16-08-2024
La squadra di Abba, da sinistra verso destra il sous chef Andrea Vismara, lo chef di partita Nicola Cinus, lo chef e patron Fabio Abbattista, il pasticciere Giuseppe Bescapè, il lavapiatti Taher e il maitre Artiom Andriani
Sono sempre pochi i buoni locali aperti nei giorni di Ferragosto a Milano e quasi sempre gli stessi perché le novità sono rare. Quest’estate è sbocciata una seria eccezione, Abba. Vi ho cenato martedì 13, chiunque può imitarmi già stasera, venerdì 16, in una novità destinata a lasciare un segno al 177 di via Varesina, da piazzale Accursio su su fin quasi a ridosso della stazione ferroviaria di Certosa, dove sta crescendo una nuova parte di Milano, il Certosa District.
Per Fabio c’è ancora un Marchesi nel suo destino. Nel gennaio 2014 subentrò al maestro Gualtiero, il cui contratto con la famiglia Moretti era terminato il 31 dicembre. Sono stati dieci anni che lo hann o visto impegnarsi su più fronti, in pratica fino a cinque differenti cucine, il cui procedere ricordava un pentathlon goloso. Come nello sport, tutto e tutti ammirevoli ma nessuno così bravo da essere campione in una singola
Crespella croccante di riso e piselli di Zollino
Il nostro ha lasciato tutto il marzo scorso per dedicarsi interamente al suo nuovo orizzonte. Il 2 agosto, un venerdì, la primissima apertura per un collaudo che occuperà l’intero mese di agosto, pranzo e cena, da martedì a sabato, doppia chiusura domenica e lunedì, info e prenotazioni al +39.02.85689735. Due menù degustazione, il primo di dodici momenti ed è stato chiamato 0.1, il secondo di dieci e abbiamo lo 0.2. Non è
Spiedino di cozze, lardo e susine
Melanzana ai carboni e cacioricotta
Lavarello del lago d’Iseo, lenticchie nere di Enna e curcuma
Tavoli in legno, fiori secchi, piatti,, scodelle, bicchieri e caraffe in ceramica uscite dalle mani ispirate di Barbara Arcieri, titolare di Baba Ceramics, bottega aperta un lustro fa a Firenze, lei architetta che a lungo si è divisa
“Bistecca” di pomodoro
Seduto davanti allo spazio cucina, mi ha catturato Abbattista che è chef-patron ma anche cuoco, attento e discreto. Assaggia tutto: «Qui non esiste il sottovuoto e il forno per il pane è in pietra refrattaria così come la griglia è un robata molto importante. Ai miei ripeto che bisogna allenare il
Soufflé alla nocciola e gelato al burro salato
E ogni morso è sostanza, piacere, armonia: Ravioli al grano arso, testina di vitello e seppie; Lavarello del lago d’Iseo, lenticchie nere di Enna e
Pagina a tutta acquolina, uscita ogni domenica sul Giornale dal novembre 1999 all’autunno 2010. Storie e personaggi che continuano a vivere in questo sito
di
nato a Milano nel marzo 1955, al Giornale per 31 anni dividendosi tra sport e gastronomia, è ideatore e curatore dal 2004 di Identità Golose. blog www.paolomarchi.it instagram instagram.com/oloapmarchi
Un tempo, la pagina a tutta acquolina in uscita sul Giornale. Oggi è una delle deliziose rubriche firmate dal nostro Paolo Marchi: signore e signori, gli Affari di Gola. Affari seri, ad alto tasso di ghiottonerie, che ritraggono un’Italia davvero squisita, tra incursioni nelle tradizioni più care al nostro palato, alla meglio gioventù del nostro Buon Paese