14-10-2024

Furore Grand Hotel, la nuova dimensione del bien vivre in Costiera Amalfitana

La sofisticata semplicità del cinque stelle lusso a strapiombo sul mare interpreta il nuovo corso dell’ospitalità della famiglia Irollo de Lutiis, 50 anni di storia tra la Divina e il Cilento

La suggestiva immagine di Furore Grand Hotel illum

La suggestiva immagine di Furore Grand Hotel illuminato dalle luci della sera

«In qualsiasi punto dell’hotel ci si trovi non si perde mai il contatto visivo con il mare», mi spiega Pietro Irollo de Lutiis, proprietario di Furore Grand Hotel, raffinato cinque stelle lusso affiliato a Small Luxury Hotels of the World, immerso in un lussureggiante parco di oltre 20.000 mq, nel cuore della Costiera Amalfitana. Osserva il mare, lo sguardo perso verso l’infinito, dall’ampia terrazza affacciata sul vertiginoso fiordo di Furore, ipnotico con la sua dirompente bellezza naturale, la stessa che fece innamorare Anna Magnani e Roberto Rossellini.

Lo scenario toglie il fiato, come su una tela, il bianco intenso, le palette di verde e di blu in tutte le gradazioni dipingono un quadro d’autore. Incastonato nella roccia di un promontorio a picco sul mare, circondato dal blu e dalla luce, è un’oasi privata dall’anima fortemente mediterranea. Un luogo sofisticato, profondamente immersivo, da cui lasciarsi ispirare. È il lato di Costiera ‘meno conosciuta’, dove tra limoneti e uliveti si snodano i più suggestivi cammini panoramici: il Sentiero degli dèi, La Via dell’amore, la Valle delle Ferriere, il Sentiero dei limoni, il Sentiero delle agavi in fiore. «Il rumore principale qui è il silenzio», mi fa notare. Eppure siamo a soli 9 km da Amalfi, 22 da Positano, facilmente raggiungibili come le isole di Capri, Ischia e Procida.

La piscina principale dell'hotel, vista dall'alto

La piscina principale dell'hotel, vista dall'alto

«È stato amore a prima vista, quando nel 2017 con mio padre e i miei fratelli siamo arrivati qui, sono bastate due ore per decidere di dare nuova vita a questo luogo magico», racconta Pietro, ricordando il primo ‘incontro’ insieme al padre Ciro e ai fratelli Giuliano e Alessandro. «Già nel 2015 avevamo iniziato a elaborare un piano di sviluppo che rafforzasse la nostra presenza nel mercato dell’ospitalità di eccellenza», spiega, portando così avanti una tradizione familiare avviata oltre quarant’anni fa con La Medusa Dimora di Charme, ricavata da Villa La Romita, dimora storica di fine Ottocento, una delle più affascinanti della Costa del Vesuvio, restaurata nel 1974 e inaugurata nel 1979, in un parco di 15mila metri quadrati, tra eleganti giardini, odorosi agrumeti e maestosi alberi secolari. In totale, 46 camere e suite, suddivise in cinque tipologie. Due le proposte gastronomiche: quella più dinamica e informale del bistrot L’Agrumeto, al centro del giardino, e quella del dining mediterraneo Donn’Eugenia, guidato del talentuoso chef executive Giovanni Erculanese, per un’esperienza che celebra le radici della tradizione partenopea dai sapori autentici, con piatti rivisitati in chiave moderna e innovativa, a base di prodotti di altissima qualità.

«Il Grand Tour della Campania Felix inizia qui: grazie alla sua posizione strategica, in poco tempo si possono visitare l’area archeologica delle antiche rovine di Stabiae, meta d’obbligo anche nei soggiorni più brevi, Vico Equense, Sorrento, Amalfi e Positano, gli affascinanti scavi di Pompei ed Ercolano, e ancora Napoli, con la sua ricca cultura e il suo patrimonio, o le isole di Capri, Ischia e Procida», spiega Pietro, «In 60 chilometri di costa c’è un condensato di bellezza paesaggistica, archeologica e monumentale senza pari».

