Continuano gli appassionanti appuntamenti della rassegna Vini e Chef della Lombardia a Identità Golose Milano, l'hub di cucina internazionale in Via Romagnosi 3, che ospita il 22 novembre lo chef bistellato Alessandro Negrini, colonna portante, con il collega Fabio Pisani, delle cucine dello storico ristorante Il Luogo di Aimo e Nadia.
La dodicesima serata del ciclo di incontri culinari - che Identità Golose Milano realizza in collaborazione con Regione Lombardia e Ascovilo - Associazione Consorzi Tutela Vini Lombardi - ha l’obiettivo di promuovere e valorizzare i vini, le eccellenze e i grandi chef dei territori lombardi.
Il 22 novembre Alessandro Negrini creerà un menu di quattro portate sarà proposto al prezzo di 90 euro a persona, abbinamento vini incluso. Una scelta non certo casuale, visto che Negrini è nato a Caspoggio in Valmanenco e ha studiato, nella fase iniziale della sua carriera, alla scuola alberghiera di Sondrio.
Intimamente legato al suo territorio, nonostante "l'adozione" milanese, lo chef non ha mai rinnegato le sue origini, anzi, trova nuova vitalità quando deve ripercorrere e raccontare "il suo primo amore".
La sua cucina, elegante e leggera, non perde mai il gusto esenziale di ogni ingrediente: anche il più "umile" acquista un ruolo da protagonista, in un racconto che unisce sapori e sostenibilità.
Durante la cena a Identità Golose Milano, il percorso inizierà con la Misticanza delle Alpi Orobie con uovo di selva e pane di segale al succo di mela, un piatto leggero e saporito. Si continuerà con la Zuppa Dumega con legumi e delizie dell’orto, un piacevole primo piatto dal tocco rustico che unisce fagioli e ceci, farro, cavolo nero, bietola, zucchine, porro e aglio, con profumi di timo, prezzemolo, basilico alloro e rosmarino. Come a dire: benvenuta stagione fredda.

Il gusto si fa intenso con un altro piatto che scalda cuore e anima: il “Borsat” di pecora fatto a mano dalla Signora Menia con crema di “furmentun” e pesteda di Grosio. Si tratta di un piatto tipico composto di sacche di pelle di pecora riempite con carne e grasso dell'animale stesso. Anticamente, durante i lunghi mesi invernali, veniva conservato in vasi di terracotta annegato nel grasso, per diventare alimento ricco e calorico per affrontare i mesi freddi. L'attenzione alle persone resta un aspetto fondamentale per la filosofia del Luogo, dove la cucina è un veicolo per raccontare la bellezza e la ricchezza dei territori italiani.
Finale dolce e rigorosamente di stagione con i Cachi e castagne di Mossini con riduzione di genziana della Val Malenco. L'armonia è sempre il punto finale di queste creazioni, dove la dolcezza di cachi e castagne si incontra con la piacevole amarezza della genziana.
La Valtellina sarà naturalmente protagonista anche nei calici, con un percorso in abbinamento per ciascuna portata. Per prenotare la cena con i vini della Lombardia e la cucina dello chef Negrini clicca qui