06-11-2024

Valentina Marino e Annalisa Zordan, la critica gastronomica è giovane e donna

Sono da quest'anno responsabili della Guida Ristoranti d’Italia del Gambero Rosso: il nostro ritratto delle due gastronome - la prima pescarese, la seconda padovana - cresciute nel Gambero, fino a diventarne colonne portanti

Valentina Marino e Annalisa Zordan, curatrici da q

Valentina Marino e Annalisa Zordan, curatrici da quest'anno della guida Ristoranti d'Italia del Gambero Rosso

Proseghuiamo nel nostro viaggio nella critica gastronomica al femminile. Dopo Eleonora Cozzella (leggi qui), Maddalena Fossati Dondero (leggi qui) e Anna Prandoni (leggi qui), e la volta di...

 

Quando, nel luglio scorso, sono state nominate curatrici della guida Ristoranti d'Italia del Gambero Rosso, in molti sono rimasti sorpresi - non è stata una scelta banale né scontata - ma altrettanti hanno espresso soddisfazione. Perché sono stimate, serie. Di loro due non si può che dire bene. Sono Annalisa Zordan, padovana, classe 1984, e Valentina Marino, pescarese, classe 1981. Diverse ma simili in tante cose, a iniziare dalla giovane età: un cambio di passo.

A spulciare le loro biografie, però, i percorsi che le hanno portate a condividere la responsabilità della "guida del Gambero" appaiono differenziati. Per la Zordan possiamo dire che abbiamo perso un'atleta per guadagnare una gastronoma. Lei, laureata in Filosofia e Scienze gastronomiche magna cum laude e giornalista, è stata campionessa e allenatrice di nuoto sincronizzato destinata a successi olimpici: il suo avvicinamento al mondo del cibo raccontato è iniziato nel 2012, proprio al Gambero Rosso, muovendo i primi passi tra le tante attività del gruppo e assumendo la curatela di un paio di guide, nello specifico Gelaterie d'Italia e Pane & Panettieri d’Italia. Parallelamente si è occupata anche dell'art direction di Gourmet Expoforum di Torino, per tre edizioni consecutive. A voler sintetizzare in una sola parola il suo approccio al lavoro - ma anche alla vita - potremmo dire: onestà. Onestà assoluta: da quella intellettuale e professionale, a quella con sé stessa, lei che è calata in un duplice (o triplice, o quadruplice) compito di essere giovane giornalista ma anche madre, con tutte le difficoltà per conciliare la sfera pubblica con quella privata. 

Oggi Annalisa Zordan, come si diceva, coordina con Valentina Marino, la storica guida Ristoranti d’Italia sempre del Gambero. «Questo ruolo - ci spiega Annalisa - significa organizzare in sincrono il proprio lavoro con quello dei collaboratori. Ogni giorno occorre approcciare gli impegni con pragmatismo e precisione di gestione, per non essere travolta da tanti, troppi fogli Excel! È una mole di lavoro impegnativa, ma che non mi ha mai spaventato».

Anno 2018: Annalisa Zordan, al centro, viene premiata come Miglior Food Writer per la Guida ai Ristoranti d'autore di Identità Golose

Anno 2018: Annalisa Zordan, al centro, viene premiata come Miglior Food Writer per la Guida ai Ristoranti d'autore di Identità Golose

