29-07-2024

Aiutava gli zii nei banchetti di nozze, ora è chef del super-hotel di Capri disegnato da Le Corbusier

Scopriamo Antonio Pedana, nuovo chef de Le Monzù, outlet fine dining dell’esclusivo Hotel Punta Tragara. Originario di Castel Volturno, dopo tre anni da sous, ha preso le redini del comando e propone la sua cucina creativa, elegante e mediterranea

«L’azzurro va inserito in ogni quadro perché fa vibrare gli altri colori». Che sia suggestione o effetto ottico, l’affermazione del pittore Paul Cézanne trova riscontro visivo ed emozionale tutte le volte che dall’affollata piazzetta, dopo aver percorso via Tragara tra negozi, ville, casette, rocce e natura rigogliosa, si arriva al belvedere Tragara, platea fortunata sui faraglioni e sulle mille tonalità di blu dell’orizzonte che costituiscono motivazione inconfutabile all’appellativo dell’isola campana: Capri isola azzurra.

Il panorama da una suite dell'Hotel Punta Tragara, cinque stelle lusso a Capri

Il panorama da una suite dell'Hotel Punta Tragara, cinque stelle lusso a Capri

Sospeso a mezz’aria tra cielo e mare, l’esclusivo Hotel Punta Tragara, iconico cameo cinque stelle lusso della Manfredi Fines Hotel Collection, domina panorama e sogni del viaggiatore alla ricerca di bellezza che tagli il fiato e di eccellenza che riempia la vita.

La storia del sontuoso edificio inizia negli anni ’20, quando l’ingegnere lombardo Enrico Vismara decide di costruire la sua villa e chiede la collaborazione di un giovane e brillante architetto, Charles-Edouard Jeanneret-Gris, meglio conosciuto con lo pseudonimo di Le Corbusier. Dal lavoro a quattro mani nascerà una delle strutture più affascinanti del territorio «una specie di fioritura architettonica, un’emanazione della roccia, una filiazione dell’isola, un fenomeno vegetale, quasi un lichene architettonico cresciuto sul fianco di Capri».

La hall dell'albergo della Manfredi Fines Hotel Collection

La hall dell'albergo della Manfredi Fines Hotel Collection

Nel 1968 la «stracasa» viene acquistata dal Conte Goffredo Manfredi, che nel 1973 lo trasforma in albergo rendendolo di anno in anno sempre più seducente fino a farlo diventare l’attuale perla dell’ospitalità, di cui si occupa in prima persona il nipote del marchese (anche suo omonimo) Goffredo Manfredi.

Cuore fine dining dell’hotel è il ristorante Le Monzù, stella Michelin dal 2019, che da questa stagione è governato dal nuovo executive chef, il trentenne Antonio Pedana da Castel Volturno (Caserta).

La sala de Le Monzù, ristorante una stella Michelin dal 2019

La sala de Le Monzù, ristorante una stella Michelin dal 2019

Il cuoco classe 1994 frequenta cucine di ristoranti da quando aveva 13 anni: «Aiutavo i miei zii nel loro locale dove si organizzavano due o tre banchetti matrimoniali al giorno da 200 o 300 invitati. Le giornate erano infinte e ho il ricordo nitido delle vasche con quintali di calamari, polpi e seppie da pulire».

Si plasma così il physique du rôle del giovane Antonio che, l’anno dopo, si iscrive all’istituto alberghiero collaborando nel periodo estivo al ristorante Costanza di Aversa (Ce) dello chef Agostino Malapena, altro locale dai grandi numeri, palestra di professione e di vita.

L'executive chef Antonio Pedana, classe '94

L'executive chef Antonio Pedana, classe '94

«Su consiglio di mio fratello, anche lui cuoco, a ventun anni sono andato a Dublino e ho lavorato in diversi ristoranti con brigate formate da persone provenienti da ogni parte del mondo. Ho imparato tanto osservando tecniche e stili di ognuno». Esperienze formative importanti sono state poi le aperture de Il Sereno al Lago con Andrea Berton e successivamente del Sancta Sanctorum al fianco di Francesco Sposito.

Una crescita professionale basata dunque su quantità e qualità, fino ad arrivare da capopartita a Le Monzù nel 2018, diventarne sous chef nel 2021 e indossare i galloni di executive in questa stagione.

La brigata di cucina

La brigata di cucina

«Il mio stile è l’essenza delle mie esperienze: unisco tecniche apprese durante i miei viaggi di lavoro e di piacere con ingredienti e tecniche del territorio». E prosegue: «Per me la tecnica serve a valorizzare una materia prima considerata scontata oppure a “tradire” un classico rendendolo mio. Ovviamente tutto deve essere orientato a dare gusto al piatto».

