Una via stretta e buia, dietro Piazza Cordusio. Grande passaggio di auto e, fuori, un po’ di confusione. Manca la famosa Porta Rossa del ristorante di Labico, nel Lazio, ma questa è la nuova casa milanese di Antonello Colonna. Lo chef romano ha invertito la rotta e ha compiuto, dopo 35 anni di onorata carriera, la sua Marcia su Milano. Dopo aver messo la parola fine alla più che decennale esperienza al Roof Garden del Parco delle Esposizioni di Roma e confermato il suo impegno in zona con il Relais Colonna sui Castelli, eccolo arrivare nel capoluogo lombardo con Open Colonna Milano. Pieno di entusiasmo e un’idea ben chiara di cucina.

«Tutti mi chiedono, come sarà il menu? Quale sarà la proposta? Beh, sarà una cucina cucinata, casereccia, con i grandi classici della tradizione romana e milanese, alleggeriti e attualizzati con materie prime di qualità. È quella che facciamo da sempre, senza aggettivi roboanti ma oggettivamente buona. Mi piace togliere e non aggiungere e regalare un’esperienza appagante a chi si siederà alla nostra tavola». Semplice no?

La svolta ambrosiana dello chef più romano che c’è nasce da un momento storico e da una constatazione, forse un po’ amara. «Milano oggi è la capitale della ristorazione italiana. Dopo Expo la città ha ritrovato lo splendore degli anni Ottanta, che poi si era un po’ perso. A Roma invece c’è tanta confusione. Abbiamo perso i punti di riferimento e devo dire anche lo stile, con un conseguente livellamento verso il basso dell’offerta gastronomica. Milano è rinata e rappresenta un’opportunità per chi vuole fare una cucina che riporti alla memoria sapori mai tramontati, basati su materie prime di qualità e tanta tecnica».

Abbacchio e verdure di stagione
La comunicazione di
Open Colonna Milano lo definisce un:
all day dining. Cioè, con parole nostrane, un ristorante aperto da mattina a sera. Si inizia con la pasticceria romana per una gustosa colazione. Poi alle 12,30 apre la cucina che non chiude sino alle 22,30 per offrire business lunch e, perché no, una carbonara al posto del té delle 5, per insaziabili golosi metropolitani. I piatti destinati a diventare cult saranno i
Romanissimi come la trippa, l’abbacchio, la amatriciana. Tante le verdure e le incursioni di milanesità. La carta si apre con la sezione
Antonello Colonna, ossia i grandi classici dello chef già stellato che ne raccontano la storia e le origini. A seguire in carta una proposta
Healthy e, per i più golosi, la sezione
Sandwich & More. Buoni per l’aperitivo e per una cena informale i
To Share, piatti da condividere tra due o più persone.
La proposta gastronomica è curata e firmata da
Colonna in persona. In cucina si muove con disinvoltura
Alessio Sebastiani, non ancora trentenne, un po’ pugliese e po’ veneto. Alle spalle diverse esperienze in Italia e all’estero, ha conosciuto
Colonna al ristorante dell’hub
Identità Golose Milano, nella cui brigata
Alessio lavorava e dove
Colonna era intervenuto come ospite. Lo chef di Labico ne ha subito apprezzato la propensione a una cucina antica e gentile, che non tralascia la sperimentazione. Proprio la filosofia di
Open Colonna Milano, e così lo ha ingaggiato per questo nuovo progetto.

Simone Dimitri, Emanuele Sala, Antonello Colonna
La squadra si completa dietro al bancone con
Mattia Battistelli, 25 anni, già bartender al
Mag Cafè e al
Backdoor43, mentre la gestione della sala compete a
Devis Giuliano che porta in dote le sue esperienze londinesi. I partner milanesi di
Colonna sono
Emanuele Sala e
Simone Dimitri (ex restaurant manager di
Trussardi alla Scala e poi al
Mandarin Oriental).
Open Colonna Milano sarà aperto dal prossimo 7 ottobre.
Open Colonna Milano
via Bassano Porrone 8, Milano
tel. +39 02 36758360
opencolonnamilano.it
chiuso la domenica
menu degustazione a 80 euro