Un cruccio per molti, un dovere per tutti, i nuovi menu tengono impegnati i banconi dei locali di tutto il mondo con prove e sperimentazioni. Frutto di idee condivise, di collaborazioni spesso con artigiani e designer, le drinklist dei bar di tutto il mondo sono il risultato e l’espressione fortemente identitaria di un locale.
L’alternarsi delle quattro stagioni non è sempre foriero di un menu nuovo, ma sicuramente il passaggio dai mesi freddi a quelli caldi e viceversa determina un cambio di bevuta e per questo un piccolo o grande aggiornamento.
Abbiamo scelto di raccontarvi 7 drinklist, che forniscono uno spaccato interessante di ciò che sta accadendo nel panorama italiano e internazionale odierno, guardando alle differenti tendenze e format dei locali.
PARADISO - BARCELLONA

L'insolita presentazione di Enigma, il cocktail di Paradiso dedicato alla creatività umana.
A pochi mesi dal prossimo gala della
World’s 50 Best Bars 2024, sempre ai primi posti della classifica, il
Paradiso di Barcellona porta ai clienti 15 nuovi cocktail ispirati al tema
Mysteries of the World.
Giacomo Giannotti e il suo staff di
Paradiso Lab hanno pensato a storie miscelate per raccontare i misteri del nostro pianeta. È un invito ad andare alla scoperta dell’ignoto, esaltando la forza della creatività umana senza aver paura di quell’intelligenza artificiale che sembra averla soppiantata quasi del tutto. Non a caso un dei drink della nuova carta,
Enigma, vuole rappresentare il mistero del cervello umano e per farlo si vanno a toccare note sour, balsamiche, fruttate e fresche con vodka in infusione di pigne, cordiale ai frutti rossi, idromele di pino, limone e miele d’agave.
1930 - MILANO

Tennis è uno dei nuovi drink, firmati da Fabio Benjamin Cavagna e dal suo team di 1930 Cocktail Bar a Milano.
Elegante e misterioso, il secret club più famoso d’Italia,
1930 Cocktail Bar (42° nell’attuale classifica della 50 Best) presenta una carta dedicata ai grandi sport e alle vittorie più significative del secolo scorso. La storia, le imprese umane e il coraggio degli atleti di superare i propri limiti sono l’ispirazione per
PLAY, un menu che restituisce appieno anche lo spirito di affiatamento del team guidato da
Fabio Benjamin Cavagna. Pugilato, golf, ginnastica fino a
Tennis con l’eterna sfida tra
Federer e
Nadal, che diventa lo spunto per un drink che si concentra sul concetto di dualità. Consistenze, aspetto estetico e sapori agli antipodi sono espressi da Martini Riserva ambrato vermouth, Valdespino fino sherry&strawberry, Mad spirits habanero, strawberry&lime, Earth spirit, chorizo gum syrup e white chocolate&hay foam.
PRINCIPE BAR - MILANO

Gli interni del Principe Bar dell'Hotel Principe di Savoia di Milano, con una rinnovata bottigliera frutto dello studio e del lavoro di Daniele Celli, il nuovo Bar Manager.
Una tendenza in forte ascesa in Italia e all’estero vede il farsi largo dei bar d’hotel con una proposta sempre più creativa e rinnovata. Solitamente dedicati a una miscelazione classica – spesso statica–, che possa incontrare il gusto di palati diversi e internazionali, oggi l’ospitalità di lusso dà nuova linfa alla miscelazione puntando su professionisti che sappiano proporre drinklist originali ma anche allineate con la filosofia della catena. A Milano, il
Principe Bar dell’
Hotel Principe di Savoia punta sul Bar Manager
Daniele Celli – noto al pubblico milanese per gli anni trascorsi dietro il bancone del
1930 – per valorizzare la propria offerta cocktail. Nell’attuale drinklist sono proposti 8 signature, che vogliono portare il cliente a “un’esperienza gustativa coinvolgente e rendere ogni sorso un momento indimenticabile di piacere e scoperta”, ci racconta lo stesso Celli. Per questo spiccano drink freschi e dalle note delicate come lo
Yuzu Breeze – una brezza marina in un bicchiere – con tequila, yuzu, cordiale al lime e aria salata oppure più affumicato e vegetale è il
Dandelion Negroni grazie al vermouth infuso in semi di zucca tostati.
CO.MO BAR&BISTROT - LAGO DI COMO

