E si è finalmente tornati a viaggiare, ad assaggiare, a incontrare, a scrivere, a recensire. "In direzione ostinata e contraria" rispetto agli sganassoni che ci affibbia una realtà ancora distante da come la vorremmo. "In direzione ostinata e contraria" abbiamo ripreso il nostro lavoro, per mutuare il titolo di un'antologia di Fabrizio De Andrè, infatti citata brillantemente da Claudio Ceroni, fondatore con Paolo Marchi di Identità Golose, nel presentare la quindicesima edizione della Guida Identità Golose (nome ufficiale "Guida ai ristoranti d'autore in Italia e nel mondo con i premi alle giovani stelle", sembra un titolo della compianta Lina Wertmüller), 1.055 schede, ben 218 le insegne nuove (eccole), 100 le pizzerie, il ritorno della sezione internazionale dopo la pausa del 2021 (tocchiamo 30 Paesi diversi), la novità cocktail bar, ma per tutte le informazioni su questi aspetti leggi qui e qui.

Platea gremita alla Triennale di Milano
Dunque eccoci stamane di nuovo riuniti, in sicurezza, alla Triennale di Milano, la città ha accolto i suoi ospiti con una giornata primaverile, buon auspicio. E in effetti tutto è andato benissimo,
Paolo Marchi e
Claudio Ceroni hanno di che essere soddisfatti. Sul palco è stato quest'ultimo a rompere il ghiaccio: « Quando, mesi fa, ci siamo attivati per pianificare quelle che sarebbero state le nostre attività future - la
Guida 2022, quindi, ma anche il congresso
Identità Milano e tanto altro - eravamo piuttosto ottimisti sull'uscita dal Covid. Oggi non possiamo ignorare la drammaticità degli eventi che sono in corso. Ma qui vogliamo comunque ribadire il nostro sforzo di lavoro, il nostro impegno costante per raccontare tutto quello che di buono avviene nel mondo della gastronomia. È un contributo importante anche sul piano culturale, la cucina è convivialità. Andiamo, per dirla con
De Andrè, in direzione ostinata e contraria. È lo spirito che ci anima». E che anima le prossime tappe targate
Identità. Intanto stasera stessa una cena esclusiva, a
Identità Golose Milano, primo hub internazionale della gastronomia, con protagonisti molti dei premiati all'evento di stamane.
Poi da qui a poco, «anzi pochissimo, ci sarà il lancio di una nuova nostra importante iniziativa, la
Guida Bollicine del Mondo», la prima che fornirà una visione globale del mondo delle bollicine, non solo Francia, Italia o Spagna (coordinata da
Cinzia Benzi, presentazione mercoledì 23 marzo, alle 11,30, al Teatro Manzoni di Milano). E poi c'è ovviamente il congresso
Identità Milano, diciassettesima edizione, come sempre al MiCo meneghino, dal 21 al 23 aprile.
È stato
Paolo Marchi ad addentrarsi sul tema del congresso, "Il futuro è oggi", dopo il saluto alla platea di
Alessia Cappello, assessora allo Sviluppo Economico e Politiche del Lavoro del Comune di Milano. «Non è molto facile parlare oggi considerando quello che sta succedendo ad alcune migliaia di km da qui - ha spiegato il fondatore e curatore di
Identità - Per fortuna siamo a Milano, e "a Milano si può", ossia si può lavorare. Se hai idee, un progetto e sei serio, la città ti dà fiducia. E allora per noi era persino doveroso lavorare, pensare, non fermarci; stare fermi sarebbe stato un insulto a chi vorrebbe fare qualcosa, ma non ci riesce perché sta soffrendo».

La proiezione della foto tratta dal congresso Fontegro a Kiev, anno 2016
Il pensiero va all'Ucraina, sul palco viene proiettata una foto: congresso
Fontegro a Kiev, anno 2016, lo scatto ritrae, sorridenti, le due ragazze che lo organizzavano,
Anna Zelenokhat e
Ekaterina Avdeyeva, immortalate con
Franco Aliberti, Cristina Bowerman, Ana Roš e
Davide Scabin: «Si ispirarono molto a
Identità per quel loro evento. Sembrava che tutto andasse benissimo, ora sono sotto le bombe. Siamo idealmente vicine a loro», speriamo tutti che possano tornare presto alla vita normale.
Marchi parla di Identità Milano 2022, «ci saranno molte sezioni, vecchie e nuove: Pasta, Riso, Pizza, Cocktail, Gelato, Champagne, Dessert, Formaggio, Bollicine... E anche uno spazio "Il futuro è loro", due giorni dedicati alle giovani promesse della cucina italiana e internazionale, presto saranno sulla bocca di tutti».

Al centro Gabriele Zanatta, coordinatore della Guida Identità Golose, con alcuni degli autori delle Storie di Gola (leggi qui): da sinistra Carlo Passera, Giulia Caffiero, Marianna Vitale, Giulia Liu, Luca Iaccarino
Sintesi infine sulla
Guida 2022: «Siamo tornati sopra le 1.000 schede, è stato un lavoro bellissimo, l'anno scorso recensimmo solo l'Italia, con poco più di 800 indirizzi. Ci siamo riaperti al mondo, con una novantina di collaboratori. Tanti posti nuovi mentre si è perso per strada chi viveva un poco di rendita». C'è sempre da rimboccarsi le maniche, a Milano e altrove.
LEGGI QUI I PREMIATI DELLA GUIDA IDENTITÀ GOLOSE 2022