Da rudere abbandonato a rifugio di bellezza e benessere, la metamorfosi è evidente: Terradamari Resort & Spa è un nuovo cameo dell’accoglienza siciliana sulle acque cristalline di Marina di Modica. Nell’elenco Tapestry Collection by Hilton, l’hotel del Gruppo Minardo restituisce valore al territorio attraverso un’architettura che dialoga con il paesaggio e un’esperienza che si fa racconto della Trinacria più autentica.

Il palazzo prima dell'inizio dei lavori
Raimondo Minardo, imprenditore modicano con la passione per l’
hotellerie e titolare con la sua famiglia di nove alberghi tra Modica, Marina di Modica e Roma, spiega: «Tutto nasce dal desiderio di riqualificare la zona attraverso investimenti mirati, come il recupero di palazzine fatiscenti, ecomostri mai completati, trascurati e dimenticati, avviando progetti che possano generare nuovo interesse turistico e benefici reali per quest’area. Da modicani, sentiamo la responsabilità di riportare valore e vitalità alla nostra città». Imprese locali al centro di una terra da scoprire: «L’elemento che ci distingue dai grandi gruppi alberghieri nazionali e internazionali è il fatto che, mentre gli atri tendono a “chiudere” l’ospite in una gabbia dorata, noi vogliamo incoraggiare attivamente la scoperta del territorio. Ci sentiamo un trampolino verso il cuore pulsante della Sicilia orientale».

Infine, le motivazioni di una scelta imprenditoriale: «Ho preferito partire con una struttura a quattro stelle, piuttosto che puntare subito a un cinque stelle, perché ritengo indispensabile comprendere prima in modo approfondito quali siano le esigenze dei visitatori che scelgono Modica e dintorni. Credo fortemente che un'attività debba avere un equilibrio economico stabile per garantire continuità nel tempo: investire non significa soltanto creare bellezza, ma anche assicurare sostenibilità finanziaria. Se il mercato lo permetterà, sarò pronto in futuro ad alzare ulteriormente il livello».
Trentanove camere vista mare, due piscine, una spiaggia privata e una Spa di mille metri quadrati: ogni dettaglio è studiato per creare un’atmosfera di piacere e armonia. Il ristorante
A Truvatura è guidato dall’executive chef
Carmelo Buoncuore, con la consulenza di
Accursio Craparo, nome noto nel panorama della gastronomia siciliana, chef e titolare di
Osteria Radici.

L'executive chef della struttura Carmelo Buoncuore con Accursio Craparo, consulente per la proposta gastronomica
La visione architettonica, firmata dallo studio
Caberlon, esalta la continuità tra interno ed esterno, con materiali ispirati alle dune e ai colori mediterranei. La sostenibilità è il centro di gravità permanente: il resort utilizza esclusivamente energia elettrica, eliminando completamente i combustibili fossili, e integra impianti solari termici e fotovoltaici per garantire un ciclo energetico autosufficiente.
L’uso di materiali a basso impatto ambientale, come strutture a secco e rivestimenti naturali, riduce gli sprechi e migliora l’efficienza termo-acustica. Particolare attenzione è stata posta alla gestione delle risorse idriche, con un sistema avanzato di distribuzione dell’acqua potabile che elimina la plastica monouso e introduce bottiglie in vetro sanificate e riutilizzabili. La vegetazione è stata ripristinata con essenze autoctone per preservare la biodiversità e contribuire alla mitigazione climatica.
La
Ciatu Sicilian Spa del resort è il luogo del benessere con trattamenti high-tech e naturali, mentre la palestra
Technogym offre un’esperienza fitness su misura. Il concetto di wellness si intreccia con la filosofia ecosostenibile: ogni scelta è orientata a ridurre l’impatto ambientale e a garantire un benessere autentico. Dalle suite dotate di vasche
Jacuzzi private alimentate da energia rinnovabile alle terrazze panoramiche concepite per sfruttare al massimo la luce naturale, fino alla selezione di essenze mediterranee nel verde circostante.

Un abbraccio tra Raimondo Minardo, titolare del resort, e il general manager Felice Di Donato
Felice Di Donato, general manager di
Terradamari, professionalmente legato alla famiglia
Minardo dal 2018 e con importanti esperienze precedenti in
Eden Viaggi e
Lindbergh Hotels, racconta: «Abbiamo deciso di puntare su un turismo di destinazione. Questo albergo ha tutte le qualità per diventare un riferimento nel panorama della migliore ospitalità, ma vogliamo prima farci conoscere e soprattutto far conoscere il territorio». Sui punti di forza,
Di Donato ha le idee chiare: «Siamo a pochi passi da un mare meraviglioso, immersi nel cuore del Barocco siciliano, da Modica a Scicli fino a Noto, dove arte, cultura e cucina convivono armoniosamente. I nostri ospiti possono lasciarsi conquistare da esperienze enogastronomiche pensate per far scoprire il meglio della produzione locale e, a fine giornata, possono rigenerarsi in un centro benessere completo, con massaggi olistici, sauna e trattamenti avanzati di estetica». Il progetto si distingue anche per la sua attenzione alla comunità locale: «Abbiamo lavorato solamente con maestranze del posto – afferma il manager – perché crediamo che ogni fornitore e ogni giovane professionista coinvolto nella struttura contribuisca a creare un indotto positivo per i modicani». L’obiettivo è quello di far crescere il tessuto socioeconomico della zona, offrendo opportunità concrete ai giovani che desiderano formarsi nel settore turistico e alberghiero senza dover lasciare la propria terra.

Il Duomo di San Giorgio a Modica viene spesso indicato come monumento simbolo del Barocco siciliano ed è inserito nella lista Unesco del patrimonio mondiale dell'umanità
Ma
Terradamari non è solo un resort: è un punto di partenza per esplorare la Sicilia. È un soggiorno che si fa viaggio tra storia, cultura e sapori in un luogo che non si limita a contemplare il paesaggio, ma lo valorizza e lo fa vivere. È un’esperienza sensoriale totale, un invito a scoprire un’isola che non smette mai di sorprendere: la Sicilia di domani inizia già oggi.