Sulle Dolomiti del Brenta c'è un giovane chef stellato Giovanni D'Alitta che racconta nei piatti, con creatività e innovazione, le sue montagne e le differenti culture gastronomiche che ha frequentato e con cui si è formato. Lucano di Lavello, il ragazzo è cresciuto alla corte di Aimo e Nadia a Milano, è passato per il Canto della Certosa di Maggiano di Lopriore, fino alla fondamentale esperienza della Siriola con Claudio Melis, che ha seguito anche nelle isole caraibiche e nell’esperienza a Dubai. Chiamato all’Hermitage, nel giro di 3 anni dal suo arrivo, vi ha riportato la stella Michelin, confermata nel 2020.
La montagna è l'elemento dominante, non solo per lo scenario fantastico in cui si colloca la Stube ma perché il suo respiro, le sue verticalità e il suo fascino riescono a trovare su questa tavola il valore delle stagioni, il grande sentimento della migliore tradizione gastronomica nostrana, e una cucina dall'eleganza minimale, dai sapori ben equilibrati, in un azzeccato gioco di consistenze e ritmo. Un delicatissimo e intrigante viaggio tra i panorami e i profumi del bosco trentino e le eccellenti materie prime, sapientemente selezionate, da nord a sud del Bel Paese.

Amuse bouche: trota alla barbabietola, yogurt e mela verde, broccolo di Torbole alici e cipolla, peperone crusco ricotta affumicata e pesca, raviolo di mirtilli, cervo affumicato e lampone

Il baccalà che incontra la montagna

Speck, crosta di canederli e rösti di patata e saraceno
La sala, arredata tenendo cura di ogni dettaglio, esalta le atmosfere seducenti del legno e regala agli ospiti il necessario e rassicurante calore domestico conferito da un servizio impeccabile. L'Insalata aromatica di erbe spontanee, fiori eduli, formaggio
tosella fatto in casa con latte di malga, pane di Matera e frutti di bosco, è un elogio ai colori, ai profumi della terra e si esprime con una moltitudine di belle variazioni e suggestioni per il palato.
I Tortellini a "modo nostro" ripieni di Mortandela della Val di Non e Trentingrana, consommè di cappone al profumo di Mela Fuji è un percorso tra sapidità e consistenza e un finale fresco. La Trota Marmorata, leggermente affumicata e arricchita da salsa al Trento Doc e levistico è il piatto che ha bussato al nostro cuore con maggior sentimento per la carnosità, la grassezza e la perfetta cottura.
Validissima la proposta dei vini con la possibilità di bere al calice anche le etichette più costose che la cantina custodisce, così ci si può divertire e sperimentare più abbinamenti. Leggerezza, freschezza, solidità sono i tratti distintivi della cucina di quest'antica ed elegante Stube dal romantico fascino, ormai centenario, che la famiglia Maffei custodisce con cura e rigore in un angolo di Paradiso.

Racos di farina di ceci con salmone hucho-hucho marinato con polvere di Salmerino, salsa al trento Doc ed erbe di montagna
Un indirizzo imperdibile per gli amanti delle montagne circondati da un panorama meraviglioso. Qui si gode del piacere del cibo e anche quello del comfort offerto dal
Biohotel, da poco completamente ristrutturato con 14 stanze di lusso, per un'esperienza sensoriale davvero indimenticabile.
Stube Hermitage
via Castelletto Inferiore, 69
Madonna di Campiglio (Trento)
+390465441558
Prezzi medi: antipasti 20, primi 24, secondi 35, dessert 18 euro
Menu degustazione: 120 euro
Chiuso lunedì sera