22-01-2025

Chi è il giovane italiano che gareggerà alla S.Pellegrino Young Chef Academy Competition

La finale tricolore ha incoronato Edoardo Tizzanini, sous chef al Di Vittorio: si preparerà alla finalissima internazionale con l'aiuto di Giancarlo Perbellini. Siam contenti pure per il premio conquistato da Alessio Magistro di Identità Golose Milano

Edoardo Tizzanini, sulla sinistra, con il suo ment

Edoardo Tizzanini, sulla sinistra, con il suo mentor Davide Galbiati: è lui il trionfatore alla finale italiana della S.Pellegrino Young Chef Academy Competition 2024-25. Tizzanini, classe 1995, di Calenzano (Firenze) lavora da più di sette anni al Di Vittorio dei Cerea, da tre anni e mezzo come sous chef. Prima, ha avuto esperienze formative ai Four Seasons di Firenze e di Milano e poi in Spagna, a El Celler de Can Roca, al Disfrutar e con Martin Berasategui

Milano, Officine del Volo, ore 22,50 di ieri, martedì 21 gennaio. Aveva parlato poco prima Giancarlo Perbellini, presidente della giuria nonché titolare del più recente tristellato italiano, il 12 Apostoli a Verona, aveva spiegato come i giochi fossero ormai fatti: «Non abbiamo avuto dubbi, il vincitore è chiaro. Non abbiamo avuto necessità di confrontarci più di tanto, siamo stati d’accordo su tutto, già solo a sommare i punteggi l’esito ci è apparso incontrovertibile», anche se – rivela – almeno altri due concorrenti hanno davvero ben figurato. Dietro Perbellini, gli altri giurati - ossia Davide Di Fabio, Karime Lopez, Matteo Metullio e Isabella Potì – avevano assentito. Quindi suspance, fiato sospeso: poi prorompe la felicità di Edoardo Tizzanini, è lui il trionfatore alla finale italiana di S.Pellegrino Young Chef Academy Competition 2024-25, rappresenterà quindi il nostro Paese alla finale internazionale, in programma il prossimo autunno, sempre a Milano. S’abbraccia, Tizzanini, col suo mentore, ossia colui che lo ha “allenato” in questi mesi e gli ha fornito i giusti consigli, lo chef Davide Galbiati del DaVMare a Portofino. Ma immaginiamo un sorriso stampato anche sul volto di Chicco Cerea (non lo individuiamo più in sala ma era qui fino a poco fa, aveva servito la classica, inconfondibile paccherata alla Da Vittorio tra la sorpresa di quanti – pochi - l’hanno scoperta e gustata per la prima volta e il giubilo dei più, che già la conoscevano bene): perché Tizzanini, classe 1995, di Calenzano (Firenze), è in fondo una “sua creatura”, lavora allo stesso Da Vittorio da più di sette anni, da tre anni e mezzo come sous chef. Prima, ha avuto esperienze formative ai Four Seasons di Firenze e di Milano e poi in Spagna, a El Celler de Can Roca, al Disfrutar e con Martin Berasategui

La giuria italiana composta, da sinistra, da Davide Di Fabio, Isabella Potì, Matteo Metullio, Karime Lopez e il presidente Giancarlo Perbellini

La giuria italiana composta, da sinistra, da Davide Di Fabio, Isabella Potì, Matteo Metullio, Karime Lopez e il presidente Giancarlo Perbellini

È questo, nelle nostre annotazioni cronachistiche, l’esito di un evento atteso, lo step intermedio – quello tutto tricolore, nel nostro caso – di un progetto internazionale ideato e promosso da S.Pellegrino allo scopo di supportare e ispirare i talenti del futuro, e giunto ormai alla sua sesta edizione.

Tutti i concorrenti alla finale italiana della sesta S.Pellegrino Young Chef Academy Competition. Erano: Edoardo Tizzanini accompagnato da Davide Galbiati; Silvia Rozas accompagnata da Marzo Zambon; Josefina Zojza accompagnata da Simone Caponnetto; Alessio Magistro accompagnato da Edoardo Traverso; Gabriel Collazzo accompagnato da Luigi Lionetti; Marco Pezzaioli accompagnato da Giuliana Germiniasi; Eros Castrogiovanni accompagnato da Domenico Magnifico; Elisa Frutti accompagnata da Arianna Gatti; Simone Buggiani accompagnato da Alexander Robles; Lorenzo Manosperti accompagnato da Luca La Peccerella

Tutti i concorrenti alla finale italiana della sesta S.Pellegrino Young Chef Academy Competition. Erano: Edoardo Tizzanini accompagnato da Davide Galbiati; Silvia Rozas accompagnata da Marzo Zambon; Josefina Zojza accompagnata da Simone Caponnetto; Alessio Magistro accompagnato da Edoardo Traverso; Gabriel Collazzo accompagnato da Luigi Lionetti; Marco Pezzaioli accompagnato da Giuliana GerminiasiEros Castrogiovanni accompagnato da Domenico Magnifico; Elisa Frutti accompagnata da Arianna Gatti; Simone Buggiani accompagnato da Alexander Robles; Lorenzo Manosperti accompagnato da Luca La Peccerella

