Il Perù, da sette anni promosso dai World Travel Awards come migliore destinazione culinaria nel mondo, ha guidato i visitatori di Identità Golose in un percorso sensoriale attraverso aromi, sapori e colori di una tradizione forte di oltre 3 mila anni di storia.
«Siamo qui – ci ha spiegato
Luisa Viviana Arenas Romero, responsabile marketing e turismo - perché
Identità Golose tiene molto ai nostri chef e li ha voluti con sé in più iniziative. Il mercato italiano è di estrema importanza per il Perù. La vostra cucina e le vostre tavole utilizzano molti ingredienti coltivati da sempre sul nostro territorio e considerati healthy food, come come quinoa, camu camu, amaranto, mais viola, lucuma, maca, mango, mirtilli, uva red globe. I nostri chef girano molto per le fiere enogastronomiche europee perché fa parte della loro mentalità il concetto di condivisione delle culture. Le nostre ricette non vogliono rivoluzionare la tradizione, ma rinnovarla».
Al Congresso hanno dato prova pratica della loro abilità tre chef di Lima, Josè del Castillo del ristorante Isolina, Virgilio Martinez del Central e Fransua Robles Cerna de La Picante.
Qualche metro più in là dalla consolidata fama gastronomica del Perù, tanta curiosità intorno alla
Prefettura di Gunma, regione al centro del Giappone ad un centinaio di chilometri da Tokyo, Aveva esordito nella precedente edizione di
Identità Golose e quest'anno ha bissato il successo prendendo tutti per la gola.

Nobuya Niimori al lavoro allo stand della Prefettura di Gunma
La Prefettura di Gunma ha portato al Congresso i suoi due proodotti di maggior successo, facendoli cucinare in un'infinità di ricette dagli chef
Nobuya Niimori e
Terry Giacomello. Molte degustazioni che hanno conquistato i palati dei tanti curiosi che volevano assaggiare la prestigiosa carne di manzo
Joshu Wagyu (deriva dall'antico nome della Prefettura di Gunma), che si distingue per dolcezza, morbidezza, aroma e gusto.
L'altro ingrediente che ha caratterizzato le ricette proposte come “cibo del futuro”, è stato il Konjac, una radice dall'enorme versatilità ed indicata come un ingrediente a supporto della salute.

Terry Giacomello durante il suo cooking show
E poi c'è stata la meraviglia del nuovo che avanza con lo stand di
Abu Dhabi. La capitale degli Emirati Arabi e capoluogo dell'emirato omonimo è un paradiso in continua espansione. Fondata alla fine del Settecento come presidio sul mare, ha avuto uno sviluppo da primato anche grazie alle risorse petrolifere.
Un semplice dato a confermarlo: soltanto nel 1961 è arrivata la prima strada asfaltata ed oggi è considerata una delle città più moderne al mondo. Architetture avveniristiche, hotel di gran lusso, centri commerciali da perderci la testa, i colori, le voci e gli odori dei più tradizionali suk...
E tanto food che, pur mantenendo un legame forte con le tradizioni, offre un'enorme varietà gastronomica. A Identità Golose la conferma è arrivata con gli show cooking dello chef Khaled e Dora Paradies, country manager Italy del dipartimento Cultura e Turismo di Abu Dhabi, a fare gli onori di casa.
Due mondi, quello arabo e quello europeo, che a tavola hanno trovato importanti punti d'incontro e di contaminazione. Non poteva che essere naturalmente così visto che Abu Dahbi conta 3 milioni di abitanti dei quali solo 550 mila nativi.