Lombardia, il drink che dà il via al viaggio lungo lo Stivale, e firmato da Gabriele Contatore, bar manager di Co.Mo Bar&Bistrot
Ospitalità di lusso e grandi bar d’autore caratterizzano la catena
Mandarin Oriental, che propone nella sua struttura di Como un menu ispirato ai viaggi grazie alle idee e all’esperienza del Bar Manager
Gabriele Contatore. Seguendo il motto “Non perderti, viaggia con spirito, bevi con testa e ridi di cuore” il
Co.Mo Bar& Bistrot propone
Drink – Book of Italy, una sorta di guida del buon bere ma anche un percorso a tappe per esplorare il nostro Paese sia con i drink sia con le illustrazioni dell’artista
Valeria Romeo.
Lombardia, ad esempio, si ispira all’aperitivo milanese per eccellenza ovvero il bitter shackerato proposto con Roku Gin che, insieme a un estratto di rabarbaro fresco (eccellenza coltivata nella provincia di Lecco) si mescola al limone del Garda salato e a qualche goccia di Brancamenta. Proseguendo il viaggio per il nostro Paese verso sud,
Calabria è un drink che celebra la piccantezza della gastronomia locale: un twist sullo Spicy Margarita con tequila Casamigos Reposado infusa con il polline di finocchietto, liquore al peperoncino Ancho Reyes, sherbet al mandarino e bitter al cardamomo.
THE BAR - VENEZIA
Tra le città con una storicità indiscussa in materia di cocktail bar d’hotel, Venezia regala un’altra meravigliosa drink list all’
Aman Venice grazie all’eleganza e alla professionalità di
Antonio Ferrara, Head Barman del
The Bar. La nuova drinklist è un’omaggio alle sale monumentali di Palazzo Papadopoli sede dell’hotel stesso. Spazi unici, caratterizzati da affreschi e decorazioni che adornano tutte le stanze, il lavoro di Ferrara è riuscito a trasferire in un bicchiere e attraverso ingredienti e distillati tutta la complessità e bellezza di questi luoghi. La Sala Rossa, che ospita il cocktail bar, è d’ispirazione a un cocktail che racconta la fastosità del Palazzo, e si esprime in
Armonia dove i sapori traggono ispirazione dalle muse ritratte negli affreschi del salone. Ferrara opta per un twist su un Rum Sour a base di Rum Santa Teresa 1796, pompelmo e cordiale alla cannella. Più meditativo è invece
Anima, dedicato alla biblioteca caratterizzata da materiali come il legno e il cuoio, che vengono raccontati con un drink a base whiskey infuso con legno di incenso Palosanto e Sherry Pedro Ximénez, che aggiunge una nota ricca e vellutata.
DIRTY - MILANO

Atmosfere dark, immagine irriverente, Dirty è il locale di Milano che rompe gli schemi della comunicazione come la nuova drinklist e il cocktail Presidenteeee!, qui ritratto (credits Studio Maigiu)
Milano è una piazza interessante anche per quelle insegne che amano viaggiare fuori dai consueti binari ed esprimersi con ironia e irriverenza.
Dirty, il bar di
Mario Farulla,
Carola Abrate e
Gianluca Tizzi si riconferma fuori dagli schematismi ed etichette. La drinklist esprime il desiderio di ribellione dei tre soci verso una società che vuole tutti sempre più stereotipati e omologati. Ad ispirarli sono alcuni spaccati della storia italiana come
Presidenteeee!, dedicato a Giulio Andreotti, con Bitter Fusetti, Martini Rubino, Gin Bombay, Branca mix e licorice oppure l’ancora più irriverente
BungaBunga con Fernet Branca, orgeat, Laphroaig, Carpano Antica Fomula e citrus mix.
IL MARCHESE - MILANO

French Bulldog, un twist sullo champagne cocktail proposto da Fabrizio Valeriani, il bar manager de Il Marchese, a base di gin, Amaro Gagà, succo di lime, Franciacorta Freccianera F.lli Berlucchi e polvere di lampone disidratato a decorazione e completamento del drink.
Dedicata al mondo degli amari e alle interazioni con i grandi classici, è la drinklist dell’insegna milanese de
Il Marchese che, nella sua sede romana vanta più di 600 etichette di amari italiani. A Milano, il team di bartender guidati da
Fabrizio Valeriani rinnova la sezione del menu dedicata all’Americano con l’utilizzo di una selezione estremamente curata di bottiglie. A questi si aggiunge una sezione di
Signature, Twist on Classic”dove i drink giocano sulle due sedi della storica insegna capitolina. Il
Roma- Milano, variante del classico Milano-Torino, vede protagonisti Amaro Amario, Campari, Grapefruit Bitters; mentre più milanese il
Loreto Sbagliato con Campari, Cinzano 1757, Braulio, Franciacorta e Bitter Angostura. A chiudere il menu tre varianti di
Amaro Fizz e per gli amanti dello
Spritz, quattro proposte a base di Aperol, Select, Campari o Cynar.