Proseguiamo nella nostra presentazione, regione per regione, delle nuove insegne selezionate dalla Guida dei Ristoranti di Identità Golose 2018. Oggi presentiamo la prima parte delle novità campane, concentrandoci sulla zona della Penisola Sorrentina e della Costiera Amalfitana
PIAZZETTA MILU' - corso Alcide de Gasperi 23, Castellammare di Stabia (Napoli), +39 081 8715779
Tra le grandi famiglie della ristorazione italiana, un posto andrebbe di diritto agli Izzo. Michele e Lucia, dalle cui iniziali deriva il nome, lo hanno fondato come pizzeria e braceria e lo hanno saputo trasformare in un ristorante gourmet di gran gusto anche grazie all'aiuto dei tre figli, giovani e in gamba: Emanuele, appassionato sommelier col pallino dello champagne; Valerio, che cura l'accoglienza in sala; e Maicol, il minore, che sta in cucina dopo prestigiose esperienze internazionali. Leggi l'intera recensione di Luciana Squadrilli
LA TORRE - piazzetta Annunziata 7, Massa Lubrense (Napoli), +39 081 8089566
La torre dell'insegna c'è e tale la bellezza del posto non dà poi così fastidio perché è propria subito al di là della strada rispetto al ristorante della famiglia Mazzola. Il territorio comunale è quello di Massa Lubrense, Massa però è una città diffusa, tante frazioni, tanti angoli magici lontani dal centro vero e proprio e Piazzetta Annunziata è verso Sant'Anna, munitevi insomma di auto e navigatore. E prevedete anche una visita alla casa di Gioacchino Murat poche centinaia di metri oltre dalla quale si gode di un panorama su Capri come in pochi altri posti lungo la penisola. Leggi l'intera recensione di Paolo Marchi

La vista dalla veranda del Rossellini's, a Ravello (Salerno)
LA SERRA dell'Hotel Le Agavi - via Guglielmo Marconi 127, Positano (Salerno), +39 089 875733
La Serra è il ristorante dell'hotel
Le Agavi di Positano. La sala ha le pareti a vista sulla costa e la bellezza dalla quale si viene investiti arrivando lascia senza parole. E' sicuramente uno dei panorami più travolgenti che richiama infatti numerosi turisti da tutto il mondo. Positano vanta un turismo di élite, da sempre, e l'offerta alberghiera è molto alta. Nella stagione estate 2017 la proprietà ha puntato a fare un passo ulteriore nel'offerta della ristorazione dopo l'attento restauro della sala. In cucina troviamo
Luigi Tramontano, sorrentino di nascita e di formazione professionale.
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Marina Alaimo
ROSSELLINI'S a Palazzo Avino - via San Giovanni del Toro 28, Ravello (Salerno), +39 089 818181
“Ravello is closer to heaven than it is to the shore”, per dirla con
Andrè Gide, ed affacciati dalle terrazze di
Palazzo Avino sul mare di Amalfi, non potrete che condividerne l’opinione. Il
Rossellini’s, il ristorante gourmet di questa fascinosa casa, è dalla sua apertura la tavola più interessante della gemma della costiera sorrentina. Da 5 anni la guida
Michele Deleo, campano con lunga esperienza all’estero, fra Germania Svizzera e Francia, e belle tavole d’hotel governate in Italia. La cucina è spontanea, ci sono le tecniche, ci sono le tecnologie che si richiedono e si addicono a una ristorazione di questo livello, ma c’è soprattutto un rapporto con la materia prima antico.
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Giulio Francesco Bagnale

Mimmo De Gregorio, patron e sommelier del ristorante Lo Stuzzichino, di Sant'Agata sui Due Golfi (Napoli)
LO STUZZICHINO - via Deserto 1/a, Sant'Agata sui Due Golfi (Napoli), +39 081 5330010
Chi scrive capitò per la prima volta per caso a
Lo Stuzzichino anni fa – poteva essere il 2009? Il 2010? – e ne rimase folgorato: non perché facesse alta cucina, no. Ma perché faceva piuttosto
grande cucina, cioè buona, di qualità, con ottimi prodotti, sapienza ai fornelli, con in più quell’ingrediente segreto che è la Penisola Sorrentina e il suo incredibile fascino. E poi, ancora, perché c’era e c’è lui, patron
Mimmo De Gregorio, impagabile: appassionato, tenace, entusiasta, volitivo, umile, davvero una bella persona, degno erede dei genitori
Paolo (sovrintende i fornelli) e
Filomena, che questo locale aprirono nel 1989 come semplice trattoria di paese, «portiamo avanti la tradizione dell'osteria italiana», questo il loro vanto.
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Carlo Passera