EraGoffi riapre e lo chef Lorenzo Careggio ha scelto di farlo dimostrando quanto, nel periodo di chiusura del suo locale, abbia lavorato per studiare il nuovo menù e riempirlo di novità.
Il menù è strutturato su un livello decisamente più complesso del precedente. Piatti esteticamente e strutturalmente più elaborati
, gusti ricercati e meno accomodanti. Dal
1°settembre i clienti troveranno un
ristorante nuovo nella forma e nel concetto e questo grazie all’evoluzione continua e al percorso che
Lorenzo sta lasciando compiere a tutta la brigata.

Uno scorcio del ristorante EraGoffi in Corso Casale a Torino
Le direzioni più innovative sono
l’uso dei fermentati, presentati sia per la frutta, che per la verdura; le
conserve, che raccolgono in barattolo sapori e ricette di grande interesse, come le
ciliegie in carpione e i capperi di aglio orsino sott’olio; ad ultimo, l’uso del pesce di acqua dolce, lavorato a tutto tondo anche attraverso innovative tecniche di
frollatura.

Le frollature del pesce sono, assieme al vegetale, alle fermentazioni e alle conserve, al centro della cucina di EraGoffi di Lorenzo Careggio
Si parte con una marcia nuova già dal cocktail di benvenuto, con una serie di appetizer che fanno già immaginare ciò che seguirà:
tartelletta di cappero affumicato,
frittella al nero di seppia con avocado siciliano,
crostino di nocciole con patè di fegatini e
marmellata di cavolo viola.

Gli appetizer di apertura: tartelletta di cappero affumicato, frittella al nero di seppia con avocado siciliano, crostino di nocciole con patè di fegatini e marmellata di cavolo viola
Gli antipasti partono con una trota frollata per 9 giorni con asparagi e ciliegie. Poi, si procede con i primi: i
bottoni ripieni di mandorle con estratto di piselli e verdure di stagione (fave, asparagi e fagiolini).Con i secondi si torna al pesce con lo
Storione frollato per 48 ore alla brace servito con una mousse di sedano rapa fermentato.

Il pesce selezionato dallo chef Careggio proviene dagli allevamenti sostenibili di acqua di fiume Agritrutta. In foto, la trota fermentata
I dolci recuperano ancora una volta le verdure, come l’arditissima combinazione di dolcezza vegetale di
Aglio nero e piselli (nella foto in copertina), oppure il già presente
bunet di peperoni e acciughe.
Il nuovo menù è sostenuto da nuove collaborazioni, come quella con Agritrutta che fornisce il pesce di fiume, allevato in maniera sostenibile, o Agricooltur che fornisce la tecnologia per produrre verdure a cm 0. Davanti alla cucina del ristorante è stato posizionato un container con all’interno una serra idroponica che consente la coltivazione di germogli e erbe aromatiche, in maniera sostenibile e con basso uso di acqua, recuperata direttamente dall’umidità dell’aria.

I germogli coltivati nella serra anteposta alla cucina di EraGoffi con metodi sostenibili che sfruttano l'umidità dell'aria
La vitalità che si legge varcando la soglia di
EraGoffi è qui, nella cucina di
Lorenzo, e nella grande capacità di sviluppare idee che un gruppo di amici d’infanzia ha portato nelle cucine di Torino. Perché i soci della
Plin Srl (
Alberto Fele, Lorenzo Careggio e
Marco Pandoli, a cui si è aggiunto quest’anno anche
Luca Briccarello) dimostrano sempre, anche nei tempi più difficili per la ristorazione, la voglia di mettersi in gioco e di innovare.

I quattro soci della Plin srl del ristorante EraGoffi: Luca Briccarello (ultimo arrivato, proprio quest'anno), Marco Pandoli, Alberto Fele e Lorenzo Careggio. Nel quartiere Vanchiglia, i 4 soci hanno lanciato di recente una nuova apertura, Busca, all'insegna di tapas, cocktail, pizza e pollo fritto
Oltre al grande lavoro di rigenerazione su casa Goffi, da poco i quattro amici hanno inaugurato un nuovo locale in un quartiere molto movimentato di Torino quale è
Vanchiglia, a poca distanza dal nuovo polo universitario Einaudi e dal fiume Po. La soluzione in questo caso è un bistrot,
Busca, un po’ a dire “chi cerca, trova”. Un locale che combina mixology e pizze, tapas e pollo fritto. Un’altra bella idea in questa estate di ripartenze.