Ogni volta che varchiamo la soglia di Torriana, oltre all’immancabile padrona di casa, la gatta principessa, troviamo ad accoglierci un’aria magica, intensa, pervasiva. È anche merito di Fausto e Stefania Fratti che, con il loro spirito anticonvenzionale, sincero, elegante e genuino ti fanno sentire come a casa. Qui non ci si sente affatto estranei, neanche per un istante. Il senso profondo di accoglienza, di appartenenza è forte, intimo. Merito anche di Pier Giorgio Parini, folletto travestito da cuoco, che ogni giorno, tranne il mercoledì, officina in questo luogo magico la sua ars culinaria.
.jpg)
Pier Giorgio Parini, 34 anni
Ci siamo ripromessi, ormai da tempo, di andare al
Povero Diavolo almeno una volta al mese. Vogliamo a tutti i costi inseguire la trance iper-creativa di questo cuoco. Scovare l’inghippo, trovare un'imperfezione, un dettaglio fuori posto a questa cucina tanto istintiva, immediata, non pensata quanto stilisticamente precisa e dalla centralità gustativa e personalità elevata. Ci sarà un passaggio falso, un cambio di passo, un cedimento. E invece no, nessun passo falso. Solo una crescita, ancora una volta, sensibile. Il mondo vegetale sta diventando, da qualche anno a questa parte, il terreno esplorativo più difficile, intrigante ed emozionante per un cuoco. È un mondo fonte di tante ispirazioni e stimoli, ma anche difficile da interpretare al meglio.
.jpg)
Pacchero tiepido al sugo di bacche di sambuco e guanciale
Ecco allora due colpi di genio, ben assestati, che puntano diritti al cuore e al cervello.
Carpaccio di Narce, l’animale che non c’è. È un perfetto carpaccio ricostruito, che rammenta i sentori della carne cruda, ma che carne non è. Pomodori, peperoni, anguria, prugne, rapa rossa … sapientemente trattati e trasformati per farsi "narce", che poi è l'anagramma di "carne". Un inno al territorio, sapientemente rivisitato e ammodernato, è invece
Da Santercangelo a Torriana: ode alla cipolla. Un piatto che proietta la cipolla, una semplice cipolla, direttamente nel futuro, attraverso una frittata di bianco d’uovo, altri piccoli ingredienti segreti, un concentrato di
shiso che dona quella nota tannico-amara ormai simbolo della cucina del folletto di Torriana.
E i paccheri, dove li mettiamo? un ingrediente tanto abusato, spesso utilizzato a sproposito. Ecco allora arrivare questo boccone che trasforma un prodotto a volte bistrattato in opera d’arte:
Pacchero tiepido al sugo di bacche di sambuco e guanciale. Un concentrato di innovazione, un sugo intenso, amaro, balsamico, addomesticato dalla dolce grassezza del guanciale. Chapeau.
Ristorante Povero Diavolo
via Roma, 30
Torriana (Rn)
t. +39.0541.675060
Chiuso: mercoledì. A pranzo aperto solo domenica e festivi
Prezzi medi: antipasti 16, primi 16, secondi 25 e dolci 10 euro
Menu degustazione: 58, 68 e 90 euro
info@ristorantepoverodiavolo.com