Il piatto di Tizzanini, An Artichoke Heart

Il piatto di TizzaniniAn Artichoke Heart

I lavori erano iniziati la mattina, ne aveva ben dato conto la nostra Marialuisa Iannuzzi, leggi qui. Proprio Tizzanini era stato il primo a presentare il suo signature dish, chiamato An Artichoke Heart, lo chef aveva illustrato con cura il procedimento di preparazione («Qui la carne accompagna la verdura, non il contrario. Una visione a spreco zero, che vale tanto per i materiali quanto per il cibo. La ferrosità del cuore di manzo accompagnata dalla mousse di burro completano l'onestà e la freschezza del carciofo») e condiviso il messaggio che desiderava trasmettere: non eliminare del tutto la proteina animale, ma ridurne l'uso e impiegarla in modo consapevole. In questa visione, la carne fa un passo indietro, ancella del carciofo che diventa il vero protagonista di un piatto «dove non c’era quasi nulla da correggere, lo chef ha dimostrato creatività con gusto ed equilibrio» aveva commentato Perbellini.

Alessio Magistro ed Edoardo Traverso

Alessio Magistro ed Edoardo Traverso

Il piatto di Magistro, Ossi di seppia

Il piatto di MagistroOssi di seppia

Tutti contenti. Anche noi di Identità Golose, felici per Tizzanini e davvero lieti anche perché, per una volta, avevamo in gara un nostro portabandiera, l’ottimo Alessio Magistro di Identità Golose Milano, sotto il tutoraggio di Edoardo Traverso che del nostro hub della gastronomia è consolidato chef: ha vinto il Fine Dining Lovers Food for Thought Award, votato dalla community online di Fine Dining Lovers, grazie al piatto Ossi di seppia, che ha colpito la community di foodies per aver rappresentato una visione personale significativa e convincente attraverso un piatto coerente con i principi cui si ispira. Premi anche ad altri due concorrenti: il S.Pellegrino Award for Social Responsibility ha incoronato Josefina Zojza (il suo piatto, Trota Puccini, ha colpito la Sustainable Restaurant Association, che gestisce Food Made Good - il più vasto programma di sostenibilità nella ristorazione e community globale per guidare la sostenibilità nel settore ospitalità - per aver interpretato al meglio il principio secondo il quale il cibo dà il meglio di sé quando è il risultato di pratiche socialmente responsabili che abbracciano tematiche sociali, ambientali e di approvvigionamento alimentare; l'Acqua Panna Award for Connection in Gastronomy è stato assegnato invece a Lorenzo Manosperti, che ha presentato il piatto Lamb & Conifers. Il suo signature dish ha colpito i dieci mentori, che lo hanno votato per aver espresso l’equilibrio di gusto raccontando il patrimonio gastronomico del proprio territorio di origine. Con il suo piatto, Manosperti ha avuto la capacità di fare propria la migliore tradizione ed interpretarla in chiave personale e moderna, creando un equilibrio tra passato e futuro.

Il piatto di Josefina Zojza, Trota Puccini,

Il piatto di Josefina Zojza, Trota Puccini,

Il piatto di Lorenzo Manosperti, Lamb & Conifers

Il piatto di Lorenzo Manosperti, Lamb & Conifers

I vincitori sono stati svelati nel corso di un suggestivo gala dinner tenutosi alle Officine del Volo di Milano, scandito dai piatti preparati per l’occasione dal catering Da Vittorio. Una giornata dedicata all’alta cucina ma anche al concetto di connessione e di comunità di cui i dieci young chef sono stati protagonisti, tematiche particolarmente care a S.Pellegrino che le ha poste a fondamento della S.Pellegrino Young Chef Academy, il progetto internazionale che punta a coinvolgere i giovani chef e i membri più influenti e rappresentativi del mondo della gastronomia creando un laboratorio di formazione permanente e un network di professionisti inclusivo e internazionale.

Un momento del gala dinner

Un momento del gala dinner

La giuria di chef di tutto il mondo che "arbitrerà" la finalissima mondiale della S.Pellegrino Young Chef Academy Competition 2024-25

La giuria di chef di tutto il mondo che "arbitrerà" la finalissima mondiale della S.Pellegrino Young Chef Academy Competition 2024-25

Edoardo Tizzanini prenderà parte alla finale internazionale in programma a ottobre 2025, dove presenterà il suo signature dish alla Grand Jury composta da sette tra le personalità più influenti della gastronomia mondiale: Antonia Klugmann, Jeremy Chan, Christophe Bacquié, Mitsuharu Tsumura, Niki Nakayama, Elena Reyegadas e Julien Royer. I giudici avranno l'importante compito di eleggere il giovane chef under 30 più talentuoso a livello internazionale. Ad accompagnarlo in questa straordinaria avventura sarà lo stesso Giancarlo Perbellini, scelto come chef mentore per guidare e supportare il vincitore italiano nella fase finale della competizione. I giudici esamineranno i piatti d'autore presentati, valutandoli secondo tre criteri fondamentali: padronanza tecnica, creatività autentica e una visione gastronomica personale e innovativa.


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