La brigata di sala. Seduti, da sinistra, il sommelier Flavio Fusco, il restaurant manager Luigi Cinque e il maître Emanuele De Vivo

La brigata di sala. Seduti, da sinistra, il sommelier Flavio Fusco, il restaurant manager Luigi Cinque e il maître Emanuele De Vivo

La proposta gastronomica del Le Monzù è assolutamente mediterranea come l’aria che si respira al Punta Tragara: appena nominato chef di una delle più belle strutture in Italia, Antonio Pedana sa di avere sì una grande responsabilità ma anche la fiducia della proprietà; ha entusiasmo, curiosità e solida cultura tecnica, virtù che gli consentono di creare e di sperimentare contaminando procedimenti nostrani con metodi internazionali perlopiù francesi e nipponici, assemblando e trasformando ingredienti rigorosamente campani. I piatti hanno eleganza e gusto, molti hanno complessità e intensità; è sicuramente una cucina d’hotel ricercata e di alto livello, rotonda e di piacere, privilegiata e gaudente, in cui la materia prima del territorio viene esaltata con uno stile classico intrecciato di slanci contemporanei, finalizzato alla composizione di piatti ricchi di sapore, mai privi di corrispettivi sapidi e freschi.
Il Bistrot e il Tragara Club

Il Bistrot e il Tragara Club

Due gli obiettivi di sostanza: conferire sempre piacevolezza all’ospite e rappresentare la fotografia di una Campania gastronomica in pieno fermento di idee, consapevole del suo background. L’offerta fine dining si contestualizza in maniera sferica con quella degli altri due outlet dell’hotel: il bistrot a bordo piscina, dove godere dei classici della cucina campana (dall’Insalata caprese alle Linguine alla Nerano alla Delizia al limone), e il cocktail bar Tragara Club, spazio curato dal bar manager caprese Roberto Visone, professionista di classe e di esperienza.
Il bar manager Roberto Visone

Il bar manager Roberto Visone

Si dice che il lavoro di squadra divida i compiti e moltiplichi il successo: la percezione al Le Monzù è che il team (giovane) funzioni come un ingranaggio perfetto sia in cucina, dove Pedana ha al suo fianco il sous chef Raffaele Puopolo, classe 1997, e il talentuoso pastry chef siciliano Andrea Oriti, classe 1999, sia in sala, regno del bravo restaurant manager Luigi Cinque e dell’eccellente sommelier Flavio Fusco, classe 1991. Così, tra le rocce di una romantica isola, in un palazzo sospeso tra cielo e mare in cui si fondono bellezza e arte, Le Monzù apre il nuovo capitolo di un romanzo di gastronomia e lusso, territorio e contaminazione. Dove i colori vibrano, tra sogno e poesia.

Di seguito i nostri assaggi.

Scampi con foie gras e pera Williams. Tema gustativo del piatto goloso e diretto è la dolcezza: una coccola che apre il pasto e che vuole celebrare il lusso. Il Foie Gras au Torchon viene prodotto in casa come spiega lo chef: «Facciamo arrivare il foie gras dalla Francia senza snervarlo, lo teniamo nel latte a 30°C per 4 ore, lo snerviamo e aggiungiamo sale maldon, zucchero e calvados. Dopo 24 ore, leghiamo il prodotto "a torcione", lo cuociamo sotto vuoto e lo passiamo in acqua e ghiaccio». Il risultato in bocca è una dolcezza delicata, dalla consistenza morbida e cremosa

Scampi con foie gras e pera Williams. Tema gustativo del piatto goloso e diretto è la dolcezza: una coccola che apre il pasto e che vuole celebrare il lusso. Il Foie Gras au Torchon viene prodotto in casa come spiega lo chef: «Facciamo arrivare il foie gras dalla Francia senza snervarlo, lo teniamo nel latte a 30°C per 4 ore, lo snerviamo e aggiungiamo sale maldon, zucchero e calvados. Dopo 24 ore, leghiamo il prodotto "a torcione", lo cuociamo sotto vuoto e lo passiamo in acqua e ghiaccio». Il risultato in bocca è una dolcezza delicata, dalla consistenza morbida e cremosa

Uovo croccante 62° con ricotta di bufala e tartufo nero estivo

Uovo croccante 62° con ricotta di bufala e tartufo nero estivo

Seppia con ricci di mare e mela verde. Seppia cotta a bassa temperatura con ricci di mare, mela verde e polvere di nero di seppia; in appendice, un raviolino d’alga ripieno con seppia marinata in olio, sale, pepe ed essenza di acqua di mare

Seppia con ricci di mare e mela verde. Seppia cotta a bassa temperatura con ricci di mare, mela verde e polvere di nero di seppia; in appendice, un raviolino d’alga ripieno con seppia marinata in olio, sale, pepe ed essenza di acqua di mare

Lattughino, lampone, olive e mandorle. La verdura viene marinata per 24 ore in aceto di Xeres, acqua frizzante e olio extravergine di oliva, impiattata con cremoso di mandorle, pesto di mandorle, crema al lampone, salsa di olive verdi e aceto di Xeres e completato con un finto formaggio (di mandorle). Gusto, sapidità, acidità, tratti umami, sfumature dolci-amare: grande esecuzione vegana

