11-08-2019
La food writer Joanna Savill, nata in Inghilterra, cresciuta in Australia. Tra le tanti collaborazioni, anche quella per la Guida di Identità Golose
Continua la nostra serie dedicata ai più interessanti food writer e critici gastronomici del momento. Dopo il franco-catalano Philippe Regol, il francese François-Régis Gaudry, la sino-americana Melinda Joe, l'italiano Andrea Grignaffini, è il turno dell'anglo-australiana Joanna Savill
Ci racconta dei suoi inizi? Sono nata in Inghilterra, alcune decadi fa. A 7 anni la mia famiglia emigrò in Australia. All’Università ho studiato lingue: francese, tedesco, italiano. Ho cominciato ad apprendere la cultura del cibo alla fine degli anni Settanta, gli anni caldi, quando ottenni una borsa di studio all’Università di Bologna. Ho vissuto in Francia, Germania, Belgio: lavoravo come interprete. Tornata in Australia, ottenni un lavoro per sottotitolare film e programmi tv in un nuovo network pubblico, multiculturale. È qui che ho cominciato a scrivere di cibo – soprattutto osservando colleghi dai background linguistici e culturali più diversi. Come ha sviluppato la professione? Diventai una sorta di esperta di “cibo etnico”: in Australia convivono tante culture e interi quartieri sono dedicati a specialità alimentari. C’è Little Vietnam, Thai Town, lo street food libanese e indiano, pure Little Italy e tante altre tradizioni. Divenni reporter televisiva e con un amico ci venne l'idea di realizzare un concept televisivo dedicato alle etnie e alle culture alimentari d’Australia. Per molti anni abbiamo portato avanti lo show Food Lovers’ Guide to Australia e scritto anche guide su ristoranti, food shopping e libri di cucina. Nel 2007 mi hanno chiesto di scrivere la Good Food Guide (l’equivalente della Michelin in Australia) e di creare un nuovo food festival a Sydney. Incarichi che mi hanno consentito di viaggiare in lungo e in largo e di esplorare realmente la scena del cibo globale. Più di recente ho scritto “Around the World in 80 Dinners” in coabitazione con Janne Apelgren, ex editor della Melbourne's Good Food Guide. Celebriamo i nostri pasti più memorabili attorno al mondo. Dove ha sviluppato tutta questa passione per la materia? Sono cresciuta in una famiglia che ama il cibo, in un’epoca in cui la maggior parte degli australiani non erano interessati al tema. Come sono cambiate le cose! Il cibo e la cucina sono sempre stati parte integrante della mia vita. Aver vissuto in Italia ha certamente accelerato l’interesse. E sono sposata con un ex chef, italiano.
Foto yourtv.com.au
Colazione sul Sydney Harbour Bridge, evento clou del Sydney Food Festival (foto pinterest)
La Mousse di lime e tè verde all’azoto liquido del Fat Duck di Bray (foto thebigfatundertaking.wordpress.com)
Le Saltbush cake di Billy Kowng (foto timeout.com/Anna Kucera)
Promessa. Josh Niland di Saint Peter (foto goodfood.com.au)
Analiese Gregory, Franklin a Hobart (foto goodfood.com.au)
I più importanti food-writer e gastronomi si raccontano
di
classe 1973, laurea in Filosofia, coordina la Guida ai Ristoranti di Identità Golose e tiene lezioni di storia della gastronomia presso istituti e università. instagram @gabrielezanatt