Cosa penseresti se aprendo il menù di un cocktail bar leggessi ingredienti come calamaro, manzo, anatra? No, non sono impazzito, sono semplicemente stato in uno dei migliori locali del mondo: Mahaniyom a Bangkok.
Per l’esattezza n° 57 della The World’s 50 Best Bars 2024 e questa è l’ultima creatura del pluripremiato barman Ronnaporn 'Neung' Kanivichaporn e del co-fondatore Chennarong Bhumichitr, già proprietari di altri due locali molto apprezzati a Bangkok: Find the Locker Room e Nuss Bar.

Ronnaporn 'Neung' Kanivichaporn, bartender e co-proprietario del locale, si è aggiudicato nel 2019 la Global Bacardi Legacy e per due volte ha vinto la Thailand's Diageo World Class come bartender dell'anno.
Mahaniyom è uno speakeasy situato nel distretto Bang Rak e, diciamocelo, non proprio facilissimo da trovare. Infatti quando si arriva nel punto indicato dal navigatore ci si trova davanti il ristorante 100 Mahaseth, Bib Gourmand della guida Michelin (assolutamente consigliato per assaggiare il quinto quarto thai-style), ma dell’insegna del
Mahaniyom neanche l’ombra.
Dopo qualche minuto decidiamo di chiedere al personale del ristorante e appena varcata la soglia, in un orario non proprio consono alla cena (era tardi), una cameriera ci domanda: “cocktail bar?” e capiamo che probabilmente eravamo nel posto giusto e che non siamo stati i primi a trovarsi in quella situazione.

Squid appartiene all'attuale drinklist di Mahaniyom dal titolo Resourceful Cocktail, ispirato alla sostenibilità e allo zero spreco, vede l'utilizzo non solo di fiori e frutta ma anche di ingredienti peculiari della cucina come pesce, carne e cereali per realizzare dei cocktail insoliti e originali. Squid vede protagonisti vodka, mezcal, sake, mirin, calamaro essiccato, succo di pomodoro chiarificato, cordiale di zenzero in salamoia e inchiostro di calamaro.
Si perché il
Mahaniyom non ha un vero e proprio ingresso sulla strada, e si trova al primo piano della stessa struttura del ristorante. Varcata la soglia ciò che colpisce immediatamente sono gli interni, un misto tra lo stile rococò e i classici cuscini triangolari e i mobili in legno thailandesi.

Banana è un drink a base di Bullet Rye Whiskey, calvados, vermouth, campari, foglie di banano grigliate, cumino, banana essiccata e banana verde.
Ma la vera particolarità di questo cocktail bar ci viene spiegata dai simpaticissimi ragazzi della sala; per la realizzazione di un cocktail, il team si basa principalmente su un ingrediente, e di quell’ingrediente si cerca di elevarne il sapore utilizzando tutto il possibile dello stesso.
Dopo questa premessa, sfogliando il menù non si può non essere incuriositi dal cocktail Squid realizzato con vodka, mezcal, sake, mirin, calamaro essiccato, succo chiarificato di pomodoro, cordiale di zenzero in salamoia e inchiostro di calamaro; al primo sorso potrebbe ricordare un Bloody Mary che ha fatto però un bel viaggio in Giappone, con dei sentori affumicati dati dal metzcal e dal calamaro essiccato, cocktail che mi ha letteralmente conquistato, e la presentazione non è da meno, con una bella sfera di ghiaccio immersa nel cocktail trasparente, circondata da inchiostro di calamaro.
Questo è solo uno dei 16 signature cocktail presenti in carta, e non vi nego che la voglia di provarli tutti era davvero tanta.

Cow è il drink in cui la carne entra nella miscelazione con brandy, rhum, grasso di wagyu, burro nocciola, vino rosso, gelso thai, miso, pepe nero, zucchero di palma, latte chiarificato e un'aria di blue cheese
Però la vita è fatta di scelte, quindi dopo aver assaggiato un cocktail dove l’ingrediente principale era il pesce, optiamo per provarne uno non con la frutta, e scegliamo
Banana realizzato con Bullet Rye whiskey, calvados, vermouth, Campari, foglie di banano grigliate, cumino, banana essiccata e banana verde, una vera sorpresa, perché il dolce, l’amaro, la speziatura erano tutti elementi equilibrati in maniera impeccabile.
Se vi state domandando se oltre a cocktail a base di pesce e di frutta ci siano nel menù pure cocktail a base di carne, la risposta è assolutamente si, uno chiamato Cow e l’altro Duck, e noi ci siamo fatti ingolosire da gli ingredienti della mucca con brandy, rhum, grasso di manzo, burro nocciola, vino rosso, gelso thai, miso, pepe nero, zucchero di palma, latte chiarificato e una schiuma di blue cheese (servita su un cucchiaino) che andava alternata al sorso del drink.
Devo essere sincero: forse il drink più complesso di quelli provati finora, però nella sua complessità per me è risultato leggero e piacevole, e nessuno degli ingredienti citati (e non sono pochi) sovrastava l’altro, insomma lo riproverei molto volentieri.

Rice è un cocktail a base di Haku Vodka, riso arrosto, champaka, cordiale di vino di riso thai, riso fermentato, latte, panna e shiso rosso.
Per chiudere questa “cena” a base di cocktail, non poteva mancare il caffè, e quindi chiudiamo con il
Coffee, realizzato con gin, porto bianco, fiori di caffè, cascara, succo di limone, chicchi di caffè e schiuma di guava, forse il cocktail che mi ha impressionato di meno, però non per questo meno buono degli altri.
Al Mahaniyom si può ovviamente ordinare anche un classicissimo cocktail, fatto come si deve, ma la vera esperienza è farsi ispirare e farsi coccolare da questi talentuosi e simpaticissimi ragazzi che lavorano sia davanti che dietro il banco.
Quindi, se state programmando un viaggio a Bangkok e siete amanti della mixology, dovete sicuramente appuntarvi questo locale; sappiate che potete pure stuzzicare qualche piatto per accompagnare i drink, oppure scendere al piano inferiore per provare l’ottimo 100 Mahaseth.