Lattughino, lampone, olive e mandorle. La verdura viene marinata per 24 ore in aceto di Xeres, acqua frizzante e olio extravergine di oliva, impiattata con cremoso di mandorle, pesto di mandorle, crema al lampone, salsa di olive verdi e aceto di Xeres e completato con un finto formaggio (di mandorle). Gusto, sapidità, acidità, tratti umami, sfumature dolci-amare: grande esecuzione vegana

Indivia con lamponi, emulsione di zafferano e cioccolato. Profondo e intenso: indivia belga marinata e grigliata servita con un crumble al cioccolato, crema ai lamponi e un’emulsione di soia e zafferano

Indivia con lamponi, emulsione di zafferano e cioccolato. Profondo e intenso: indivia belga marinata e grigliata servita con un crumble al cioccolato, crema ai lamponi e un’emulsione di soia e zafferano

Spaghetti con estratto di pomodoro, sesamo bianco e polvere di capperi. Lo spaghetto al pomodoro è la base della cucina italiana: Pedana lo rinnova concentrando i sapori

Spaghetti con estratto di pomodoro, sesamo bianco e polvere di capperi. Lo spaghetto al pomodoro è la base della cucina italiana: Pedana lo rinnova concentrando i sapori

Eccellenti le Linguine con burro di bufala, lime e ostriche. La pasta viene mantecata con burro di bufala e lattuga di mare; l’ostrica gillardeau viene cotta poché in acqua bollente ed emulsionata con estratto di pesce, olio e limone. Il piatto è rotondo e diretto, ma la sferza e la complessità del mollusco lo elevano ad esperienza: è un gioco di sensazioni che oppone il dolce e il sapido ed esalta acidità e componenti aromatiche

Eccellenti le Linguine con burro di bufala, lime e ostriche. La pasta viene mantecata con burro di bufala e lattuga di mare; l’ostrica gillardeau viene cotta poché in acqua bollente ed emulsionata con estratto di pesce, olio e limone. Il piatto è rotondo e diretto, ma la sferza e la complessità del mollusco lo elevano ad esperienza: è un gioco di sensazioni che oppone il dolce e il sapido ed esalta acidità e componenti aromatiche

Risotto limoni e capperi. Sul risotto una polvere mista di limone fermentato alla marocchina, foglie di limone in polvere, un confit di sola buccia e un confit dell’albedo. Interessante contrasto dolce-amaro

Risotto limoni e capperi. Sul risotto una polvere mista di limone fermentato alla marocchina, foglie di limone in polvere, un confit di sola buccia e un confit dell’albedo. Interessante contrasto dolce-amaro

Molto buono e di sostanza il Filetto di agnello con barbabietole e ribes. L’ovino viene trattato in una salamoia alla camomilla poi cucinato sotto vuoto e passato in padella con burro. Completano il piatto il suo fondo, rapa cotta sotto sale, rapa a vapore, rapa marinata in aceto

Molto buono e di sostanza il Filetto di agnello con barbabietole e ribes. L’ovino viene trattato in una salamoia alla camomilla poi cucinato sotto vuoto e passato in padella con burro. Completano il piatto il suo fondo, rapa cotta sotto sale, rapa a vapore, rapa marinata in aceto

I dessert sono firmati dal bravo Andrea Oriti. Piña Colada: biscotto alla fava tonka con sorbetto all’ananas, mousse al cocco, pop corn caramellato, gel alla Piña Colada. Suggestioni esotiche e dolcezza ad effetto: molto goloso

I dessert sono firmati dal bravo Andrea Oriti. Piña Colada: biscotto alla fava tonka con sorbetto all’ananas, mousse al cocco, pop corn caramellato, gel alla Piña Colada. Suggestioni esotiche e dolcezza ad effetto: molto goloso

Latte e biscotti. Panna cotta con crumble di biscotti, spuma al vermouth, gelato al vermouth e disco di zucchero e cacao

Latte e biscotti. Panna cotta con crumble di biscotti, spuma al vermouth, gelato al vermouth e disco di zucchero e cacao

Mandorla, carota e sedano: mousse di carote e mandorle, sorbetto al sedano con zenzero e terra di cacao. Dessert vegano di grande complessità ed equilibrio, dolcezza misurata e precisione tecnica. Imperdibile

Mandorla, carota e sedano: mousse di carote e mandorle, sorbetto al sedano con zenzero e terra di cacao. Dessert vegano di grande complessità ed equilibrio, dolcezza misurata e precisione tecnica. Imperdibile


Dall'Italia

Recensioni, segnalazioni e tendenze dal Buonpaese, firmate da tutti gli autori legati a Identità Golose

Davide Visiello

a cura di

Davide Visiello

classe 1974, sommelier, assaggiatore di caffè e verace uomo del Sud, è alla costante ricerca di sole e cieli azzurri. Nato a Vico Equense e cresciuto a Castellammare di Stabia, ama la cucina quando è innovativa e ha solide basi. Epicureo di cuore e palato, vive e scrive a Palermo, ma mangia e beve ovunque. Collabora con Identità Golose dal 2016

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