Sostenibilità, innovazione, design. Brixen (Bressanone) è tecnologia, creatività, energia, sinergia, ma anche tradizione, cultura, arte, storia, artigianato, senso di appartenenza. È l’intraprendenza. È la determinazione, è il coraggio dei suoi abitanti (appena 23.000) di guardare al futuro senza dimenticare le proprie origini. Ecco allora che la più antica città del Tirolo (quasi duemila anni di storia) porta inaspettatamente a Milano, a Identità Golose Milano, una ventata di freschezza. La luce dei suoi paesaggi, la purezza della sua acqua e il respiro profondo della natura. Regalando al pubblico meneghino una cena dal gusto altoatesino firmata dallo chef Levin Grüten.

Levin Grüten, a sinistra, con Edoardo Traverso, resident chef di Identità Golose Milano
Lui è l’executive chef dell’
AO Restaurant dell’
Haller Suites&Restaurant. Ha proposto agli ospiti di via Romagnosi
“L’altro Adige”, ossia la sua
kreativ kitchen, una “sana cucina creativa” senza trucchi e senza inganni, facendosi artefice di un menu ricco del profumo dei boschi e del ritmo lento della natura, col sapore netto e deciso del territorio, in un’esplosione di genuinità e semplicità, nella forma e nel contenuto. Ingredienti puri, fantasia e tanta passione.
«La nostra è una cucina moderna che rivisita con estro i piatti della tradizione, utilizzando nuove tecniche di lavorazione e ingredienti di produttori della Valle Isarco». Belga di Lontzen, classe 1995, il giovane talento della cucina di montagna contemporanea vanta già importanti esperienze all’estero, dall’Australia al Belgio, Danimarca inclusa, dove ha lavorato al
Noma di Copenhagen.
Per la serata milanese, ha studiato un menu di tre portate, in abbinamento ai prestigiosi vini dell’
Abbazia di Novacella. Per cominciare
Salmerino alpino marinato crudo, da gustare insieme all’
Alto Adige Valle Isarco Sylvaner Praepositus 2019. Seguito da
Orzotto con finferli, speck, formaggio stagionato in grotta ed erbe, abbinato all’
Alto Adige valle Isarco Kerner Praepositus 2019; dulcis in fundo,
Cioccolato belga all’80%, grano saraceno, carota, olivello spinoso del maso Fasslerhof, servito con un calice di
Alto Adige Moscato Rosa 2018.

Salmerino alpino marinato crudo, mele Golden Delicious, verjus del maso Röckhof, cucamelon, rafano e aneto

Orzotto con finferli, speck, formaggio stagionato in grotta ed erbe

Cioccolato belga all’80%, grano saraceno, carota, olivello spinoso del maso Fasslerhof
La cucina di
Levin è lo specchio della Brixen moderna, una città in costante movimento, viva, dove la modernità va di pari passo con la tradizione: «Bressanone è una piccola cittadina alpina che guarda al futuro con coraggio», ha spiegato
Werner Zanotti, direttore di
Bressanone Turismo. Una città che si è presentata a Milano nel racconto dello
Speciale BRIXEN realizzato in collaborazione con
The CUBE Magazine, declinato in quattro stagioni. Perché Bressanone è bella da visitare in qualsiasi periodo dell’anno, non solo in primavera, quando la natura si risveglia e in estate, ma anche in autunno, nel momento della vendemmia e del foliage. E poi d’inverno, quando si attivano gli impianti della Plose, la “montagna”, che si estende lungo l’estremità sud-occidentale della città. Lì, una volta in cima, il tempo rallenta, il silenzio è assoluto, ci si può riconnettere con sé stessi, per vivere attimi di pace profonda.

Vedute del territorio di Bressanone. Questa foto è di Harald Wisthaler
Ad attirare i turisti sono dal 26 novembre all’epifania anche i Mercatini di Natale che festeggiano quest’anno una tradizione lunga 30 anni, con le caratteristiche casette di legno di piazza Duomo, fra profumo di cannella, noci tostate e miele. È nel periodo natalizio (dal 26 novembre e fino a gennaio) anche l’appuntamento con il lights musical show
Liora. Tutto brilla di luci e magia. «Bressanone e la Valle Isarco sono una terra che è una favola - sostiene il direttore - Il nostro obiettivo è tornare ad accogliere il turista come viaggiatore, accompagnarlo ad uscire dall’ordinario per entrare nello straordinario, come sosteneva
Hermann Hesse sull’arte del viaggiare». Avere nuovi occhi e inseguire i propri sogni.
Brixen docet.