Si trova a pochi passi dalla movida di Milano Marittima il nuovo quartier generale di Vincenzo Cammerucci. Dopo aver lasciato stelle e inseguito la Haute Cuisine con il ristorante di Cesenatico Lido Lido, ha optato per un percorso differente, con una nuova filosofia in cucina, dichiarata all’ ingresso: “sana libera cucina”. Questa massima viene attuata in un casolare, in aperta campagna, con cinque ettari di terreno agricolo, dove si trovano alberi da frutto e un orto in continua evoluzione.
Camì in dialetto significa “a casa mia”, è un agriturismo aperto nel 2010 con la socia Milena Zanfini, anima della pasticceria oltre che della sala. L’accoglienza in sala del patron e di Milena è calorosa. Un’atmosfera semplice con qualche tocco originale shabby chic, un servizio attento e veloce che permette di rilassarti assaporando la cucina di un grande chef, mentore d’illustri allievi del gusto, che ha deciso di cambiare rotta per fare una cucina a chilometro zero.
Orti, pollaio e giardino aromatico sono una fucina d’ingredienti per la cucina, la stagionalità regna e l’estro del cuoco, abbinato alla tecnica culinaria, permette di mangiare piatti essenziali, talvolta apparentemente semplici, ma dal sapore indimenticabile. Non esiste un menu degustazione, si può ordinare tutto alla carta, oltre ai piatti del giorno che nascono la mattina, dopo un’attenta passeggiata in cascina tra gli alberi da frutta, l’orto e i profumi ispiratori.
Non c’è pane sul tavolo degli ospiti, bensì esclusivamente una croccante piadina, nella migliore tradizione romagnola, con un'influenza ravennate per lo spessore. La fragranza della piadina, quasi biscottata, è piacevole quando è tiepida, ma si dimostra altrettanto deliziosa anche in seguito, passaggio non sempre scontato per chi ama questo companatico della Romagna.
Lo chef ha una particolare attenzione nel menu per i vegani e vegetariani, tant’è che la pietanza di benvenuto è una salvia fritta leggerissima. Si mangia di tutto, dalle paste fatte in casa, al pesce dell’adriatico, oppure carni di ogni genere, accompagnate dalle verdure dell’orto.
La carta dei dolci merita una riflessione, per il gelato allo squacquerone con marmellata di pesce e rosmarino e una guarnizione di meringa: un connubio tra dolce e salato originale, un incontro tra la cremosità e la freschezza.

I barattoli di salse e conserve, da portare a casa per ricordo
All’ingresso del ristorante spiccano armadi dove giacciono, in bella mostra, barattoli di marmellate, passate di pomodoro, vasi di frutta sciroppata e piccole confezioni di biscotti e meringhe: una dispensa che ogni cliente può saccheggiare portandosi a casa un ricordo di Camì.
I prezzi vanno da 9 euro per gli antipasti, 10/11 euro per i primi fino ad un massimo di 14 euro per i secondi, 6 euro il prezzo medio del dessert. Tutte le portate sono abbondanti, mentre la carta vini non esiste quasi, ma si può scegliere direttamente dalla cantinetta in cristallo all’ingresso, oppure affidarsi ai competenti ragazzi di sala per il suggerimento migliore. Una tappa imperdibile per far visita alla casa di Vincenzo e Milena.
CAMI’ Sana Libera Cucina
via Argine Sinistro, 84
Savio (Ra)
+39.0544.949250
info@camiagriturismo.it