Il suo esordio alla guida della guida - scusate il bisticcio - è avvenuto il 21 ottobre scorso, quando con Valentina Marino ha orchestrato con successo la presentazione dell'edizione 2025. È stata l'occasione per conoscere meglio anche Valentina, che non ha trascorsi particolari nel mondo dello sport (anche se è stata a lungo appassionata di danza) e il cui approccio a quello del giornalismo sembrerebbe, come dire, più "usuale". Dopo la maturità classica e, tra il 2007 e 2008, un master in Giornalismo e comunicazione enogastronomica proprio al Gambero Rosso, la Marino ha incominciato il proprio percorso professionale occupandosi della guida Ristoranti d'Italia con un mentore di alto valore come Marco Bolasco. Lì in seguito ha lavorato anche con Giancarlo Perrotta e Clara Barra, diventando in seguito co-curatrice con Antonio Paolini sotto la direzione editoriale di Laura Mantovano. Tali step hanno permesso a Valentina di affinare il suo talento, anno dopo anno, portandola al presente. Ci dice: «Io e Annalisa ci siamo conosciute tanto tempo fa e, senza dubbio, ci possiamo definire “figlie del Gambero”. Una birretta propiziatoria ci ha unito e forse le nostre diversità sono state il collante invisibile che oggi ci ha permesso di lavorare, fianco a fianco, con il massimo rispetto e fiducia l’una dell’altra. Questa nostra guida è il frutto di un lavoro di squadra vera».

Valentina Marino

Valentina Marino

Dialogando con entrambe, emerge un grande senso del dovere associato al rigore: la danza per Valentina e il nuoto sincronizzato per Annalisa hanno forgiato le due a gestire collaboratori, stress e a giocare la propria partita nella consapevolezza dell'importanza di fare team. «Ci sentiamo in continuazione - affermano - perché costruire una guida vuol dire, giorno dopo giorno, affinare ogni dettaglio possibile per gestire le anomalie. Parliamo la stessa lingua e questo di aiuta molto, sul piano tecnico riusciamo quindi a raggiungere un significativo lavoro editoriale». Il metodo scelto ha previsto una precisa suddivisione dei compiti tra di loro, con la "spartizione" di regioni, collaboratori, assegnazioni e controlli dei risultati. Insomma: hanno dovuto semplificare per reggere al meglio l'intera impalcatura, per l'autorevolezza della quale è fondamentale mappare aperture, chiusure e cambi di chef, ma soprattutto intercettare i trend. «Abbiamo snellito molte cose, inaugurando così un sistema di lavoro che ci convince e vorremmo portare avanti nel tempo», ci raccontano.

Domanda: una leadership femminile com'è la loro incontra maggiori difficoltà nel raggiungere un equilibrio tra vita privata e professionale? Annalisa: «Per me è stato difficile far passare il messaggio che una donna di bella presenza poteva essere in gamba anche sul lavoro. Spesso mi sono sentita inadeguata e mi sono vista costretta a apparire molto "seria" per superare i pregiudizi, in primis quelli dei ristoratori. Oggi mi ritengo molto soddisfatta. Nel frattempo sono diventata mamma di Linda e il maggior impegno è diventato la gestione del tempo, un aspetto cruciale non da vivere come un limite bensì in modo consapevole». Valentina invece specifica: «Io ho sempre lavorato dietro le quinte. Non essendo mamma, ho una gestione del privato più semplice rispetto ad Annalisa. Il mio obiettivo è una dedizione totale per far bene, mi piace l'idea di risolvere problemi e credo che questo derivi dalla mentalità specifica di noi donne».

Ultima domanda: il vostro miglior ricordo, in campo lavorativo? Zordan rammenta con piacere i suoi esordi e il premio come "Miglior food writer" per la Guida Identità Golose 2018. Marino cita invece un pranzo memorabile, in occasione del suo compleanno, al Gambero Rosso (e dove sennò!) di San Vincenzo, chef Fulvio Pierangelini, poco prima della chiusura del locale: un momento magico che ha marcato il suo percorso in questo settore.


Dall'Italia

Recensioni, segnalazioni e tendenze dal Buonpaese, firmate da tutti gli autori legati a Identità Golose

Cinzia Benzi

di

Cinzia Benzi

laureata in psicologia, è stata rapita dalla galassia di Identità Golose. Se lo studio del vino è la sua vita, la vocazione di buongustaia è una scoperta in evoluzione

Consulta tutti gli articoli dell'autore