“Non si eredita la terra dai genitori, ma la si prende in prestito dai figli”, così Francesca Lavazza, citando Antoine de Saint Exupéry, introduce “From Father to Son”, il calendario Lavazza 2016 dedicato agli Earth Defenders, I nuovi eroi che difendono la terra.
In meno di sette giorni Milano sarà invasa da 2.500 giovani difensori della terra provenienti da 120 Paesi, che si confronteranno a Terra Madre Giovani, dal 3 al 6 ottobre, per parlare del futuro dell’agricoltura. “We Feed the Planet” è lo slogan scelto per ridare dignità al ruolo cruciale di chi coltiva la terra. “From Father to Son”, di padre in figlio, è il calendario che Lavazza e Slow Food, sotto la direzione creativa di Armando Testa, hanno dedicato a chi “veste il pianeta”, ossia i contadini (così definiti da Cesare Pavese).
Innovare nel rispetto della tradizioni è ormai un mantra ricorrente quanto imprescindibile, così come lo sono la sostenibilità e la cultura familiare, entrambe realtà con cuisi confronta ogni giorno
Lavazza, azienda guidata da quattro generazioni dall'omonima famiglia. Ci sono cose non si ereditano dal notaio, come quel particolare “gustino” che
Emilio Lavazza doveva sempre trovare in una tazzina di caffè ma che non si può circoscrivere in una formula chimica, si può solo imparare a conoscere lavorando con chi già lo possiede. L’anno scorso
Steve McCurry, storico fotografo del
National Geographic, aveva egregiamente dipinto per il calendario
Lavazza un quadro di ritratti di leader africani del domani; quest’anno il testimone passa al giovane canadese
Joey L.
A lui è stato affidato il compito di cogliere il dinamismo del lavoro contadino e l'intimità di un rapporto difficile da descrivere a parole, quello tra genitori e figli. Tredici scatti che ritraggono I giovani
Earth Defenders del Centro e Sud America che, forti delle tradizioni dei padri, lavorano la terra e ne tramandano I segreti e l’importanza.
Questi nuovi eroi hanno l’arduo compito di colmare il gap tra gli insegnamenti delle generazioni precedenti e le innovazioni scientifiche e tecnologiche. Oggi dedicarsi all’agricoltura è un pure atto di eroismo secondo Carlo Petrini, presidente e fondatore di una Slow Food impegnata a ridare autostima ai contadini, più del 50% delle persone sulla terra. Un modo per cambiare il mondo, più di quanto possa fare lo stesso denaro.
Sicuramente l’amore per la terra e la passione per il proprio lavoro sono palpabili negli sguardi e nelle parole dei giovani agricoltori sudamericani presenti.
Dali Nolasco Cruz produce peperoncino serrano a Tlaola, in Messico; da piccola aveva tanti sogni ma ora vuole solo essere felice e seguire la strada tracciata da sua madre per una società più equa.
Jesus Antonio Collazos, coltivatore di caffè colombiano, vuole trasmettere ai suoi figli quel che ritiene più importante, l’amore per la sua terra e per il mestiere che “nutre la città”. E così via.
Il calendario è in vendita in edizione limitata per sostenere attivamente Terra Madre Giovani - We Feed the Planet, oppure si può contribuire al progetto direttamente sul sito sul sito e sostenere i giovani protagonisti tramite l’hashtag #EarthDefenders. Le evocative immagini di “From Father to Son” sono esposte a Expo, al Padiglione Italia, fino al 7 ottobre.