Questa storia non inizia con «c’era una volta» né con un incontro romantico a lume di candela. Non si conclude con un finale a effetto o un happy end. Inizia con la parola fine ed è interamente vera, anzi Dal Vero come solo la vita sa esserlo nelle sue pieghe più inaspettate.
Tra gerani e pervinche, piante rampicanti e sale raffinate, trova nuova linfa uno chef curvo sul pass della sua cucina, mentre dà l’ultimo tocco al piatto. Dietro, lo sfrigolare familiare di padelle incandescenti, il vapore di brodi e acque portate al bollore e quella tensione, invisibile ma palpabile, tipica del servizio. I profumi e i colori sembrano però confondere chi tenta di indovinarne l’identità, perché raramente si intravvede attraversare i cortiletti interni della nuova dimora, il ristorante La Corte del Relais&Chateaux Villa Abbazia.
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Il tris di cicchetti veneziani
Nel cuore della storica Marca Trevigiana, tante piccole sale deliziosamente arredate nascondono una mano decisa e appassionata che un tempo sapeva dare a frattaglie e carni un tocco particolare. Quello stesso “in più” che ora si trova ad esprimersi diversamente nei
Cicchetti Veneziani, un tris di
Fish&chips con sarde allo zenzero e chips di patate viola,
Sarde in saor e spaghetti fritti,
Baccalà mantecato e nero di seppia. O quello stupore che cattura non appena un
Riso di seppia rivela la sua apparente familiarità con un riso e la corolla di un fiore appena colto nel giardino della Villa.
In questa atmosfera gentile, curata da
Ivana e
Rosy Zanon insieme al fratello
Giovanni, ha trovato una nuova stagione
Ivano Mestriner. Ha abbandonato
Dal Vero a Badoere di Morgano e forse una fama come cuoco delle frattaglie, che lo ha “condannato” a essere conosciuto solo per una piccola parte del suo talento. Lungo è stato il silenzio calato dopo la chiusura del suo locale, quando ora il clamore e il chiacchiericcio accompagnano questa sua nuova avventura in un ambiente che sembra legare poco con il suo carattere fumantino e irrequito. Ma ancora una volta la vita sorprende e Mestriner attinge alle sue risorse creative per rivelare quanto complessa sia la sua personalità. Ciò che stupisce, anzi conquista, è la precisione con la quale il ragazzo rivela il suo nuovo sé, piatto dopo piatto. Sfogliando nel menu, seduti nel giardino d’inverno, circondati dal profumo di agrumi e ortensie, troviamo colori delicati e sapori netti: in questo senso, i
Ravioli di faraona con asparagi, fave, tartufo nero e burrata sono insieme al
Piccione in tre cotture e frutti di bosco lo specchio di quanto sta accadendo allo chef 36enne.
I fiori eduli, la frutta, il rispetto per la materia prima sono lo snodo di un percorso di rinascita e ambientamento ma anche un profondo segno di maturazione. L’uomo Mestriner ha forse digerito la chiusura dell’attività precedente, ma non ha certo ripudiato la professione e alcuni punti fermi. E infatti cucina, pensa, studia e crea nuovi menu nella solitudine di un viaggio in auto o di un pranzo in un chiosco lungo la spiaggia. La sua creatività è forte della fiducia della famiglia Zanon e di piccoli produttori locali, le cui materie prime diventano meraviglia sotto le sue mani. Questa storia allora non è il «c’era una volta» dello chef delle frattaglie, ma la rinascita a nuova vita di Ivano Mestriner, che ha trovato una nuova corte per il suo talento.
La Corte di Villa Abbazia
piazza IV Novembre, 3
Follina (Tv)
+39.0438.971277
chiuso la domenica (ma sempre aperto per gli ospiti della Villa)
ferie: 9 gennaio-16 marzo