“Il vino fa del bene, e senza il vino non avremmo mai potuto portare avanti questo progetto”. Così Dominga Cotarella, con trasporto e una giusta dose di emozione, ha presentato a Identità Golose Milano la genesi della Fondazione che porta il nome della sua famiglia. Da una terra speciale: l’Umbria, dove il lavoro quotidiano genera eccellenze vinicole e da una vicenda personale, difficile e aspra trasformata in impegno, è scaturita questa importante iniziativa sociale. Un’attività concentrata nella promozione e nel sostegno di stili di vita, abitudini, studi e progetti di ricerca per un’alimentazione sana ed equilibrata e per combattere i disturbi alimentari.
Per illustrare i più recenti progetti e per raccogliere fondi a favore della Fondazione Cotarella, la cena di gala, ospitata all’hub di via Romagnosi il 12 settembre scorso, ha raccolto racconti, testimonianze e storie che si sono intrecciate con i piatti del menù firmato da Ada Stifani, Giancarlo Perbellini, Davide Boglioli, Enrico e Roberto Cerea con Simone Finazzi.
Insieme alle cugine Marta ed Enrica – "ma siamo come sorelle", sostiene Dominga Cotarella – e Giulia Micozzi, responsabile dei progetti della Fondazione, sono stati presentati i Laboratori di Cucina, le attività di ascolto, le esperienze di studio e i percorsi di affiancamento psicologico. Con Grazia, David e Francesca: tre ragazzi capaci di confrontarsi con il loro passato, fatto di situazioni fortemente critiche e oggi in grado di proiettare il loro sguardo verso il futuro. Persone, prima di tutto, testimoni di come affrontare e accostarsi all’alimentazione e alla vita e che: “Ce l’hanno quasi fatta, anche se la strada è ancora lunga - come ha detto David – ma vogliamo dedicare il nostro tempo ritrovato nell’aiutare altri giovani ad uscire dal tunnel in cui ancora si trovano”.

Paolo Marchi, Marta Cotarella, Edoardo Traverso e Davide Boglioli

Giancarlo Perbellini, Ada Stifani eSimone Finazzi
“L’ascolto, la vicinanza – ha spiegato Dominga Cotarella - la capacità di affrontare i dubbi che molti adolescenti si portano nell’anima sono utili a dare delle risposte. Con calore, affetto e competenze mediche e scientifiche. Elementi e la linfa dei progetti di Fondazione Cotarella. Iniziative nate dal cuore e dalla consapevolezza che è un obbligo morale poter ridare agli altri quello che abbiamo avuto dalla vita”. Il ricavato delle cena e di un’asta di vini e opere d’arte sono andati a finanziare le attività di riabilitazione negli ambiti della prevenzione e della conoscenza dei disturbi del comportamento alimentare. L’obiettivo è creare consapevolezza, cultura e intrecci di valore tra persone oltre che sviluppo del territorio per la valorizzazione delle aree rurali.
Fra le novità presentate nella serata a Identità Milano, il podcast “Chiacchiere Gourmet”, interviste a grandi chef realizzate da Francesca Finazzi grazie al sostegno della Fondazione. In ogni episodio si sarà accompagnati nelle cucine di ristoranti iconici e dai racconti degli chef per essere guidati alla scoperta della loro l’essenza, del senso che questi grandi interpreti della cucina italiana danno al cibo e per avvicinare i giovani al mondo dell’enogastronomia.
I presenti alla cena, veri protagonisti della serata con i loro contributi, hanno potuto gustare 4 piatti espressioni di altrettanti eccellenti cucine. Ada Stifani del ristorante Ada a Perugia, una stella Michelin, con il suo Quaglia, ricci e alchechengi ha fatto magistralmente dialogare il dolce dei due tagli di quaglia, morbidissimi grazie alla marinatura nel vermouth rosso poi usato per caramellarle, con il gusto deciso e netto della riccio di mare, in un abbinamento particolarmente riuscito.

Quaglia, ricci e alchechengi con vino Sorelle 2023 di Ada Stifani e Risotto al ginepro, limone e uova di trota con Verdeluce 2023 di Davide Boglioli

Sella di vitello, crema al Marsala, acciughe, bagnetto verde e glassa di peperoni con Brunello di Montalcino Le Macioche 2018 di Giancarlo Perbellini e New Wave Brownies al cioccolato con cremoso al cioccolato fondente con Pomele Aleatico 2023 di Simone Finazzi
Il Risotto al ginepro, limone, amarene e uova di trota di
Davide Boglioli, executive chef del tristellato
Enrico Bartolini al Mudec di Milano, ha giocato sul difficile campo dell’accostamento fra dolce e amaro uscendo promosso a pieni voti. Straordinaria la Sella di vitello preparata da
Giancarlo Perbellini di
Casa Perbellini 12 Apostoli a Verona – due le sue stelle Michelin – un classico contemporaneo proposto con una perfetta, per consistenza, crema al Marsala punteggiata dalle sapide acciughe, dalla leggera acidità del bagnetto verde e dalla dolcezza della glassa di peperoni. Un trionfo di cioccolato, senza però l’utilizzo di grassi animali, il
New Wave di
Simone Finazzi, pastry chef del tre stelle Michelin
Da Vittorio dei fratelli
Enrico e
Roberto Cerea a Brusaporto. In abbinamento alle portate piatti i vini della maison Cotarella. Dal profumatissimo Sorelle 2023, all’iconico e fresco Verdeluce, blend di Pinot bianco, Semillon e Grechetto, seguito dal possente ma elegante Brunello Le Macioche 2018 e per finire dall’ottimo Pomele Aleatico 2023 rosso dolce da dessert di grande stile e finezza.