26-07-2012

Scoprire Bosa

Non solo Malvasia: il comune della costa sarda orientale trabocca di grandi artigiani del gusto

Un bello scorcio di Bosa, comune sardo in provinci

Un bello scorcio di Bosa, comune sardo in provincia di Oristano, nella subregione della Planargia, popolato da 8mila abitanti e famoso per la sua Malvasia. Ma nei pressi del fiume Temo e all'ombra del castello dei Malaspina si nascondono ottimi ristoratori di cucina prevalentemente marinara e produttori di olio e miele (foto di Stefano Gigli)

Bosa e Malvasia sono un binomio ormai storico, ma pochi conoscono le vallate in cui si produce il prezioso nettare. Siamo in Planargia, quel lembo di terra sulla costa occidentale tra Alghero e Oristano, un microcosmo tra artigianato e gastronomia tutto da scoprire e valorizzare. In una dimensione provinciale dai ritmi lenti e poco caotici, spicca Bosa, tra le città più belle della Sardegna con l’antico borgo de sa costa alle pendici del castello dei Malaspina e attraversata dal Temo, l’unico fiume navigabile della Sardegna.

E’ dunque la Malvasia il prodotto che maggiormente identifica questo territorio, soprattutto con le recenti modifiche del disciplinare, che rivalorizza la tipologia giovane, sicuramente la più apprezzata e quella che meglio la caratterizza. A 6 chilometri dalla città, attraversando le piccole valli che portano a Magomadas, è possibile inebriarsi con la Malvasia di Bosa Salto di Coloras di Angelo Angioi, +39.340.9357227, bravo e appassionato enologo. Produce la versione giovane dai profumi di pesca e di albicocca che si ritrovano anche nel gusto dolce e vellutato; mentre la versione invecchiata di Roberto Zarelli, +39.0785.35311, ha suadenti note agrumate e mielose, caldo e avvolgente in bocca.

L'Anguidda incasada della trattoria Da Riccardo: anguille sottili lessate con aromi e insaporite con pecorino

L'Anguidda incasada della trattoria Da Riccardo: anguille sottili lessate con aromi e insaporite con pecorino

Per una sosta gastronomica, a poche decine di metri, la trattoria Da Riccardo, in via Vittorio Emanuele 65, +39.0785.35631, dove potete apprezzare una cucina semplice e genuina con materie prime freschissime. Da non perdere, la tipica Panadina di verdure e sa petta imbinada, poi gli Spaghetti ai ricci, la Zuppa di finocchietti selvatici e quella ai funghi. Ottime proposte di pesce, in particolare il Muggine alla griglia o al sale e S’anguidda incasada (anguille lessate e insaporite con il formaggio). 

L’arte della panificazione resiste in alcune famiglie contadine, ma l’unico panificio che mantiene alta la tradizione si trova a Flussio Da Dettori, in via Nazionale 2, +39.0785.34177; palzida, coccorroi, chivalzu e covazza sono alcuni tra le decine di tipi che sforna tutti i gironi, insieme al saporito bistoccu, tutti lavorati con lievito-madre. Basta attraversare la strada e si entra nella Nuova Forneria della Planargia, +39.0785.34754, per assaporare i dolci tiriccas di saba, casadinas, pabassinos, sospiros e altri ancora.

La cucina bosana è in gran parte marinara e anche se mancano i locali storici, le nuove generazioni si stanno impegnano per ravvivare la tradizione. Tra i piatti più rappresentativi da provare il fritto misto e la murena fritta alla trattoria Sa Cariasa, un piccolo locale di via Gioberti 4, +39.331.2895025. Mentre a Sa Pischedda, in via Roma 2, +39.0785.373065, andateci sia per una buona pizza cucinata nel forno a legna, sia per le angulledas (una pasta fresca locale) servite con una delicata salsa ai frutti di mare. Ottima anche la zuppa di pesce, servita con le tipiche gallette bosane. Ma in questo tratto di costa si pescano tra le migliori aragoste del mediterraneo che i locali amano cucinare al fuoco delle canne.

Casadinas: formaggelle a base di ricotta o formaggio fresco della Nuova Forneria della Planargia (foto Arru)

Casadinas: formaggelle a base di ricotta o formaggio fresco della Nuova Forneria della Planargia (foto Arru)

Per gustare il prezioso crostaceo, insaporito con le patate, i pomodori freschi, un po’ di cipolla e un ottimo olio di oliva del Montiferru, si può andare al Gambero Rosso, in via Nazionale 12, +39.0785.375150. La ricca e variegata flora, con molte piante endemiche, consente di produrre straordinari mieli monoflora; dal cardo selvatico al rosmarino, dall’asfodelo al raro corbezzolo. Costantino Brisi e il figlio Davide sono tra i più bravi e appassionati produttori di mieli della Sardegna. Si possono acquistare direttamente da loro, a Bosa in viale Repubblica 16, +39.0785.374591. 

Il paesaggio della Planargia si caratterizza anche per le grandi estensioni di uliveti, dove regna la varietà bosana, molto diffusa in tutta l’isola, che dà un olio particolarmente dolce e fruttato. Ma il frantoio più vicino si trova a Cuglieri, a pochi chilometri da Bosa, e l’azienda Peddio dei fratelli Cocco, in corso Umberto 95, +39.333.2058206, propone tra le migliori espressioni. Infine, per chi ama sorseggiare un aperitivo o gustarsi un buon gelato, da Deriu alla piazza del porto di Bosa Marina, godendosi il suggestivo tramonto sulla foce del Temo.


Dall'Italia

Recensioni, segnalazioni e tendenze dal Buonpaese, firmate da tutti gli autori legati a Identità Golose

di

Gilberto Arru

Giornalista freelance, esperto di vini e critico gastronomico, ha collaborato con numerose e importanti testate: Gambero Rosso, L'Espresso, Rai

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