Ogni volta in cui presentiamo su queste pagine gli appuntamenti che ci aspettano nell'Hub Internazionale della Gastronomia di Identità Golose Milano, ci emozioniamo un po'. Davanti alla grande ricchezza di storie, di conoscenze, di stili e di intelligenze che settimana dopo settimana abbiamo l'orgoglio di proporre al pubblico della città.
Il mese di maggio, però, si preannuncia davvero unico e speciale. Con delle firme di primissimo piano che verrano a cucinare in via Romagnosi, con delle serate irripetibili come quelle che avranno come protagonista prima il solo (si fa per dire...) Josean Alija, che arriverà dal Nerua di Bilbaio, e poi il quattro mani tra lui e Riccardo Camanini del Lido 84 di Gardone Riviera.
Avremo anche modo di invitarvi a partecipare a una serata a cui teniamo davvero molto, i cui proventi verrano devoluti al comitato "Quelli del Ponte Morandi", che rappresenta gli oltre 600 sfollati dopo la tragedia del crollo avvenuto a Genova lo scorso 14 agosto.
Ma andiamo con ordine.
Partendo quindi dalle cene
da mercoledì 2 a sabato 4 maggio, quando saranno con noi
Christian e Manuel Costardi. La loro storia è fatta di passione e fantasia. La fantasia con cui hanno immaginato un ristorante possibile, la passione con cui l’hanno reso realtà: avevano un ingrediente, simbolo del Vercellese, come il riso, da reinventare. E
il ristorante dell’hotel di famiglia, dove diventare grandi. E se nei primi anni gli squisiti risotti hanno contribuito in modo sostanziale alla fortuna di questa coppia di fratelli, tanto affiatati quanto diversi tra loro, oggi sarebbe un errore colossale individuare in quei piatti l’attrattiva principale di questa insegna. I fratelli
Costardi sono ormai una rassicurante certezza della ristorazione italiana, che siamo felici di ospitare per quattro cene a
Identità Golose Milano.
Tempo di riposarsi la domenica, ed ecco la prima grande sorpresa di questo mese speciale.
Lunedì 6 maggio sarà a Milano
Josean Alija, ovvero uno dei più talentuosi interpreti di quell’alta cucina basca che da anni rappresenta un’avanguardia gastronomica di grande fascino. Anche quella di
Alija è una cucina esteriormente avanguardista. Lui la definisce con il termine euskadi “muina”, che indica la ricerca della essenza basca. «E’ una parola - spiega lo stesso
Alija - che significa anima, ma anche conoscenza. Uno dei nostri obiettivi è condividere tutta la conoscenza che abbiamo accumulato in questi anni. E vogliamo mostrare l’anima della nostra cucina e dei nostri prodotti». Un’occasione davvero speciale, anche nella formula:
8 portate, al prezzo di 100 euro a testa, vini esclusi. Unico orario di prenotazione ore 20.00.
Il giorno dopo,
martedì 7 maggio, sarà la volta invece di uno straordinario incontro in cucina, con
Josean Alija e
Riccardo Camanini. Sono due colleghi e amici che si stimano in modo reciproco e profondo. Sono certamente tra le firme della cucina d’autore più stimate al mondo e siamo onorati di poter ospitare, in una serata davvero esclusiva, un loro dialogo gastronomico a quattro mani. Sarà senza dubbio una cena da ricordare a lungo. Si confermerà la formula della sera precedente:
8 portate, al prezzo di 100 euro a testa, vini esclusi. Unico orario di prenotazione ore 20.00.
Anche
mercoledì 8 maggio avermo una cena speciale, con cui dare spazio a uno dei talenti emergenti più interessanti del momento. Sarà con noi il giovane chef comasco
Davide Caranchini - classe 1990, ma con già diverse importanti esperienze alle spalle - e sarà per molti l’occasione di scoprire uno stile creativo e personale, con cui Caranchini si è fatto conoscere e apprezzare da quando, nel 2016, ha aperto il suo ristorante
Materia a Cernobbio. Facendo sintesi delle influenze raccolte in giro per il mondo, tra contaminazioni, rivisitazioni di prodotti locali e valorizzazione dell'orto e delle erbe selvatiche. Senza mai perdere di vista, però, la golosità di ogni piatto.
Da giovedì 9 a sabato 11 maggio porteremo all’ombra della Madonnina il profumo e gli aromi del mare pugliese. Lo faremo grazie allo chef
Enzo Florio e a
Vito Mancini, patron con
Pasquale Centrone del ristorante
Da Tuccino di Polignano, un'insegna che è sinonimo di pesce, crudo per la precisione. Una storia che inizia con
Tuccino Centrone, ereditata poi da
Tuccino junior (
Pasquale all'anagrafe), che ha perfezionato l’impronta originaria. Un ispirato percorso che a un certo punto è stato interrotto da una maledetta malattia, la SLA, che ha colpito
Pasquale Centrone. Il quale a tutt’oggi, con tutte le difficoltà e tutta la tenacia della sua passione, continua a essere il cuore del suo ristorante. Siamo davvero felici di poter accogliere questa grande storia in via Romagnosi.
