22-10-2021
Gianluca Gorini impegnato nella realizzazione di un piatto sul palco di Identità Naturali 2021 (tutte le foto sono di Brambilla Serrani)
«Cos’è il lavoro? Cos’è il lavoro dello chef?»: non sono domande banali, quelle che si pone Gianluca Gorini, ma sono interrogativi che possono aprire interessanti spunti di riflessione, sia sul presente che sul futuro di questo mestiere, se si tratta solo di un mestiere, e di questa passione.
«Forse non è semplicemente un mestiere - sostiene appunto Gorini - ma uno stile di vita, un modo di approcciare la quotidianità e che ci consente di vivere con gioia e serenità una vita dai ritmi non facili. Forse si può mitigare la fatica e togliersi al contempo grandi soddisfazioni. Quali certezze e quali insegnamenti mi ha dato il Covid? Che dalle grandi difficoltà si trae linfa che nutre le nostre giornate, se solo vogliamo imparare a farlo».
Zuppa d'autunno al tartufo uncinato
Gorini sceglie una zucca napoletana e la tosta sulla brace; recupera i semi, li tosta e dall’estrattore ne esce un olio di semi denso e acidulo che, spalmato sopra la zucca, equilibra il dolce del piatto. Le cime di cicoria di campo saranno l’insalatina per accompagnare la tagliata vegetale e con gli scarti della cicoria si tira su una salsa, addensandola con le mele cotogne.
Tagliata di zucca al tartufo bianco
di
Napoletana di nascita e lucchese di adozione, parte dalla critica letteraria per arrivare poi a raccontare di cibo e di vino (che sono anche le sue passioni). Adora viaggiare e va matta per la convivialità che si crea intorno alla tavola
Maurizio Camilletti, artigiano tegliaio a Montetiffi (Forlì-Cesena)
A Trevi (Perugia), in località San Pietro a Pettine, l'omonima tenuta - che commercializza tartufo - ha creato al proprio interno un ristorante che valorizza al meglio il pregiato fungo ipogeo. Siamo andati ad assaggiare....