Lo stand Acqua Panna – S.Pellegrino assomiglia all’open day di una università, giovani dall’aria curiosa e spaurita si avvicinano e chiedono timidamente informazioni sul funzionamento della seconda edizione della S.Pellegrino Young Chef 2016. Obiettivo centrato quindi per l’acqua del congresso, questa la mission che si prefigge per questa edizione 2016.
Da Lavazza la coda non si smorza, il desiderio è quello di provare ognuna delle nuove miscele monorigine, dal Brasile alla Tanzania aromi ogni volta più intensi; “La Forza della Libertà”, tema del congresso non potrebbe adattarsi meglio da Fontanafredda e Vino Libero la parola libertà è ovunque nello stand, libertà anche quella di degustare fin da questa mattina; da Petra – Molino Quagli a pizze e dolci non si sono fermate un attimo e nella birreria di Birra Moretti i bicchieri si riempiono di continuo e i sorrisi si allargano; nel salotto di Grana Padano i primi visitatori e chef si rilassano.

Sempre molto affollato il corner Felicetti (nella foto, Giuseppe Rambaldi, spalla e colonna di Davide Scabin al Combal.zero di Rivoli)
Il ristorante
Monograno Felicetti ha aperto i battenti verso le 12.00 e sembra sia aperto da sempre per l’armonia e l’accoglienza che si respira. In degustazione la neo nata
Il Cappelli prodotta con l’omonimo grano pugliese, bello rivedere i padroni di casa
Davide Scabin e
Riccardo Felicetti raccontare sorridenti e entusiasti tra i commensali del locale la nascita di questo nuovo prodotto.
Anche da Pastificio dei Campi il pranzo è goloso, Christoph Bob cucina Fusilata casereccia con broccoli, patate, cozze e pancetta croccante; allo stand del Piccolo Brite hanno preparato la ricotta e una cagliata proprio nello stand, è calda e saporitissima; poco più avanti allo stand di Coldline Moreno Cedroni cucina e fa assaggiare ricette di pesce, più tardi affabula i curiosi allo stand di Giunti Editori e racconta la nascita del suo libro Susci più che mai.
Nel corridoio su cui si affaccia la Dispensa di Identità Golose c’è addirittura l’imbarazzo della scelta e il rischio di questa prima giornata di assaggi è rimanere storditi da tante meraviglie. Da Mielizia si assaggia formaggio come accompagnamento di miele di castagno o altri monoflora, si conclude con uno shot di polline e ci si sente in un prato di montagna; i risi dell’azienda Zaccaria sono solo da toccare e guardare per rendersi davvero conto delle tante differenze; ancora formaggi da Carozzi direttamente dalla Valsassina: una forma di zola in cui tuffarsi, taleggio a latte crudo che fa leccare le dita; per fortuna presso La Raia ci si abbevera con i prodotti della neo acquisita Tenuta Cucco: baroli, barbere e dolcetti di grande pregio.

Giunti, cultura e competenza
Allo stand
Pavoni troneggia la foto di
Gianluca Fusto testimonial d’eccezione del progetto Crostate, nel pomeriggio
Paolo Griffa prepara in diretta un pralinato incredibile per i visitatori sempre più numerosi di questa XII edizione del congresso. Anche da
Agrimontana gli assaggi sono dolci, preparati dallo chef
Marco Perez e presentati da
Roberta Schira. Quest’anno sono ancora più eleganti le aziende di attrezzature tecniche: da
Sirman abbattitori, Paco Jet e i rohner; da
Winterhalter lavabicchieri e lavapiatti sono pezzi d’arredo di un immaginario salotto; nello stand
Gaya Gelatolab presenzia
Principessa la gelatiera di nuova generazione, prova ne è il gelato al caramello salato e la granita di agrumi di
Bonetta Dell’Oglio.
Dallo stand De’Magi è infine difficile andarsene, ci sono formaggi di ogni forma e consistenza e un assaggio soltanto non soddisfa la curiosità, fortunatamente mancano due giorni di congresso!