Faccio per uscire dal locale, dopo un pranzo più che soddisfacente al Garage Pizza & Co, e m'imbatto in Eugenio Roncoroni (de Al Mercato, ndr) che sta per entrare: «Chef, che ci fai qui?». In realtà la risposta già la conoscevo, me l'aveva spiegata patron Matteo De Angelis. Mi aveva detto: «Sono amico da sempre con alcuni chef, come Eugenio appunto, o Misha Sukyas. Così due volte al mese vengono a fare una sorta di check della nostra offerta». (Roncoroni peraltro firma anche un topping stuzzicante dei suoi: Cassoeula di primavera).
Insomma: continua, anzi s’accentua il momento di felice effervescenza nel mondo della pizza milanese. In città il tradizionale disco non è mai stato così buono, parliamo ovviamente della fascia “alta”, quella che cura lievitazioni e farine, impasti e topping. S’inserisce in questa positiva tendenza questa insegna sorta nell’estate scorsa in corso Sempione 42, tel. +39.02.36758307.

Matteo De Angelis, patron del Garage
L’indirizzo suonerà famigliare ai golosi: negli stessi locali anni or sono c’era il ristorante di
Andrea Alfieri, che si chiamava proprio
Sempione 42. La location è rimasta più o meno la medesima: su due livelli, accogliente e curata, in stile industriale, metropolitano, con tanto ferro e legno di recupero. Totalmente cambiata invece l'offerta gastronomica, che ora è virata verso la pizza contemporanea. Il plus – sul modello già affermato al
Dry – è la proposta di una curata mixologia, affidata a
Francesco Villa, già al bancone cocktail dello
Spice di
Sukyas stesso. Insomma: volendo qui si può anche far tardi.
Tutto nasce dalla passione di De Angelis, piccolo imprenditore già attratto nel passato dal mondo del food: «Opero soprattutto in campo automobilistico, ma mi rendevo conto che il mio più garnde piacere era assaggiare buon cibo. Mi son detto: perché non farne una professione?».

La pizza con gamberi, calamari, cipolla, fiori di zucca e zest di lime
Non l'ha presa sottogamba: ha frequentato i corsi di
Molino Quaglia, ha studiato gli impasti e le lievitazioni, «la mia più grande soddisfazione, in quest'area dove la concorrenza è feroce, sta nel vedere che stiamo conquistando sempre più ampie fasce di clientela, anche di famiglie qui intorno. L'altro giorno mi si avvicina un vecchietto: "Sono arrivato qui per caso la prima volta ma torno sempre. Non ho mai mangiato una pizza così digeribile". Sono contento, perché la mia volontà era proprio quella di proporre un prodotto di qualità, in una città dove fino a qualche anno fa non se ne trovava, lo dico da buongustaio»
Poco da dire sulle pizze: pienamente promosse. Eccellenti gli impasti, godibili i condimenti. Garage utilizza farine biologiche di grano 100% italiano, su tutte Petra: macinate a pietra, semi-integrali, contenenti il germe di grano che come noto, oltre ad aggiungere proprietà nutritive rilevanti, facilita la digestione e dona quell’intensità di grano unica nel profumo e nel sapore. Poi lunghe lievitazioni che oscillano dalle 48 alle 72 ore, vista la bassissima percentuale di lievito utilizzata (un solo grammo di lievito per kg di farina). Il risultato finale? Leggerezza e croccantezza.
Il menu propone sia le pizze classiche, tipo napoletano, con un cornicione abbastanza pronunciato, ben cotto; sia le gastronomiche, a base bianca e condite (abbondantemente) post cottura con ogni ben di dio. Per entrambe vi è una decina di alternative, più qualche proposta stagionale e di mercato.
Nella nostra degustazione, squisito lo spicchio con tonno rosso in crosta di sesamo nero e salsa guacamole, come anche il classico crudo&burrata. Fanno parte della Quattro Gioie, altrettanti assaggi per due (ci sono anche lo spicchio con black angus e avocado e quello con roast beef tonnato) proposto tra l'altro all'onesto prezzo di 16 euro, mentre per una margherita pagherete 6,5 euro. Ma l’Oscar del godimento è andato al topping con gamberi, calamari, cipolla, fiori di zucca e zest di lime. Davvero goloso.
Garage pizza & Co.
Corso Sempione 42
20154 - Milano
Tel. +39 02 36758307
Chiuso sabato e domenica a pranzo e tutto il lunedì