Lunedì 13 maggio, dopo
la cena di dicembre 2018 per raccogliere fondi per il progetto
Food For Soul,
Identità Golose Milano dedica un’altra serata a un’occasione di beneficenza. Ospitando due chef liguri:
Marco Visciola, del ristorante gastronomico
Il Marin all’interno dello store genovese di
Eataly, e
Giorgio Servetto, che guida la cucina del
ristorante Nove, ospitato nella meravigliosa Villa della Pergola di Alassio. Il menu sarà
composto da sei portate e verrà proposto al prezzo di 200 euro, vini inclusi. Il ricavato, coperti i costi, sarà interamente offerto al
comitato “Quelli del ponte Morandi”, associazione che rappresenta gli oltre 600 sfollati dopo la tragedia del crollo avvenuto lo scorso 14 agosto. Unico orario di prenotazione alle ore 19.30; sarà richiesto il pagamento anticipato al momento della prenotazione.
Da mercoledì 15 a sabato 18 maggio tornano a trovarci, per la seconda volta dall’inaugurazione dell’Hub Internazionale della Gastronomia, i cuochi dell’associazione
Le Soste di Ulisse presieduta da
Pino Cuttaia, che persegue dalla sua fondazione l’obiettivo di rappresentare, in ogni sede, la necessità di valorizzare la Sicilia, per promuoverne il patrimonio enogastronomico, artistico, paesaggistico, culturale e monumentale. E' per
Identità Golose Milano un motivo di orgoglio poter ospitare
Le Soste di Ulisse per questa nuova cena che porterà in via Romagnosi 3 a Milano quattro prestigiosi rappresentanti della Sicilia più buona.
La settimana successiva attraverseremo idealmente tutto lo stivale, per raggiungere la Val di Fiemme.
Da mercoledì 22 a sabato 25 maggio sarà infatti con noi
Alessandro Gilmozzi. Quando si parla di lui non si può fare a meno di pensare ai boschi, al profumo delle affumicature, alle erbe di montagna. Il mondo dello chef di Cavalese è racchiuso in pochi chilometri quadrati e l’antico Mulino che prendeva energia da Rio Gambis, ne è il fulcro. In questo laboratorio da oltre 25 anni si sperimenta, inventa e anticipa. Il frutto di questo grande e appassionato lavoro verrà proposto al pubblico milanese con quattro cene che ci permetteranno, senza spostarci dalla città, di assaporare il meglio della cultura naturale alpina.
A chiudere il mese di maggio ci penserà
Matteo Baronetto, che tornerà a Milano dopo qualche anno,
da mercoledì 29 maggio a sabato 1 giugno. Allievo di
Gualtiero Marchesi, per molti anni fido braccio destro di
Carlo Cracco,
Baronetto è oggi uno degli chef più solidi e creativi d’Italia. Da circa cinque anni è tornato nella sua Torino per prendere il comando delle cucine di uno dei più antichi ristoranti al mondo, quel
Del Cambio in cui Cavour aveva sempre il proprio tavolo riservato. E che grazie a lui ha sperimentato un vero e proprio “risorgimento”, merito del riuscito innesto tra la modernità delle precedenti esperienze creative dello chef e la valorizzazione della ricchezza presente e passata del territorio e della cucina piemontese.
E già che ci siamo - come diceva qualcuno, "crepi l'avarizia!" - anticipiamo anche il prestigioso appuntamento con cui si aprirà il mese di giugno. Con un altro ospite internazionale:
da mercoledì 5 a sabato 8 giugno sarà con noi il bistellato francese
Alexandre Gauthier. Per raccontare na storia che inizia nel 1979 ad opera di
Roland Gauthier nella minuscola frazione di Montreuil nel Pas de Calais: qui inaugura un ristorante guadagnando in poco tempo diversi riconoscimenti a livello nazionale. Dal 2003, l'eredità ai fornelli passa al figlio,
Alexandre Gauthier, che trasporta il locale di famiglia nell'olimpo dell'alta ristorazione francese. La forza motrice della
Grenouillere scaturisce dalla perfetta simbiosi tra il ristorante e la natura che lo avvolge. L'attitudine culinaria di
Gauthier si sviluppa in devozione territoriale, esaltando i prodotti offerti dalla rigogliosa flora di questi lidi. Ospitarlo a
Identità Golose Milano sarà un'occasione per scoprire questi sapori.
Avete segnato in calendario le cene che più vi incuriosiscono e attraggono? Prenotatele appena possibile attraverso la pagina dedicata del sito di Identità Golose Milano, per evitare di rimanere delusi dall'annuncio di un tutto esaurito.