Edizione numero 12, da domani, venerdì 30 maggio, a lunedì 2 giugno, per il Girotonno, evento che a Carloforte, sull’isola di San Pietro, costa sud-ovest della Sardegna, racconta e celebra “uomini, storie e sapori sulle rotte del tonno”. Uno in particolare, il cosiddetto tonno da corsa, quello rosso o bluefin, Thonnus Thynnus per dirla con parole alte, quello che ancora viene pescato al largo di San Pietro. Scordarsi le mattanze cruente di un tempo consegnato alla storia, adesso si opera in maniera sostenibile.

Il piatto di Emiliano Lopez, argentino, in gara al Girotonno 2013
Ogni anno vengono catturati circa 4mila esemplari, record per il Mediterraneo. Tutto ebbe inizio nel 1738 quando parte dei coloni genovesi che nel 1542 avevano preso possesso di Tabarka, isola ricca di corallo sulla costa tunisina al confine con l’Algeria, si lasciarono l’Africa alle spalle per colonizzare un’isola allora deserta, scelta perché anch’essa fonte di corallo. Quasi tre secoli dopo, lì a San Pietro parlano sempre il dialetto di Pegli, mangiano piatti di impronta ligure e tifano Genoa. Il tonno la loro ricchezza, al quale il secolo scorso si è aggiunto il turismo.
Di tutto e di più nel lungo fine-settimana della festa della Repubblica. Al Tuna Village, ad esempio, tonno superstar con menù a 15 euro (5 quello per i bambini) curato dai ristoratori dell’isola. Alla Piazza del Cascà i sapori orientali grazie a cous cous, tabule e hummus mentre i talk tuna vedranno alternarsi quattro chef sardi, Luigi Pomata, Roberto Petza, Achille Pinna e Stefano Deidda piuttosto che Fabrizio Barontini, Max Masuelli e Antonio Corrado o Roberto Serra e Luca Puddu piuttosto che, stelle ospiti, Moreno Cedroni, Alessandro Negrini e Luciano Monosilio. Un consiglio? Scorrere con attenzione l’intero programma cliccando qui.
Per i golosi più attenti il Girotonno è soprattutto una sfida internazionale tra cuochi di nazioni diverse, sei in tutto. Domani la prima sfida, sabato le altre due con la finale domenica al tramonto. In attesa di conoscere le tre coppie in gara, il Brasile punterà su
Mauricio Zillo e Nicola
Pepe Christian (
Rebelot a Milano) che presenteranno una ricetta di ventresca di tonno, cenere e acqua di pomodoro camone, l’Italia su
Roberto Serra e
Clelia Bandini in gara con tonno del Mediterraneo, pomodorini datterini, erbe aromatiche, ricotta mustia e pane civargiu.
Sylvain Sendra e
Anne Legrand arrivano invece da Parigi (
Restaurant Itinéraires) con una ricetta di tonno a tranci, condito con un brodo a base di tonno profumato con erbe e verdure abbinato al lardo di Colonnata e insaporito con vino, aglio e cipolle.
Il Giappone ha vinto un anno fa e allora riecco da Milano, ristorante Iyo, Haruo Ichikawa e Lorenzo Lavezzari che da una primavera all’altra cambieranno ricetta, passando da un viaggio nella storia del sushi al Samurai-Burger. La Spagna si affida invece a due lei, ad Alba Ruiz e Maria Giulia Magario, del Marzapane di Roma, in gara con una ricetta di filetti di tonno con maizena, pinoli e fiori Blinq Blossom originari del Sud Africa. Infine gli Stati Uniti di Timothy Magee e Nicola Fabrizio del ristorante Il Sale del Relais Poggio ai Santi a San Vincenzo in provincia di Livorno. Dalle loro mani uscirà un tonno scottato, cozze, alga e cipolla dolce.

Dai voti della giuria popolare, che muterà di confronto in confronto, avremo un vincitore e così da quelli della giuria tecnica. Giornalisti e blogger assegneranno il trofeo vero e proprio, non fosse altro perché saranno gli unici ad assaggiare tutte e sei le preparazioni. E sovente, come un anno fa ad esempio, i turisti votano in un modo e gli esperti in un altro, i primi rifuggono dalle novità, i secondi le cercano. Con il sottoscritto confermato presidente ci saranno
Giorgia Cannarella,
Lorenza Fumelli,
Elisia Menduni,
Tom Kington corrispondente in Italia per il
Los Angeles Times,
Chiara Maci,
Pietro Pio Pitzalis,
Fernanda Roggero,
Roberta Schira,
Masakatsu Ikeda,
Federico De Cesare Viola e
Federica Capobianco.