La piscina princiale dell'hotel alle luci del tramonto, un punto panoramico privilegiato per ammirare l'incantevole paesaggio

La piscina princiale dell'hotel alle luci del tramonto, un punto panoramico privilegiato per ammirare l'incantevole paesaggio

È una visione che si tramanda di padre in figlio, quella dell’ospitalità di élite della famiglia Irollo de Lutiis. È una storia di famiglia, costruita nel tempo, in primis con 25 anni di viaggi nel mondo con Gialpi Travel tour operator, con uffici a New York, Rio, Tokyo, San Paolo. Una filosofia dell’accoglienza forgiata dal ‘senso di appartenenza’ che i titolari hanno saputo infondere nei collaboratori (dei 75 a La Medusa tanti lavorano da 20 anni), così come da quella ‘sana cultura dell’ospitalità’ che ha portato ad un consistente numero di repeaters europei e americani. Una visione chiara, che oggi si rinnova, mossa dal desiderio di realizzare qualcosa di nuovo, di inedito, per disegnare una nuova dimensione di soggiorno, «Una dimensione che ci avvicina al borgo e che noi vogliamo rafforzare anche attraverso la creazione di una serie di esperienze legate al territorio e alle tradizioni locali. Un modello che guarda anche alle nuove generazioni, ai giovani di tutto il mondo, abituati a scegliere una destinazione che sentono affine e moderna, senza perdere l’identità del luogo».

L'infinity pool di Furore Grand Hotel, dove si confonde il confine tra cielo e mare

L'infinity pool di Furore Grand Hotel, dove si confonde il confine tra cielo e mare

Il nuovo corso dell’ospitalità della famiglia Irollo de Lutiis

Stile mediterraneo, design contemporaneo, dimensione privata e intima: la ‘sofisticata semplicità’ di Furore Grand Hotel interpreta un nuovo paradigma del lusso in Costiera Amalfitana. Riaperto a fine luglio 2023 dopo un’imponente opera di ristrutturazione durata quattro anni, oggi si sviluppa su nove livelli di terrazzamenti panoramici sul mare. Essenziale nelle linee, in armonico equilibrio con il borgo antico del quale richiama il poetico degradare verso la scogliera, emerge senza imporsi su una natura rigogliosa e ruvida, immerso com’è nel verde e negli aromi della macchia mediterranea.

Ottocento gradini collegano la struttura al fiordo di Furore e non esiste punto in tutto l’albergo che non abbia la vista sul mare. L’accostamento del cotto con gli smalti bianchi e i mosaici colorati per l’arredo e i dettagli dei decori interni creano una sensazione diffusa di eleganza informale e avvolgente, anche questi di ispirazione e stile mediterraneo.

È il colore bianco a plasmare gli ambienti freschi e luminosi delle 35 camere, mentre tocchi vibranti di colore richiamano la natura tutt’attorno. Sono quasi tutte suite, sei con jacuzzi e sei con piscina privata, tutte con vista mare, terrazzi, giardini privati e ampi spazi esterni. Pavimenti in ceramica di Vietri e arredi pregiati realizzati artigianalmente da maestranze locali, riflettono la magia e la bellezza della Costiera. Ristorazione, hospitality e benessere sono i cardini dell’esperienza che per la parte gastronomica vanta la consulenza dello chef Enrico Bartolini coadiuvato dal resident chef Vincenzo Russo.

Enrico Bartolini supervisiona la linea gastronomica dell’hotel

Enrico Bartolini supervisiona la linea gastronomica dell’hotel

Vincente, sin dal soft opening del luglio 2023, la collaborazione con Enrico Bartolini chiamato a definire e supervisionare tutta la linea gastronomica dell’hotel, dal fine dining Bluh Furore ad Acquarasa, l’all day dining che offre una proposta più “bistronomica”, sino alle colazioni, agli aperitivi e al room service. È un eccellente interprete della sua filosofia il resident chef Vincenzo Russo, classe 1995, campano di Gragnano, per sette anni a fianco di Antonino Cannavacciuolo a Villa Crespi. La prima stella Michelin al gastronomico arriva a pochissimi mesi dall’apertura, un riconoscimento che premia la personalità e l’estro dello chef e una squadra coesa, abilmente coordinata in sala da Raffaele Rispoli. Nella grande cucina a vista chef Russo esprime il proprio talento raccontando il territorio in chiave moderna e creando autentiche opere d’arte nel rispetto dell’eredità e dell’identità culinaria locale.

