È una regione in stato di grazia. Nonostante le ferite ancora aperte delle faglie sismiche. A prescindere dall’inabissamento verticale di un pil in apnea. Lo ha certificato l’anno scorso l’Académie Internationale de la Gastronomie, che ha insignito del suo prix du sommelier Andrea Grignaffini, ben accompagnato da Davide Cassi per la scienza e Massimo Montanari per la letteratura gastronomica. Un tris di fuoriclasse per lo stesso riconoscimento assegnato appena due anni prima al modenese Massimo Bottura, primo chef d’Italia e non solo.

Andrea Grignaffini, direttore creativo di Spirito di Vino, prix du sommelier 2012 per Académie Internationale de la Gastronomie
Il mix di natura e cultura è in effetti straordinario: l’humus dell’Emilia felix, con i giacimenti dei suoi tanti ori, fecondato da una pioggia di talenti. Domani anche al mercato del quadrilatero, futura casa di progetti importanti con la macellerie
Zivieri e il pasticciere
Gino Fabbri; dopodomani nella nuova Gardaland dei foodies progettata da
Oscar Farinetti presso l’ex
Caab di Bologna. Sulle spalle dei giganti insomma siedono giganti ulteriori, ai quali
Partesa Emilia Romagna, per iniziativa del responsabile commerciale vini
Alessandro Rossi, ha deciso di guadagnare qualche centimetro in più.
L’occasione si chiama "Dire Fare Sognare", un riconoscimento a chi si è distinto nella ristorazione e nella comunicazione gastronomica regionali, assegnato da una giuria composta da
Andrea Grignaffini,
Giorgio Melandri,
Lorenzo Frassoldati. La cerimonia, tenutasi il 27 maggio al Supercinema di Santarcangelo di Romagna (Rimini), ha incoronato fra gli altri lo stesso
Massimo Montanari;
Giancarlo Mondini, presidente
Ais Romagna;
Gianluigi Zenti di
Academia Barilla;
Ermi Bagni, direttore dei
Marchi Storici Lambruschi Modenesi;
Denis Pantini di
Nomisma. Fra una premiazione e l’altra, il felice interludio della performance teatrale di
Ferruccio Filipazzi, colpo d’ala dell’iniziativa.

Massimo Montanari, storico e docente universitario, premio letteratura gastronomica Académie Internationale de la Gastronomie 2012
I locali scelti sono stati tre per provincia, un emergente, un narratore, un sognatore, da
Daniele Repetti a
Remo Camurani, a
Fabrizio Mantovani. “Per noi di
Partesa rappresenta un modo per sostenere le eccellenze del territorio, che siano ristorative, editoriali o artigianali. Il nostro modo per ringraziare e dare visibilità agli artisti del settore, rinserrando la rete della qualità”, commenta
Rossi. “Abbiamo cercato di scovare realtà spesso e volentieri fuori dal turbinio mediatico, posti solidi che vogliano dialogare con i clienti in modo semplice e contemporaneo”, gli fa eco
Grignaffini.
Mentre
Giorgio Melandri chiosa: “In questa occasione l’Emilia Romagna si scopre ogni anno comunità al di là della incredibile varietà di territori e prodotti. La narrazione dell’identità passa necessariamente per la condivisione e la condivisione, come per la lingua, innesca il processo di cambiamento che mantiene viva e attuale la tradizione stessa”.