Taki Off all'hotel La Place
piazza di S. Lorenzo in Lucina, 35, Roma, +390668307269
«Quando vedo che un piatto piace tanto, lo tolgo dal menu perché ho raggiunto il risultato». Benvenuti al desco di Massimo Viglietti, ligure di Alassio con cresta hardcore, orecchini e tatuaggio “ordo ab chao” (l’ordine dal caos), da anni impegnato a scuotere la scena capitolina - «fin troppo concentrata su carbonare e amatriciane» - con lampi di geniale anarchia. Archiviata l’esperienza di Achilli al Parlamento, da qualche tempo è al timone di Taki Off, fino a ottobre 2021 (almeno) traslocato nel giardino temporary del discreto boutique hotel La Place, nella scenografica piazza di San Lorenzo in Lucina. Mette mano a diversi ingredienti giapponesi «perché me l’ha chiesto Yukari, moglie del patron Onorio Vitti, e per me è stato come entrare in un negozio di giocattoli». Leggi l'intera scheda

Taki Off: Fagioli cannellini di Conio, caviale, zenzero, olio d'oliva di Diano San Pietro

Taki Off: Capasanta e foie gras fresco d'anatra delle Landes, riduzione di Coca Cola
Barred
via Cesena 30, Roma, telefono +390697273382
Questa è la storia di un locale piccolo e popolare, incastrato in un anfratto apparentemente anonimo tra San Giovanni e la via Appia. Uno spazio minuscolo ma polifunzionale che in poco meno di 5 anni ha generato parecchio rumore per la sua versatilità e personalità:
eatery, certo, ma anche caffetteria e cocktail bar, con l’aggiunta di pochi tavolini sul marciapiede, unica soluzione praticabile nella primavera post-pandemica 2021. Al timone ci sono i tatuatissimi fratelli
Palucci: il cuoco è il minore,
Tiziano, un ragazzo impegnato a dar senso a piatti accomodanti (Pennette alla Puttanesca) ma ben più spesso a triadi di ingredienti accostati con una certa tracotanza che all’assaggio diventa però raziocino, come fossero assemblaggi naturali. Pork belly e harissa, Uovo, rigaglie e pollo fritto, Cotiche, cozze e limone, Spaghetti, friggitelli e lime, Diaframma, asparagi, maionese alla soia, Lattuga arrosto, pistacchi e avocado. Soluzioni buonissime, con un prologo necessario: la grande ricerca, evidentemente condotta col lanternino, tra produttori virtuosi, che tengono a quello che consegnano al ristoratore.
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Di spalle, i ragazzi di Barred

Barred: Cotiche, cozze, limone

Barred: una sfilza di vini naturali
Trecca
via Alessandro Severo 222, Roma, telefono +390688650867
L’amore sconfinato per la “cucina della nonna” e la passione dei fratelli
Trecastelli sono le fondamenta di
Trecca, osteria calda e accogliente, in cui ci si sente a casa e si gode dal primo all’ultimo piatto. Sulle pareti, ammennicoli e foto degli anni che furono; a terra piastrelle bianche e arancioni, tavoli quadrati, sedie semplici e un bancone con tre posti per chi vuole godersi lo spettacolo dei dolci espressi di
Nicolò. Materie prime scelte con cura e passione, studio e ricerca continui li hanno portati a contatto con tante piccole realtà laziali. In cucina c’è Manuel, il più grande: ci si è buttato di petto, senza pretese e senza esperienza, ci è cresciuto e oggi tira fuori chicche golose come le Pappardelle con sugo di pecora, ragù di cortile, testarella d’abbacchio.
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Trecca: Manuel e Nicolò Trecastelli