La pizzeria di Donato Crivelli, imprenditore del food e grande appassionato del pianeta pizza, ha aperto i battenti nel 2015 a due passi dal quartiere di San Lorenzo a Firenze con un nome che ben ne sintetizza i valori: SimBIOsi Organic Pizza. Tutto all’insegna del biologico, del biodinamico e del naturale per offrire un prodotto che, oltre ad essere innanzitutto buono e di elevata qualità, sia anche sano e in piena armonia con l’ambiente e la natura. È così che i fornitori sono di preferenza piccoli artigiani (locali ma senza intestardirsi, come precisa Donato, perché se viene scovata qualche eccellenza un po’ più lontana non c’è ragione per scartarla), i prodotti provengono da agricoltura e allevamenti che operano nel pieno rispetto dell’ambiente e delle persone e favoriscono la naturale fertilità della terra.

Le pizze proposte nascono dalla combinazione di un impasto, perfezionato nel tempo, a base di farina non raffinata, biologica e semintegrale, lavorata a pietra (l’insegna fa parte dei
Petra Selected Partners), farciture con mozzarella della fattoria biodinamica
Poggio di Camporbiano di S. Gimignano (una delle prime aziende agricole a convertirsi al biodinamico in Toscana), affettati della macelleria
Parti di San Donato in Poggio (una piccolissima produzione rigorosamente artigianale la quale rifornisce solo di ciò che è prodotto giorno per giorno), pomodoro biologico dell’azienda
Petti di Livorno. La lievitazione di 24 ore, la giusta maturazione e la cottura nel forno a legna in bella vista chiudono il cerchio dando vita a una pizza ad altissima digeribilità e che soddisfa gusto e benessere.
Alla pala è arrivato da poco il pizzaiolo napoletano Ciro Bianco che, dopo un iniziale rodaggio, si è convertito a tutti gli effetti al credo della pizza biologica: inedita evoluzione della napoletana classica dal cornicione meno pronunciato, più croccante e di una consistenza “panosa” che mette in risalto tutta la fragranza delle farine non raffinate.

La pizza Regina Margherita

La pizza Salmone e burrata
In un menu che cambia spesso seguendo rigorosamente il ritmo delle stagioni, oltre agli starters a base di
covaccini (una schiacciata sottile tipica toscana), bruschette e crostini con ogni sorta di salume e formaggio, si possono trovare i fantasiosi cavalli di battaglia come
La nostra marinara, con pomodorini, aglio nero e olive taggiasche, o
Pizza e fichi, con mozzarella, crema di fichi e prosciutto crudo; o ancora la raffinata
Salmone e Burrata. Sfiziose poi le pizze speciali del giorno, proposte a seconda del mercato e dell’estro del pizzaiolo, che variano per tipologie di farina (tipo 1, tipo 2, di farro, e quant’altro) e farciture.
Nei bicchieri acqua filtrata e rimineralizzata (per ridurre l’impatto ambientale e il consumo di plastica), bibite bio e succhi 100% frutta, vini non commerciali e un repertorio di birre biologiche alla spina da produzioni più che di nicchia.
Forte del successo della pizzeria,
Donato si è rimesso di nuovo in gioco e ha triplicato l’offerta aprendo, in poco tempo e a pochi civici di distanza,
SimBIOsi Organic Pasta – ristorante impostato sugli stessi valori della pizzeria – e
SimBIOsi Organic Caffè e Bistrot – wine bar, pasticceria di produzione propria e caffè specialty della torrefazione laboratorio del fiorentino
Lucien Trapanese. Oltre che dal fil rouge del biologico e naturale di alta qualità, i tre sono uniti anche dallo stile degli ambienti: un post-industriale accogliente con sedie e tavoli vintage, mattoni e pietre a vista, lavagne con proposte del giorno e ingredienti.
Un ulteriore conferma dell’impegno per la sostenibilità e della sensibilità del team SimBIOsi verso quanto ci circonda, è il supporto di onlus locali a cui vengono dedicate periodiche iniziative. La prossima, “Una pizza in simBIOsi per il Meyer”, è un evento full day che si è tenuto oggi, 6 marzo, fino alle 20 (pizza e bevanda con offerta di 5 euro) il cui intero incasso sarà devoluto alla Fondazione dell’Ospedale Pediatrico Meyer di Firenze.