Il buono è di moda? Si direbbe di sì, almeno a Natale. C’era la fila – decine di persone in lista d’attesa, un riscontro nettamente superiore alle attese, ovvio il tutto esaurito – qualche ora fa a Caiazzo, dove è andata in scena una doppia bontà: quella delle pizze di
Franco Pepe, l’uomo che ha fatto assurgere questo paese del Casertano a meta gourmand grazie alla sua super-pizzeria
Pepe in Grani; e quella derivante dalle motivazioni del pranzo-evento di domenica, fortemente voluto da
Pepe stesso per dare un aiuto concreto all’associazione
Sorridi Konou Konou Africa onlus.

Pepe con il professor Di Salvo
Una bella storia. Che parte della Campania e raggiunge il Benin, piccolo Stato dell’Africa Occidentale con tutti i problemi che affliggono l’area. Qui è attiva da tempo l’associazione, presieduta dal professor
Enrico Di Salvo, direttore del DAI di Chirurgie specialistiche, Nefrologia alla Federico II di Napoli. Il caso ha voluto che una ragazza di Caiazzo,
Antonietta Perrone, sia impiegata nello stesso reparto, come ingegnere clinico: da qui il contatto e l’inizio della collaborazione, tre mesi fa…. attraverso una pizza, ideata da
Pepe per l’occasione: la
SorridiAfrica, ricca di un
topping con il quale il maestro pizzaiolo ha voluto «ricordare i colori di quella terra: il marrone, il giallo…», spiega a
Identità Golose. E quindi:
paté di olive, capperi, crema di peperoni, pomodori secchi e formaggio del Matese, un mix di sapori incredibile, ben bilanciato, che ha deliziato il centinaio di presenti ieri. Il resto l’han fatto i racconti dei responsabili della Sorridi Konou Konou Africa onlus: l’illustrazione dei traguardi raggiunti e degli obiettivi prefissati per il triennio 2015/17, oltre a una proiezione degli scatti fotografici di
Luciana Latte collezionati nel corso delle varie missioni (quella conclusa è stata la quindicesima nel Benin). Tali istantanee hanno dato vita lo scorso anno anche a una mostra, ospitata dal Palazzo delle Arti di Napoli e intitolata
The Innocent; a complemento del progetto è stato pubblicato anche un volume, omonimo, edito da Idelson Gnocchi e che, oltre alle foto, contiene cinque brevi scritti di
Di Salvo che raccontano la storia di questa équipe di volontari operativa dal 2000 nella sanità, nella formazione, nella assistenza agli orfani, nello sviluppo sociale.

La pizza SorridiAfrica, ideata da Pepe: il topping ricorda i colori di quel continente, con paté di olive, capperi, crema di peperoni, pomodori secchi e formaggio del Matese
Peraltro, l’impegno di
Pepe non si è esaurito ieri. La pizza
SorridiAfrica, da tre mesi nel menu, vi rimarrà ancora parecchio tempo, un anno in tutto, e il 70% del suo ricavato totale verrà sempre devoluto in beneficenza alla stessa Sorridi Konou Konou Africa. Mentre il prossimo 22 dicembre il pizzaiolo sarà in trasferta a Milano, in inedita accoppiata con lo chef
Cesare Battisti nel ristorante di quest’ultimo, il
Ratanà: cucineranno per i più poveri, per coloro che non possono permettersi di solito un vero pranzo di Natale, grazie alla collaborazione con l’
Opera San Francesco.