24-10-2024
World Pasta Day e gli specialist di Molino Casillo
L'azienda di Corato protagonista domani all'Hub di Identità Golose con un pranzo targato semola Superior. Tutti gli assaggi e i protagonisti
Domani, venerdì 25 ottobre, il mondo celebra la ventiseiesima edizione del World Pasta Day, un evento di risonanza mondiale che dettaglieremo diffusamente domani mattina. In coincidenza di quest’importante giornata, Molino Casillo, azienda leader dal 1958 nella produzione di farine e semole d’eccellenza, ha scelto di omaggiare la tradizione pastaia con un evento che ha luogo domani all’Hub di Identità Golose Milano, un vero e proprio viaggio gastronomico nel mondo della pasta.
Protagonista del pranzo -già tutto esaurito - è Superior Molino Casillo, semola termo-trattata di alta qualità, ottenuta attraverso un processo innovativo che ne preserva e amplifica le qualità sensoriali, progettata per garantire una pasta sempre perfetta, al dente e ricca di sapore. Durante l'evento, gli ospiti potranno gustare ricette studiate dagli specialist dell'azienda, per mettere in evidenza le caratteristiche della semola. Un'opportunità importante per scoprire la versatilità della pasta, dalle preparazioni più tradizionali a quelle più contemporanee.

Questi i piatti speciali firmati dai 3 specialist:
Cartellata trafilata al bronzo di semola Superior e olio extravergine d’oliva. Farcia di canestrato pugliese e caciocavallo podolico, con gocce di peperone di
Domenico Bellizzi.
Fusillone trafilato al bronzo di semola Superior con crema di tuorli d’uovo, pecorino romano, burro al tartufo e scaglie di tartufo bianco di
Davide Porru Beretta.
Faraona e il suo quinto quarto, Parmigiano Reggiano, ricotta di pecora in un cappelletto di semola Superior all'uovo in due forme, brodo ristretto di faraona alle albicocche secche, demi-glace di fegatini di
Alessandra de Rosa.
Cedro, arancia e limone semi canditi su polenta morbida di semola Superior al miele di fiori d’arancio di
Alessandra de Rosa.
Identità Golose Milano
Racconti, storie e immagini dal primo Hub Internazionale della Gastronomia, in via Romagnosi 3 a Milano
abruzzese per genetica, bolognese per velleità e milanese d'adozione, classe '89, dopo una laurea in Lettere e Filosofia e qualche anno tra forno e fornelli, scopre il buon vino. Così, Master in Food & Wine Communication all'Università Iulm, lavoro in cantina, degustazioni, fiere e bevute dopo, si ritrova a scriverne ma soprattutto a parlarne
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