Lo chef dimezzato. Italo Calvino non ce ne voglia se prendiamo a prestito, storpiandolo, il titolo di uno dei suoi libri più famosi, ma l’azzardo è più che giustificato, soprattutto se lo chef in questione si chiama Grandi. Soltanto il destino poteva intrecciare un simile gioco di parole per raccontare la storia del giovane chef stellato vicentino, Matteo Grandi, che in otto mesi ha cambiato vita, letteralmente: si è separato, ha ritrovato il sorriso ed è dimagrito di 88 chilogrammi, il peso di un uomo di costituzione robusta. Sì, avete letto bene: in buona sostanza si è dimezzato, partendo da un peso “forma” di 184 chilogrammi. Ne vorrebbe perdere altri 5, poi ha dichiarato che si ferma e attuerà una dieta di mantenimento, per il resto della sua vita: «Non ingrasserò mai più», ha dichiarato perentorio.
Ma come ha fatto a dimagrire tanto il talentuoso chef del Matteo Grandi in Basilica, a Vicenza, che trascorre praticamente le giornate in cucina, tra pentole fumanti e leccornie di ogni genere? «A giugno 2024 c’é stata una folgorazione - spiega Grandi - Ho acquisito all'improvviso la consapevolezza di dover riprenderei in mano la mia vita per stare meglio, innanzitutto per una questione di salute, ma anche, perché no, per tornare a piacermi quando mi guardavo allo specchio. In fin dei conti ho 35 anni, sono giovane, ma facevo fatica a fare due rampe di scale. Oggi vado a sciare tre giorni di fila e faccio i quattro passi in Val Gardena senza battere ciglio».

Matteo Grandi in Basilica a Vicenza
Quale è stata la cosa più difficile? «Trovare il ritmo e mantenere la costanza in una dieta che mi sono studiato io stesso mettendo insieme i consigli dei dietologi dai quali ero andato, inutilmente, negli anni passati. Devo dire grazie a
Luca Veronese, divulgatore online di un regime alimentare
low carb (sostenuto dagli integratori che vende,
ndr). L'ho conosciuto su Instagram: sai come funziona il web, quando inizi a cercare notizie sulle diete, la rete ti propone di tutto. Mi ha subito colpito la sua determinazione. Già sapevo come zuccheri e carboidrati fossero i principali colpevoli dell’aumento di peso... Da quando ho smesso di assumerli, oltre ad essere dimagrito, sto benissimo, ho un’energia che non ho mai avuto, lavoro il doppio e ho sempre la mente lucida. Davvero un cambiamento radicale: lo consiglio a tutti. Ovviamente fatevi seguire da un dietologo, niente fai da te, che sono pericolosi».

Più che una dieta quindi stai seguendo un vero e proprio stile di vita... «Esatto. Elimino zuccheri e carboidrati e osservo periodi di digiuno. Così ho iniziato a conoscere il mio corpo, a capire cosa gli fa male e come stare meglio. E sono tornato a praticare attività fisica, che è essenziale. La mia presenza sui social ha fatto sì che l'aver perso 88 chili in pochi mesi divenisse di dominio pubblico. E che molti apprendessero del mio nuovo stile di vita, basato anche sulla filosofia di consumare meno, perché nulla va buttato (l’era del consumismo dove ci porterà?). La regole è: consumare meno, ma cibi di qualità. Che non significa astice e caviale, ma broccolo fiolaro fresco di stagione, uova del contadino, prosciutto senza polifosfati o una mela bio...».

La sala del Matteo Grandi in Basilica, con vista sulla meravigliosa Basilica Palladiana di Vicenza
Quando la rete ha iniziato a parlare dello spettacolare dimagrimento di
Grandi, in molto han preso a chiedegli i segreti di tale successo. «Venivamo al ristorante e mi domandavano come fare. Allora ho pensato: perché non inserire nel menu qualche ricetta low carb? Il successo è stato immediato, già la mattina chiedono la "colazione dello chef" (
Uova, bacon, avocado, lime e coriandolo) oppure il main dish (
Sgombro locale cotto al josper con insalata di spinacine al lime). E così anche a pranzo e cena abbiano iniziato a eliminare tutti i cibi processati e a usare materia prima così com’è, cioè uova, carne, pesce, verdura e soprattutto niente zuccheri e pochi carboidrati. Ai clienti le nuove proposte sono piaciute e quindi penso terremo sempre in menu una sezione a basso contenuto di carboidrati».
Da cosa nasce cosa: «Mi sono detto, perché non raccontare la mia esperienza? Ma non volevo fosse una narrazione autocelebrativa, il mio intento era ed è quello di aiutare le altre persone a stare meglio. Sto pensando di scrivere un libro, che abbia anche una parte di ricette, facili, alla portata di tutti coloro che vogliono tornare in salute e stare bene con se stessi».