Milano Integrale, di riso, con gran saraceno, di kamut, di grano tenero, di legumi: la pasta è sempre stata il prodotto italiano per eccellenza. E, proprio parlando di eccellenze, l'innovazione è alla base anche di un prodotto così apparentemente semplice e tradizionale. Innovazione portata a Identità Milano 2019, congresso che ha visto raccontarsi e proporsi non solo aziende ma veri momenti di transizione dal passato verso un futuro sempre più luminoso e ricco di curiosità.
Come quelle che propone Felicia, faro alimentare per molti celiaci e intolleranti al glutine. "Mais, riso integrale, grano saraceno, lenticchie rosse biologiche, piselli verdi: queste sono alcune delle varietà di pasta che proponiamo - ha spiegato Patrizia Stano, responsabile marketing di Felicia -. Il nostro è un modo nuovo di mangiare la pasta, adatto a un target che sperimenta in modo consapevole e riconosce il valore nutrizionale del prodotto. Il nostro è un pubblico che si cura del proprio benessere".


Eugenio Boer al Pastificio dei Campi
C'è anche chi, come
Felicetti, produce invece in montagna, nel cuore delle Dolomiti. "Nel corso degli anni il mercato è cambiato - ha raccontato
Riccardo Felicetti -, noi abbiamo scelto di differenziarci dai tanti produttori di pasta utilizzando materie prime particolari". È questo ara convincendo soprattutto il pubblico straniero: "Esportiamo all'estero il 70% della nostra produzione". Tradizione e innovazione sono un mix vincente anche in casa
Benedetto Cavalieri, azienda che ha superato il traguardo del secolo di attività e che accanto al prodotto che l'ha resa celebre nel mondo ovvero lo spaghettone oggi propone valide alternative. "Adesso ci stiamo cimentando negli spaghetti con cottura dai 10 ai 12 minuti, anche se bisogna sottolineare che il prodotto più apprezzato in tutto ilm,modo rimangono le penne rigate" ha illustrato
Andrea Cavalieri.
Particolarmente apprezzata tanto in Italia quanto all'estero è la pasta di Gragnano. "Il nostro
Giuseppe Di Martino arriva da una famiglia di pastai da tre generazioni - ha raccontato
Dayana Makhotlova del
Pastificio dei Campi -. La responsabilità di far parte di un consorzio Igp si sente perché la qualità deve essere sempre molto alta, ma la passione e la competenza non mancano mai. Nei campi usiamo la rotazione triennale in modo da non usare pesticidi o sostanze chimiche di nessun tipo".
Non solo pasta. A Identità Golose Milano 2019 hanno dato un grande contributo in termini di eccellenza anche alcune aziende che hanno fatto del riso la loro vita. È il caso dei 22 tipi di riso che produce l'azienda agricola
Zaccaria di Salussola in provincia di Biella. Dal Carnaroli al Vialone, passando per l'Otello, il Baldo, l'Arborio e il Sant'Andrea: sono tante le tipologie che si possono trovare in questa azienda agricola. "Accontentiamo i gusti di ogni tipo di pubblico anche a livello internazionale. Il nostro riso viene usato molto anche per il sushi. In Italia vendiamo molto al mondo della ristorazione, stiamo ampliando la nostra presenza all'estero".
Esporta anche a Bangkok e a Dubai la
Riserva San Massimo, azienda di Gropello Cairoli nel Pavese che propone prodotti a marchio Parco del Ticino. "I nostri punti di forza sono la tutela del territorio, la salubrità del prodotto e l'attenzione massima alla cura di ogni dettaglio - ha raccontato
Dino Massignani -. Abbiamo sempre cercato di trasmettere la massima trasparenza in merito al nostro lavoro".
Riso come prodotto, ma anche come materia per i derivati come ad esempio la farina. Queste sono le proposte di
Riso Buono, impresa di Casalbeltrame nel Novarese che distribuisce a chef, ristorazione o tramite vendita diretta in azienda senza passare dalla grande distribuzione. Il prodotto tipico di
Riso Buono? "Senza dubbio Artemide, che è il risultato di un incrocio fra il basmati è il riso venere" hanno spiegato.