Lana Extreme 2008 di Berlucchi e infine “l’intruso” Chenin Blanc La Symphonie Triple Zero Degorgement Tardif di Gilles Gaudron (Domain Sylvain Gaudron).

E a stupirsi erano chiamati il direttore artistico Davide Rampello, gli chef Moreno Cedroni e Luca Abbadir, Gaia Marano Imparato, produttrice di vino con l’azienda Montevetrano, oltre a Raffaele Cumani di  Avvinando TgCom24 e il giornalista Andrea Cuomo de Il Giornale.

I vini della seconda degustazione

I vini della seconda degustazione

Cinzia Benzi, coordinatrice del progetto Bollicine del Mondo, ha voluto sottolineare come il vero fil rouge di tutte le degustazioni sia il fatto che tutti i vini presentati sono in guida o che entreranno a partire dalla seconda edizione, che verrà presentata il prossimo giugno e che potrà vantare anche di una versione in inglese.

Un momento della terza degustazione

Un momento della terza degustazione

L’ultimo giorno, invece, a Bollicine del Mondo c’è stato una ricca degustazione a base di vitigni aromatici, con un parterre sempre di alto livello: lo chef Carlo Cracco con il sommelier di Cracco in Galleria Gianluca Sanso, il maestro della pizza Franco Pepe, i giornalisti Mariella Tanzarella, Francesca Ciancio e Alberto Cauzzi, Nicola Ultimo del Park Hyatt di Milano e Marco Amato dell’Imàgo all’Hotel Hassler di Roma.

Ecco i vini: Moscato d’Asti di Valter Bera, Asti Spumante Cuvage di Acquesi, Asti Spumante 24 mesi di Gancia, Asti Spumante La Selvatica di La Caudrina, Metodo Classico Cuvée Brut Borealis Krone del Sud Africa e infine lo Spumante Metodo Classico Amanti di Cantine Angelinetta, sul lago di Como, 50 mesi sui lieviti con Trebbiano, Garganega, Sauvignon Blanc e Riesling.

Lo chef Carlo Cracco

Lo chef Carlo Cracco

Le bottiglie dell'ultima degustazione

Le bottiglie dell'ultima degustazione

Anche in questo caso la parola chiave è stata stupore, sia per la qualità dei vini, sia per la multiforme gamma di vini proposti.

Le considerazioni finali spettano senza dubbio a Cinzia Benzi: «Grazie all’entusiasmo che il gruppo di lavoro mette in questo progetto, sono felice di aver fatto viaggiare i nostri ospiti nel pianeta bollicine. Perché la nostra App serve proprio a viaggiare».

Carlo Cracco, Franco Pepe e Alberto Cauzzi

Carlo Cracco, Franco Pepe e Alberto Cauzzi

Gruppo di lavoro che è formato da Cinzia Benzi, Giovanna Abrami, Monica Coluccia, Meritxell Falgueras, Raffaele Foglia, Elio Ghisalberti, Manlio Giustiniani, Adele Granieri, Andrea Grignaffini, Stefania Oggioni, Bruno Petronilli, Alessio Pietrobattista, Luca Torretta, Luca Turner, e che vedrà presto inserirsi anche Filippo Bartolotta.

L’App Bollicine del Mondo è disponibile sia per iPhone, sia per Android, ed è completamente gratuita.


IG2023: signore e signori, la rivoluzione è servita

Raffaele Foglia

di

Raffaele Foglia

giornalista de La Provincia di Como, sommelier e appassionato di birra artigianale. Crede che ogni bicchiere di vino possa contenere una storia da raccontare. Fa parte della redazione vino di Identità Golose

Consulta tutti gli articoli dell'autore