23-03-2025

La nuova scommessa di Ca' del Bosco: nasce l'Olio della Corte

Dagli uliveti di proprietà dell’azienda presieduta da Maurizio Zanella, arriva la prima produzione di olio extra vergine d’oliva biologico

Alzare l'asticella sempre un po' di più: nuove sfide e nuovi stimoli. Ad intraprendere un nuovo percorso e lanciare una nuova linea produttiva è l'Azienda Ca' del Bosco, storica cantina della Franciacorta che non necessita di presentazioni. Dopo aver fatto delle proprie bollicine e del proprio vino più in generale un'icona di stile, eleganza e opulenza - grazie alla visione avanguardistica dell'immensa Anna Maria Clementi, portata avanti magistralmente dal figlio Maurizio Zanella, Presidente dell'azienda – oggi la nuova scommessa con cui hanno voluto misurarsi è la produzione dell'Olio della Corte. Annata numero uno per questo extra vergine, estratto a freddo e ottenuto secondo il Disciplinare di produzione della denominazione di origine controllata DOP dei Laghi Lombardi Sebino, in regime esclusivamente biologico.

La zona di produzione – tra i comuni franciacortini di Erbusco, Iseo, Corte Franca, Cellatica e Cazzago San Martino - oltre ad essere molto vocata per la produzione di vini, vanta anche una tradizione olivicola non indifferente: all'interno del parco agricolo aziendale di circa 250 ettari, nelle varie terrazze in cui insistono i vigneti, sono presenti infatti alberi di ulivo di oltre 40 anni. Queste piante, che in passato venivano poste a consolidamento delle terrazze in cui si trovano i filari, sono pertanto una presenza radicata, in tutti i sensi, nei terreni di Ca' del Bosco; fino alla scorsa annata la loro gestione veniva affidata ad un'azienda esterna che ne realizzava comunque dell'olio il cui utilizzo era legato esclusivamente ad un consumo interno o come dono per i propri dipendenti.

Nel 2024 la svolta: trasformare quella produzione "privata" in qualcosa di più strutturato e professionale, riservando lo stesso trattamento privilegiato di cui già godono le uve anche alle olive del Sebino. Per realizzare il progetto, a corredo dei circa due ettari e mezzo di uliveto sparsi nelle varie terrazze, si è deciso di acquistare un ulteriore appezzamento di oltre mille ulivi con un'età media di 25 anni; l'azienda ha poi predisposto un importante investimento, realizzando il proprio frantoio all'interno della tenuta, dotato di ogni attrezzatura e macchinario necessario a svolgere tutti i passaggi in biologico, dalla raccolta alla spremitura, sino a giungere alla produzione. A prendersi principalmente cura delle piante e delle olive l'agronomo Luciano Bernardi, affiancato da un consulente esterno: dalle loro scelte e con il contributo di coloro i quali hanno curato le varie fasi di produzione e imbottigliamento, è nato l'Olio della Corte.

«L'abbiamo voluto chiamare così – ci racconta Maurizio Zanella - perché per noi la corte ha sempre rivestito un ruolo importante in Franciacorta ma anche e soprattutto all'interno dell'azienda: noi produciamo infatti un vino che si chiama Corte del Lupo, siamo molto legati a questo termine e a quello che rappresenta nella nostra cantina; è stata una normale prosecuzione con quanto già fatto, in linea con la nostra storia».

Quattro le cultivar utilizzate: Leccino, la varietà preponderante, a cui si aggiungono le varietà Frantoio, Pendolino e Casaliva, quest'ultima originaria del Lago di Garda ma che ha trovato terreno fertile anche sulle sponde del lago d'Iseo. Un blend che permette di ottenere un prodotto con un alto numero di polifenoli e un basso valore di acidità, da disciplinare infatti varia fra 0,50 e 0,55 g per 100 g di olio. La raccolta è iniziata verso la metà di ottobre quando le cultivar precoci come il Leccino e Pendolino stavano concludendo l'invaiatura e si è conclusa nella prima settimana di novembre quando anche la Casaliva e il Frantoio hanno raggiunto l'optimum di maturazione. Sono seguite la fase di imbottigliamento e quella di "affinamento" per 2/3 mesi.

«Per essere stata la prima esperienza di raccolta e molitura ci riteniamo molto soddisfatti» ci dice Maurizio Zanella. «Per noi – continua - è stata una grande emozione seguire le varie fasi che hanno portato alla realizzazione della nostra prima bottiglia di olio. La resa produttiva è stata leggermente sotto la media che avevamo ipotizzato: ci aspettavamo circa 220 quintali e ne abbiamo ottenuti grossomodo 194, considerando però le condizioni climatiche che si sono registrate nei mesi scorsi siamo appagati da questo risultato. Il 2024 è stata infatti un'annata abbastanza complicata: in tre mesi – aprile, maggio e giugno – si sono registrati livelli di pioggia che solitamente si hanno in un intero anno e questo ci ha penalizzati sia nella produzione vinicola - con delle perdite non indifferenti – sia nella produzione olivicola ma in questo settore in maniera più contenuta. Non possiamo dunque che essere orgogliosi, consapevoli comunque che siamo solo all'inizio di questo nuovo percorso. Già dalla prossima stagione avremo nuovi alberi di ulivo che entreranno in produzione e ci auguriamo di ottenere risultati sempre migliori».

Dal colore giallo dorato con riflessi verdognoli, l'Olio della Corte si presenta avvolgente ed equilibrato, fruttato con una sensazione appena accennata di amaro e piccante. Al naso ci sono evidenti rimandi alla mandorla ma anche al carciofo, al pomodoro e alle erbe aromatiche; al gusto è delicato ma non banale, armonico e piacevole. Quando chiediamo a Maurizio Zanella quale prodotto del territorio sebino verrebbe valorizzato al meglio dall'Olio della Corte, lui non ha dubbi: «Penso che il pesce del lago d'Iseo, in special modo il nostro Luccio, cotto semplicemente a vapore, possa avvalersi del supporto del nostro olio che è delicato ma non spento, ha carattere». Dal piatto al vino è un attimo e anche in questo caso il Presidente di Ca' del Bosco ha le idee molto chiare: «Abbinerei a questo piatto un calice del nostro Franciacorta Satèn, perfetto per brindare anche a questa prima annata del nostro olio».

Non ci resta che provare l'abbinamento e nel frattempo accompagnare il Presidente Zanella nel suo brindisi con la bollicina suggerita.


Dall'Italia

Recensioni, segnalazioni e tendenze dal Buonpaese, firmate da tutti gli autori legati a Identità Golose

Angela Amoroso

di

Angela Amoroso

Classe 1987, sognatrice dall’animo romantico, amante del bello e del buono, a tavola come per tutto ciò che ruota attorno alla sua vita. Siciliana felice di esserlo, prestata alla Franciacorta dove sta conoscendo meglio territorio, materie prime e ovviamente bollicine.
Collabora con diverse testate e in ogni esperienza mette sempre tutta sé stessa, convinta che l’essere autentici ci renda unici, e per questo speciali

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