17-08-2024

In Toscana, un palazzo abbandonato è ora albergo di charme. Grazie a uno svedese…

Palazzo Tiglio, a San Pancrazio, borgo della provincia aretina: qui John Weirich con la sua famiglia ha scelto di ristrutturare un edificio del '600 per trasformarlo in un ricercato hotel, con ristorante creativo

La facciata di Palazzo Tiglio, a San Pancrazio -

La facciata di Palazzo Tiglio, a San Pancrazio - Bucine (Arezzo)

Il fascino dei piccoli paesi in Toscana è indubbiamente grande per un turismo internazionale abituato alle grandi città; anche se può sembrare che tutto il visitabile sia stato già scoperto, alcune zone rimangono ancora sconosciute al grande pubblico. I fattori possono essere diversi, dalla mancanza di potenza mediatica, a fattori legati ad una sorta di dimenticanza collettiva, o a non avere nessun elemento artistico che possa valere la deviazione.

San Pancrazio è la frazione del comune di Bucine, in provincia di Arezzo, che veniva ricordata solo a livello storico, per un massacro dei tedeschi legato alla strage di Civitella Val di Chiana. È un piccolo borgo che domina la Valdambra, da cui godere di una vista stupenda, dove ha sede il Centro Interculturale "Don Giuseppe Torelli" e il Museo della Memoria, con il “Luogo della Memoria”, rappresentato dal suo roseto.

John Weirich 

John Weirich 

John Weirich è uno svedese venuto in Italia nel 2006 per studiare al Polimoda di Firenze, sviluppando la sua passione per la fotografia e l’interior design, il che gli ha permesso di coltivare le principali passioni della sua vita, come il cibo, l’opera lirica, i giardini, la storia dell’arte, tutti argomenti che ha voluto studiare professionalmente per poi metterli in pratica in Italia, attraverso il lavoro di guida.

Poi nel 2022, insieme alla sua famiglia, è arrivata l’idea di trasformare un palazzo abbandonato in un albergo di charme. Palazzo Tiglio, nome del luogo e del ristorante, è un palazzo di epoca seicentesca eretto su fondamenta medievali e forse romane, considerando i ritrovamenti avvenuti durante i lavori di ristrutturazione.

Incredibile pensare alla trasformazione del villaggio in questi due anni: l’antica cappella medievale del luogo è diventata sede di mostre di artisti contemporanei, lo spiazzo verde prospicente l’edificio principale è diventato un giardino con una parte assegnata all’orto, i due appartamenti iniziali sono diventate suites alle quali se ne sono aggiunte altre e la vecchia bottega di paese è diventata un negozio moderno, dove si può continuare a fare la spesa, mangiare qualcosa di veloce o fare colazione al mattino.

La brigata di cucina

La brigata di cucina

In cucina lo staff è giovane e motivato, capitanato da Mattia Parlanti, appena trentenne, che ha lavorato soprattutto a Firenze e a Prato, sua terra di origine, per poi accettare la sfida da titolare della cucina a Palazzo Tiglio, complice l’avere una casa di famiglia dove veniva a trascorrere l’estate.

Nella proposta culinaria si legge l’entusiasmo della novità come ingredienti e tecniche, l’attaccamento al territorio su alcune scelte di cottura, la voglia di concretezza a livello di gusto.

Uno scorcio della sala

Uno scorcio della sala

A partire dal benvenuto, non eccessivo in quantità ma ben definito con la proposta di pane di Arezzo con spuma di mortadella di Prato, la foglia di shiso fritta con salsa di pecorino toscano o il raviolino di branzino brasato con maionese di wasabi.

Scampo, cocomero, cetriolo e scalogno

Scampo, cocomero, cetriolo e scalogno

Gli antipasti sono il momento di maggiore libertà culinaria, soprattutto in estate come ad esempio con lo Scampo, cocomero, cetriolo e scalogno ovvero lo scampo passato sulla griglia solo una parte, fondo ristretto di crostacei, con cetriolo e anguria marinati con sale e spezie, servito con la testa a parte insieme a sale spezzato.

Risotto calamaretti spillo, riccio di mare, nero di seppia

Risotto calamaretti spillo, riccio di mare, nero di seppia

Il Risotto calamaretti spillo, riccio di mare, nero di seppia è tirato in bianco con dashi di lattuga, succo di limone e scorza, salsa al riccio, nero di seppia, calamaretti spillo, saltati in olio EVO aromatizzato con aglio, origano, scalogno a 60° per un’ora. Qui tanto conta l’equilibrio di profumi che ritornano bene dopo il boccone.

Ricciola con yogurt, rucola e fondo di scoglio

Ricciola con yogurt, rucola e fondo di scoglio

La Ricciola con yogurt, rucola e fondo di scoglio ha una costruzione originale: il pesce è cotto sulla brace quasi unicamente sulla pelle, e viene quindi accompagnato da pesto di rucola, mandorle, olio EVO, con a parte la spuma di tzatziki e salsa allo scoglio, preparata con pesci meno nobili, burro a montare, scorza e succo di limone. A completare Insalatina di rucola, nasturzio, mizune verde e rossa, acetosa brasca e venosa, del caviale di aringa e trota, il tutto condito con citronette con olio, succo di limone e colatura di alici.

Albicocca, rosmarino, mandorla e yogurt

Albicocca, rosmarino, mandorla e yogurt

Si chiude tra predessert, dolce principale, bevande fresche aromatizzate e si distingue Albicocca, rosmarino, mandorla e yogurt, cioè la bavarese all’albicocca, con farcia di albicocche in composta e a cubetti con cardamomo. La base è di biscuit alla mandorla con farina di riso, crumble alla mandorla e gelato al rosmarino con gel di albicocca con foglia di astache.

Danilo Salvi

Danilo Salvi

In sala Danilo Salvi, lunga esperienza nella campagna senese, uno stile semplice e gradevole di accoglienza, che cura la carta dei vini  dove si trovano produttori di zona ed una selezione molto personale, non banale e scontata  di etichette del territorio nazionale. 

L’ultima creazione di Palazzo Tiglio è infine un cocktail bar nel giardino antistante la struttura.


Palazzo Tiglio
Vicolo della Compagnia, 10
San Pancrazio - Bucine (Arezzo)
+39.055.9955584
info@palazzotiglio.com
Chiuso la domenica sera e l'intero lunedì
Menu degustazione 85 euro


Dall'Italia

Recensioni, segnalazioni e tendenze dal Buonpaese, firmate da tutti gli autori legati a Identità Golose

Leonardo Romanelli

a cura di

Leonardo Romanelli

Fiorentino, classe 1963, è un gastronomo, sommelier, cuoco, giornalista, commediografo, scrittore, autore e conduttore radiotelevisivo italiano

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