“Cosa genera la vita?”. E’ questo il tema centrale a cui la chef filippina Margarita Forés dedica il suo intervento di lunedì a Identità Milano. Questo anche il punto focale del suo lavoro. Quello che l’ha portata a vincere pochi giorni fa il riconoscimento come Asia’s Best Female Chef 2016 a Bangkok, ne abbiamo parlato qui. Ce lo ha raccontato lei stessa in una intervista a cuore aperto, un po' in inglese e un po' in italiano (lo parla bene), nel giorno prima della premiazione nella capitale thailandese: «L’istinto materno mi ha sempre guidato nella mia vita come in cucina, ho imparato a essere madre da mio figlio Armando e sono madre per il mio team di lavoro, esattamente come io, da giovane, ho trovato delle madri professionali in Italia, che mi hanno aiutato a capire la mia strada e sviluppare la mia passione per la cucina del vostro Paese».

Una foto d'annata, da www.marchidigola.it, di Antonino Cannavacciuolo, Davide Oldani e Massimo Bottura. Gli ultimi due sono indicati da Margarita Forés come suoi punti di riferimento in cucina
Bottura, lo chef italiano a cui si ispira - «La riproduzione come forza creativa e gli ingredienti che la interpretano sono al centro delle mie 3 ricette a Identità», ci ha detto presentando i piatti che porterà:
Cinque uova e un pollo (con uova e adobo di pollo)
; Risotto alla bottarga di tonno e lattume;
Millefoglie di granchio con gnocchi di spinaci d’acqua e gel di calamansi (un tipo di lime,
ndr). «E' bello per me essere sul palco a Identità, è una esperienza eccitante e non vedo l’ora. Sono molto contenta anche di incontrare tanti chef italiani come
Massimo Bottura e
Davide Oldani. Guardo con interesse a loro. Stimo tantissimo soprattutto il primo, e sono agitata all’idea di parlare poco dopo di lui! Il suo lavoro mi ispira da quando sono andata a trovarlo, ad appena due anni dall’apertura di
Osteria Francescana. Soprattutto mi piace il messaggio che sta dando in questa fase, grazie al lavoro che porta avanti con i produttori: può essere un modello per il mio nelle Filippine».

La Forés premiata l'altro giorno al 50 Best Asia
Sapori italiani, ingredienti freschi filippini - Il riconoscimento nella lista dei
50 Best San Pellegrino e Acqua Panna è andato a
Forés anche per il suo impegno come ambasciatrice dei sapori filippini nel mondo. E se un giorno ci sarà un ristorante filippino di alta cucina anche a Milano, forse sarà il suo: «Lo spero, sarebbe fantastico», ci ha detto. Intanto nei suoi locali italiani a Manila, è riuscita a far incontrare la nostra tradizione a tavola con gli ingredienti freschi e locali: «C’è una nuova generazione di produttori che sta lavorando molto bene; olio, miele, pomodori, formaggi, persino la scamorza sono ingredienti che si possono trovare anche da noi e di ottima qualità. Per
Casa Artusi a Manila ho iniziato a far produrre lo squacquerone e sono soddisfatta di usarlo nella mia cucina». E’ anche un modo per fare evolvere il suo menu: «Posso sperimentare di più ed essere certa di servire un piatto autentico nel rispetto dei sapori italiani. Il pesce fresco locale è servito con un filo di olio extravergine di oliva fatto nelle Filippine, così cuciniamo anche i nostri gamberi di fiume, oppure siamo in grado di proporre degli ottimi risotti grazie alla produzione locale di Acquerello».

Margarita "Gaita" Forés all'inaugurazione di Casa Artusi Philippines, abbracciata dal sindaco di Forlimpopoli, Paolo Zoffoli, mentre l'ambasciatore italiano Luca Fornari esulta. Era il giugno 2012, Casa Artusi Philippines ha iniziato le proprie attività nel gennaio 2013
La cucina filippina nel mondo - «Sta crescendo l’interesse globale verso la nostra cucina e il nostro Paese. Ci sono nuove aperture di ristoranti a New York, Los Angeles e Londra e non solo destinate alla comunità filippina. Guardano a un bacino più ampio di clienti - ha raccontato Forés - I piatti che in qualche modo rappresentano questo trend sono l’
adobo, che noi proponiamo con l’aceto balsamico per renderne più morbido il sapore, e il
kinilaw, che è la nostra versione del più noto
ceviche, ma con l’aceto. Tale successo deriva anche dall’attuale trend legato al crudo». Ma c’è anche una tendenza al contrario: tanti imprenditori europei iniziano a guardare con interesse il panorama della ristorazione nel Paese. A Manila aprirà in autunno anche
Davide Oldani con una versione più casual del suo
D’O e in partnership con un giovane imprenditore locale. Si chiamerà
Foo'd e sarà all'interno di un hotel della catena
Shangri-La di Manila. «E non c’è solo la capitale - conclude
Margarita - Vi invito a scoprire anche la mia regione d’origine,
Negros Occidental, vera meta
foodie, anche per l'impegno nell’agricoltura biologica e sostenibile».