Si è accesa la stella per Antonino Montefusco e la gioia brilla nei piatti così come nelle sue parole. Scintilla grazie a questa stella la Terrazza Bosquet, il ristorante del bellissimo Grand Hotel Excelsior Vittoria di Sorrento, dimora storica che raccoglie ogni anno numerosissime visite di ospiti arrivati un po’ da tutto il mondo.
Non è sfida da poco dovere confermare il riconoscimento della Michelin essendo stato il sous chef di chi l’ha conquistata in precedenza – Luigi Tramontano. Così Antonino oggi vive un momento di grande entusiasmo, chiaramente leggibile tra le nuove proposte in menu. Sembra quasi un bambino nel pieno del divertimento al luna park, insieme ai suoi compagni di giochi.
L’affiatamento della squadra è ben visibile e la felice ensemble rende particolarmente piacevole la cena al
Terrazza Bosquet. La solarità della costa di Sorrento c’è tutta, così come le ripide salite verso le terrazze coltivate a limoneto, i costoni di roccia sui quali si arrampicano faticosamente gli olivi, le tante lampare accese di notte sul mare di chi pesca nel modo più romantico possibile.
Questo e tanto altro rende unica la terra delle sirene e chi la abita, sfumature e accenti che marcano inevitabilmente l’estro dello chef e del team che lo affianca. La certezza del luogo gli conferisce sicurezza e quella libertà intellettuale alla quale Antonino non sa proprio rinunciare.

Mousse di caprino, alici di Cetara, foglia d’ostrica, cacao
Una conquista che richiede tempo, un divenire che si sforza di essere fino a quando la sicurezza del proprio convincimento lascia il suo peso tramutandosi in dolce consapevolezza di sé. Il divertimento della tavola è amplificato dalla presenza di
Natale Sicignano, bravissimo sommelier che sa spaziare con una certa vivacità, mai scontato negli abbinamenti sollecitati da una mente dinamica e dalla capacità di osare.
Ci sono tante novità tra le proposte dello chef e l’Ostrica dà il benvenuto su stratificazione di giardiniera, salty finger e maionese - divertentissimo l’abbinamento del sommelier con il riesling spatlese della Mosella di Schloss Lieser.

Gambero in salsa cocktail
Antonino ama giocare con i
trompe-l'œil e su questo impulso nasce l’effetto ottico del caviale che non c’è:
Mousse di caprino, alici di Cetara, foglia d’ostrica, cacao – per noi uno dei piatti più vivaci.
Il tema del gioco è il leitmotiv del nuovo menu, sul quale prende forma anche la portata del Gambero in salsa cocktail: gambero viola con polvere azotata di salsa cocktail, arancia e insalata iceberg.
Pasta caso e ova sfida un po’ gli equilibri dei sapori diventando un piatto goloso e ben centrato: penne con carpaccio di scampi, tuorlo, caciotta di pecora, galanga e clorofilla di prezzemolo. Classico e deciso nei sapori l’
Agnello con friarielli e gnocchetti alle erbe.

Agnello con friarielli e gnocchetti alle erbe
Sabato, domenica e lunedì è l’interpretazione scenica al tavolo del
Ragù napoletano, un momento quasi mistico, come ce lo racconta anche il grande
Eduardo de Filippo in questo film. Dal maccaturo, il canavaccio a quadri rossi e bianchi, spuntano tegamini con le tante carni utilizzate per la lunga cottura del ragù e i piatti con i rigatoni ondulati ben colorati dalla salsa … e alla fine, colpo di scena, bisogna fare la scarpetta con il crostone di pane sul quale
Antonino ha grattugiato caciotta e rafano.

Sabato, domenica e lunedì
A questo punto arriva lo chef al tavolo e, con un grande sorriso divertito, gioca a fare l’alchimista. Prepara in diretta
Fantastique, il sorbetto con i limoni del giardino dell’hotel: fumo freddo avvolge la sua preparazione scenica e profumata, è l’azoto che con i suoi -185° velocemente gela il succo dei limoni servito con mirliton alle mandorle, cioccolato bianco, limoncello, yogurt e melissa.

La preparazione di Fantastique