Vincenzo Russo, classe 1995, campano di Gragnano, è resident chef di ristorante Bluh Furore

Vincenzo Russo, classe 1995, campano di Gragnano, è resident chef di ristorante Bluh Furore

Al centro il rapporto diretto con la natura e il territorio, il cui filo conduttore è la valorizzazione dei prodotti locali, biologici e a chilometro zero. Attingendo anche all’orto sintropico di circa 1.000 mq, una fonte primaria di ingredienti freschi e di alta qualità, in cui vengono coltivati ortaggi, piante aromatiche e da frutto. È un percorso consapevole, il suo, che fonde la tradizione del luogo con una visione lucida della nuova cucina contemporanea.

Il ristorante gourmet Bluh Furore

Il ristorante gourmet Bluh Furore

Aperto solo a cena, il ristorante stellato Bluh Furore accoglie gli ospiti in un ambiente intimo e raffinato, ammantato di bianco, con grandi vetrate che aprono la vista verso un orizzonte in cui il mare ed il cielo si fondono. In sottofondo vi è il suono delle onde che si infrangono sulla costa, che crea un’atmosfera romantica e rilassante. In carta, raffinati menù degustazione reinterpretano la cucina tradizionale, sia di mare sia di terra, anche in chiave vegetariana: quattro percorsi che vanno dalle tre alle sette portate, completati dagli abbinamenti studiati dalla preparatissima sommelier Giovanna Rango per valorizzare ogni piatto. La ricca cantina custodisce centinaia di etichette selezionate tra quelle di maggior prestigioso a livello nazionale e internazionale, con particolare attenzione alle produzioni locali e ai vini biologici.

La terrazza panoramica di Furore Grand Hotel

La terrazza panoramica di Furore Grand Hotel

Più informale, il ristorante Acquarasa offre un’esperienza di all day dining ampia e diversificata, a base di piatti che raccontano la cucina italiana contemporanea, abbinati a proposte più creative. In abbinamento, etichette provenienti da tutto il mondo, con un’attenzione particolare ai piccoli produttori locali, del territorio campano e del sud Italia. Per un raffinato aperitivo o l’after dinner ci si accomoda al Ria Lounge Bar diviso tra la luminosa sala interna o, all’esterno, con comodi divani a bordo piscina. In carta, un’accurata selezione di vini, distillati e Champagne pregiati, cocktail realizzati da Sebastiano Donnarumma l’esperto bar manager, da sorseggiare in pairing a delizie gastronomiche.

La piscina principale è caratterizzata da un'ampia area che ospita anche il cocktail bar

La piscina principale è caratterizzata da un'ampia area che ospita anche il cocktail bar

È aperta anche agli esterni su prenotazione la SPA Petramare, un santuario consacrato al benessere diviso tra area interna sia esterna. La parte indoor regala un’esperienza sensoriale completa: ci si immerge nelle tiepide acque della piscina riscaldata e dell’idromassaggio, oppure ci si concede il piacere rigenerante della sauna e del bagno turco, o ci si affida alle terapiste per esclusivi trattamenti spa firmati Valmont. All’esterno, su una superficie di 2.500 mq, ci si rilassa nelle due piscine su livelli sfalsati, una a picco sul mare con acqua salata e chaise longue in acqua, un solarium attrezzato e un percorso Kneipp. Un’oasi di pace dove partecipare anche a sedute di mindfulness all’aria aperta, yoga, pilates e meditazione. Immersa nella rigogliosa vegetazione del parco, anche una palestra panoramica con innovative attrezzature e spettacolare vista sul blu.


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Elisabetta Canoro

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Elisabetta Canoro

Giornalista specializzata in Hôtellerie e Travel, è consulente di Identità Golose, direttore editoriale di Hotel and Travel e condirettore di The CUBE Magazine, collabora con AD Architectural Digest Italia. Autrice di libri e guide editi da WhiteStar e Marco Polo

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