Cala il silenzio sull’Arena Mall di Barcellona quando Mark Samson, Director of Content della World’s 50 Best Bars, annuncia l’ottava posizione della classifica più attesa dai barman di tutto il mondo. È The Connaught Bar ad aggiudicarsi una posizione che lascia sgomenti e soprattutto, che apre le danze al toto scommesse su chi saranno i primi tre della classifica.
In una platea gremita di professionisti, giornalisti e addetti ai lavori della Bar Industry si cominciano a sussurrare pronostici e speranze, mentre la serata corre veloce fino al colpo di scena più importante per la kermesse promossa da Perrier. La sorpresa più grande è per la città di Barcellona con il terzo posto del Sips di Simone Caporale e Marco Alvarez e il primo posto di Paradiso di Giacomo Giannotti.
Sorpresa per la Spagna, ma regalo per l’Italia che ha salutato il podio di Agostino Perrone e Giorgio Bargiani a Londra, per dare il benvenuto a due connazionali che hanno saputo trovare nella città catalana il terreno fertile per le loro attività e per una creatività che non ha confini.

Simone Caporale e Marco Alvarez
È quell’Italia che lo stesso
Samson definisce una delle nazioni rivelazione, proprio perché attraversano tutta la classifica dalla 1 alla 100 con città come Napoli e Firenze che entrano nella piccola cerchia dei 50. Insieme all’Italia sicuramente degne di nota e prossime a regalare tante novità saranno secondo il Direttore inglese l’Asia dove la sperimentazione e la contaminazione tra culture la fanno da padrona.
Ma tornando ai vincitori, sicuramente ciò che emoziona è il racconto di storie personali in cui l’amore per la famiglia, per i propri compagni/compagne, per il team e per il territorio di appartenenza sono imprescindibili.
In particolare per, Giannotti e Caporale sono per certi aspetti simili nell’attenzione che riservano allo studio e alla ricerca a partire dalle materie prime fino ad arrivare agli ingredienti e al servizio. Caporale, ad esempio, sovverte le regole del rapporto tra bancone e sala mentre Giannotti affida al food una funzione fondamentale di accompagnamento nel servizio del cocktail perché dona completezza al drink sia in termini di gusto sia di consistenze.
Da un’analisi di tutta la lista si può notare come l’edizione 2022 rispecchi alcuni trend del momento, oltre all’italianità con una presenza in tutto il mondo di grandi professionisti che vanno ad arricchire le fila di cocktail bar amati dalla 50Best Bars: Bulgari Bar a Dubai, Jigger&Pony a Singapore, Maybe Sammy a Sidney, Argo a Honk Kong; non mancano le conferme di città come New York che ha al suo attivo il più alto numero di cocktail bar ben 10.

I titolari di Maybe Sammy
Più di qualsiasi premio o riconoscimento, ciò che rimane della cerimonia di ieri è l’incredibile energia di una vera e propria festa dei bartender per i bartender. L’essere o meno in quella che oramai viene definita
The List cede il posto a un profondo e sincero senso di appartenenza a una comunità, a un gruppo solidale e coeso. La
50Best Bars ha creato l’occasione per stringere collaborazioni, amicizie che spesso sfociano in rapporti molto più stretti quasi di fratellanza. Il legame che si instaura va aldilà dell’essere colleghi e diventa un momento di confronto, di crescita personale e umana.. È quanto raccontano con emozione e grande soddisfazione sia
Jean Trinh di
Alquimico a Cartagena o anche
Gina Barbachano di
Hanky Panky a Città del Messico (che si è aggiudicato il premio
Art of Hospitality).
Non importa se vi siano migliaia di km a separarli o una pandemia da superare, ciò che conta è sapere di potersi affidare e confidare con altrettanti professionisti che ogni giorno affrontano le stesse sfide. È questa attenzione alle persone, non solo ai clienti, che sorprende perché si traduce anche in attenzione verso i collaboratori e dipendenti in quanto parte di un progetto e coloro che rendono possibile la sua realizzazione.
Come
Giacomo Giannotti racconta: il successo è frutto di un lavoro di squadra, dove ogni appartenente al team contribuisce in modo attivo alla realizzazione delle drinklist. Ancor di più, la nuova carta di
Paradiso – di cui non tarderemo a svelarvi le novità – è frutto dell’estro e delle idee di ciascun appartenente del team. L’aver guadagnato la prima posizione è quindi, quanto mai importante per
Giannotti e come fa notare
Mark Samson è l’espressione di un percorso iniziato sette anni fa con l’apertura di un locale, che si è fatto notare sin dal suo primo anno di vita e che anno dopo anno, ha saputo scalare le vette della classifica grazie a un lavoro di squadra e un’attenzione al cliente che ne fanno in assoluto il posto da visitare in una tappa a Barcellona.