Tutto ha avuto inizio tre anni fa in occasione dell’Expo 2015 con il Refettorio Ambrosiano a Greco e la nascita di Food for Soul, fondazione contro lo spreco alimentare fortemente voluta da Massimo e Lara Bottura. Sarebbero seguiti Rio de Janeiro sull’onda delle Olimpiadi 2016, Londra lo scorso anno e Parigi un mese fa e tra una realtà e l’altra nel mondo, due fiori in Emilia: Modena con i Social tables alla Ghirlandina e Bologna con le tavole solidali all’Ambrosiano.

Lo strepitoso Bolognese donut di Matias Perdomo
E in piena settimana del mobile, in una Milano che ha visto girare per ogni suo dove 400mila ospiti, come se Bologna si fosse trasferita totalmente tra i Navigli e la Centrale,
Bottura ha animato mercoledì uno dei cortili del Castello Sforzesco nel segno di «Respect Food, una notte per supportare Food for Soul».

Il merluzzo secondo Andrea Berton
Otto chef, otto postazioni, una a testa, lunghi tavoli in legno grezzo per il pubblico, 200 euro offerta minima, tutti che si dovevano giustamente servire alzandosi e raggiungendo le varie isole, comprese quelle del vino, efficiente servizio di sbarazzo di piatti, bicchieri e posate vuote, al termine una schiscetta in ricordo per ribadire il motivo fondante del Refettorio.

Il Passatello Pizza di Massimo Bottura
Come ha ricordato il patron dell’
Osteria Francescana parlando dal palco in inglese, ormai la sua seconda lingua madre, «Our goal is fight the waste», l’obiettivo di tutti loro è combattere lo spreco. Lo fanno, a livello di volontari, raccogliendo il cibo avanzato presso esercizi, mense, botteghe e mercati alimentari, ristoranti e «confezionando piatti salutari e deliziosi». Gli stessi ingredienti non utilizzati o non consumati meno di 48 ore fa, ieri erano alla realtà di Greco pronti per dare soddisfazione ad altre figure.

La Fregola mediterranea di Viviana Varese
Bottura ha ricordato che tutto poggia sulla creatività, fondamentale per vedere una nuova ragione in quanto rimasto, sull’esempio che gli chef oggi al top possono dare ai giovani «che sono il futuro, ne fanno già parte» e, infine, sulla comunicazione che i media possono offrire come contributo prezioso.
Allo Sforzesco hanno cucinato particolarmente bene
Bottura con i Passatelli Pizza;
Andrea Berton e il Merluzzo, cipolle rosse e wafer al guacamole;
Enrico Cerea con una Pavlova contemporanea, fragole fresche e gelato di fragola;
Carlo
Cracco e l’Uovo affumicato; Antonio Guida e il Risotto al maccagno e polvere di fragole; Giancarlo Morelli e un panino stile kebab; Matias Perdomo e il Bolognese donut. Quindi Viviana Varese e la sua Brezza del porto, una fregola sarda ai sapori del Mediterraneo.

La Pavlova di fragole nella interpretazione di Enrico Cerea
C’è stato spazio anche per l’annuncio che il modenese sarà ambasciatore del colosso
Grundig, oggi ben diverso da quello che noi di mezza età abbiamo sempre conosciuto, televisori e radio in particolare. Ora è uno dei marchi del colosso turco Arçelik, la gamma vanta oltre 500 prodotti diversi con
allargamento a livello di elettrodomestici. Allo studio lavatrici e lavastoviglie con il minimo consumo possibile di acqua così come un frigorifero che mantenga fresco e intatto ogni contenuto il più a lungo possibile e al minor consumo di energia.