Da marzo 2017 il centro storico di Perugia può vantare una nuova insegna, Società Anonima, aperta nel luogo in cui storicamente si trovava prima una neviera (si parla della fine dell’800) e poi un ambiente per la conservazione del ghiaccio e in cui fu ospitata fino al 1927 la Società Anonima Birra Perugia, cui deve parte del nome.
Uno stabile della seconda metà del diciannovesimo secolo che oggi vive una seconda brillante vita, frequentato da perugini e non, oltre che per la cena, anche nella fascia oraria dell’aperitivo e della seconda serata.
Una sosta obbligata è al bancone, a fianco della cucina a vista, cuore del locale e al quale si possono consumare birra e cocktail oltre alle proposte di cibo in carta, il tutto in un’atmosfera intima, contemporanea e internazionale, dove l’informalità la fa da padrona senza che per questo manchi la cura del dettaglio. Ne sono un esempio i piatti in gres porcellanato umbro opera di una ceramista perugina.
A capo della piccola brigata, lo chef
Giorgio Enrico, che offre una selezione di portate di ingresso, di piatti principali e dolci, un menu che varia spesso in virtù della collaborazione con piccoli produttori della zona che contribuiscono ad alimentarlo con la loro stagionalità. Sulla lavagna in bella vista i piatti del giorno e la soluzione veloce dei panini (con cuore di manzo o salsiccia di manzo, per esempio), per chi fosse entrato giusto per un boccone.
Due degustazioni da 4 e 6 portate integrano, insieme alla carta, la proposta dalla cucina. Si può partire da uno spunto marino con il classico Baccalà fritto, maionese e aceto e il Ceviche di ombrina, chips di zucchine e coriandolo per arrivare all’Animella, cicoria, crema di melanzane e carciofo fritto (“una delle tante versioni dell’animella che non manca mai”, ci dicono).
Fra i piatti protagonisti, le
Fettuccine pesto di finocchietto, pomodori secchi, mandorla e nocciole, di una decisa mediterraneità. Chiusura con l’assaggio di
Sgombro affumicato, burrata, estratto di alloro e qualche punta rinfrescante di gel di limone.
La gestione di quanto accade al banco (ma pure nella saletta privata e ai tavolini che si trovano alle spalle del bancone) è affidata a Stefano Cimicata, il cui gioco preferito è quello dei cocktail, che vengono suggeriti anche ad accompagnare il pasto.

Animella, cicoria, crema di melanzane e carciofo fritto
Per chi lo preferisse, c’è la possibilità di attingere a una carta delle birre assai ampia, che vede la
Fabbrica Birra Perugia come resident beer, omaggio indiscusso alla storia del posto, insieme a numerose birre ospiti da birrifici artigianali, disponibili in bottiglia e per la spillatura. Una carta dei vini accurata e intrigante, che seleziona piccole aziende vinicole regionali, italiane e straniere, alcune delle quali emergenti e piuttosto insolite, che si avvicendano nei mesi.

Sgombro affumicato, burrata, estratto di alloro
Durante il fine settimana
Società Anonima vive intensamente la sua seconda serata: cambia mood e le luci da bistrò si abbassano per lasciare spazio alla spillatura delle birre, una delle tante modalità che caratterizzano il civico 25 di Via Bartolo.
Uno spazio di liberi spunti gastronomici con numerosi rinvii al nord Europa (occhieggia dalla lavagna l’uovo in salamoia, il “pickled eggs” che accompagna la birra nei pub anglosassoni) senza perdere per questo il calore della tradizione italiana e il carattere del territorio umbro, richiamati in ogni piatto.