08-01-2025
La sala del ristorante Il Porcino del Badia Hill
Nelle Dolomiti la stagione sciistica è nel vivo ormai, le vette sono abbondantemente innevate, e scenari straordinari conquistano gli amanti della montagna, come sanno bene coloro i quali si riversano puntuali nelle meravigliose Val Gardena e Val Badia in Alto Adige.
Ma dove trovare ristoro, quali insegne golose annotarsi sul taccuino di viaggio e dove vivere le migliori esperienze di gusto ad alta quota? Ecco i ristoranti imperdibili della zona secondo la Guida di Identità Golose.
Alpenroyal Gourmet, Selva di Val Gardena (Bolzano) Sulla ribalta della cucina gardenese ormai da 10 anni, Mario Porcelli propone con sempre maggiore convinzione un percorso gastronomico diviso tra montagna e mediterraneo. Dai prodotti della sua Puglia – è originario di Molfetta – alle essenze alpine, il suo stile di eleganza quasi nipponica, all’interno del bel ristorante dell’Alpenroyal, alterna materia ittica trattata con grandissima competenza a una costante ricerca su prodotti e tradizioni della cucina ladino-dolomitica. Un bel patrimonio di saperi che lo chef pugliese gioca con combinazioni spinte, ma mai azzardate. Amalgame di sapori, più che contrasti, dove i diversi elementi si mescolano e combinano come in un mazzo di carte colorate. Dal menu vegetariano, al Tradizione in evoluzione, le soprese sono tante. Dal Moro oceanico con manioca, ricci di mare e pane raffermo d’Altamura, al Garretto di maialino, jamón de Bellota e mandarino. La golosa fregola come un risotto, bergamotto, molluschi e crostacei che si fa ricordare all’astice, melagrana, puntarelle e croccante al mais, per chiudere con il fondente Callebaut, ricotta e pera. Una grande carta dei vini completa il tutto. Angelo Carrillo
Suinsom dell'Hotel Tyrol, Selva di Val Gardena (Bolzano)
I patron Maurizio Micheli, Bibiana Dirler e chef Alessandro Martellini, ristorante Suinsom dell'hotel Tyrol di Selva Val Gardena (Bolzano)
Anna Stuben dell'Hotel Gardena, Ortisei (Bolzano) La bella casa, gonfia di legni e velluti, che ospita il piccolo regno di Reimund Brunner compirà quest’anno un secolo di vita. Una strada lunga e luminosa per arrivare ai vertici dell’ospitalità altoatesina con un’offerta che la famiglia Bernardi cura da sempre nei minimi dettagli e che proprio quest’anno subirà un importante restyling. Quello che non cambierà è il tocco elegante con cui lo chef Brunner sigla la sua tavola accompagnato dal bravo Egon Perathoner cui è affidata oltre alla sala anche la puntuale scelta enoica di belle bottiglie italiane e internazionali. I tre percorsi di degustazione, un vero e proprio manifesto di principi – Dedizione, Passione, Creatività – ne raccontano l’evoluzione, a partire dal primo, dove Brunner, nel suo stile, procede per sottrazione, come nell’esemplare anatra di fattoria, indivia, pompelmo e nocciola, limando ogni eccesso e orpello in nome della semplicità e dell’armonia finale. Gli gnocchi alla rapa rossa con blu di grotta, olio di cirmolo e semi di senape giocano sui contrasti acidi, anche questo un must dello chef. Da provare l’eccellente finocchio con kombucha ai frutti rossi e cerfoglio a chiudere in bellezza. Angelo Carrillo
Stube Hermitage, Madonna di Campiglio (Bolzano)
La Stüa de Michil dell'Hotel La Perla, Corvara in Badia (Bolzano) Qui parliamo di Simone Cantafio e della sua La Stüa de Michil ma dovremmo parlare – e lo facciamo – anche del nuovo Incö, il ristorante nel ristorante, un unico tavolo conviviale con un menu del giorno basato sulle eccellenze di prodotto irripetibili che non possono avere fornitura costante, ma rappresentano piccoli gioielli. Perché la riflessione dello chef è stata più o meno questa: io alla Stüa riesco quotidianamente a proporre un menu di grandissimo livello (questo lo diciamo anche noi), che racconta un’Italia – in primis il Sud Tirolo e la Calabria, sua terra d’origine - felicemente innervata da sapori e saperi lontani. Eppure uno step ulteriore è possibile. Glielo forniscono gli artigiani del gusto dei dintorni, gli allevatori. Arriva un agnello sublime, un singolo agnello irripetibile: non può entrare nel menu della Stüa. Ecco allora Incö, il luogo dell’artigianalità in cucina, la sfida di proporre un percorso tailor made ogni sera. La costanza nella qualità da una parte; quasi l’improvvisazione consapevole dall’altra. Cantafio così chiude il cerchio, soddisfa il suo estro creativo e rende felici noi commensali, in ogni caso. Carlo Passera
Cocun Cellar del Ciasa Salares, Badia (Bolzano)
Il Sottobosco
Il Porcino del Badia Hill, Badia (Bolzano) Badia Hill è un gioiello nuovo, un hotel con 33 stanze accoglienti, tutto è ben studiato, siamo a Badia, nell’omonima valle. Dietro a questo progetto stanno due ragazzi, la sommelier Michaela Mair e chef Marco Verginer: hanno voluto creare il loro luogo dell’ospitalità ma - data la loro formazione professionale – han deciso di mettere in primo piano il mangiarbene e il berebene: così l'idea è quella di una struttura dedicata agli amanti della buona cucina, food & boutique hotel. Doppia la proposta gastronomica: c'è quella più semplice di Winebar, l'indirizzo dove gustare piatti e piattini easy. Ma il meglio lo si gusta ai tavoli gastronomici del ristorante Porcino. Qui Verginer brilla per intelligenza e capacità: propone piatti intelligenti, golosi ma non ruffiani né piacioni, anzi eleganti, insomma giusti per un posto che deve consolidarsi, in generale molto ben realizzati, mai un errore, tecniche giuste. «Andiamo all'essenza, rinunciamo alle mille guarnizioni, che per il cliente non sono fondamentali», eppure l'estetica è pulita. Verginer è proprio bravo, la Mair pure, la sala è bellissima, le sedute comode, i tavoli larghi. Si sta bene. Carlo Passera
Tutte le novità della Guida ai Ristoranti d'Italia, Europa e Mondo di Identità Golose
di
A cura della redazione di Identità Golose
L'infinity pool di 25 metri del Dolomiti Wellness Hotel Fanes solo per adulti con vista a 360° sulle vette dell'Alta Badia.
Un riassunto di tradizione parmigiana, dalla cucina di Ai Due Platani
L'infinity pool dell'hotel Gnollhof con vista sulla Valle Isarco
Guida alla Guida propone tutti gli aggiornamenti che interessano la Guida di Identità Golose ai Ristoranti d’autore in Italia, Europa e Mondo, la vetrina perfetta per rimanere aggiornati sulle migliori insegne dei grandi chef protagonisti.