«Come si fa a dire che il lunedì è brutto? Il lunedì è un giorno meraviglioso. Tutto ricomincia e in campagna è un nuovo inizio», parola di Michele Ferrante, contadino filosofo di Controne, piccolo borgo montano del Cilento, dove la vita è ancora autentica e genuina, profuma di terra e di fatica, ha ritmi lenti e attenti, alla natura, alle persone, alla vita stessa. Michele Ferrante è produttore di fagioli, spezie e altri legumi, condivide il progetto dedicato alla Dieta Mediterranea che il Caruso, A Belmond Hotel, Amalfi Coast di Ravello, sostiene con grande impegno e passione.

Il Caruso, A Belmond Hotel, Amalfi Coast visto dall'alto
In primis con una stagione di eventi che si conclude con l’attesa Agorà in programma il 15 settembre, appuntamenti golosi e divertenti, che hanno scandito un’estate indimenticabile, all’insegna di cooking class e cene ispirate alla tradizione culinaria e alla tipica pasticcera partenopea, incluse tre Ditirambo Nights, tutto accompagnato da musica rituale cilentana che, in omaggio alla composizione corale lirica greca, celebra le gioie del vino, della tavola, della condivisione e della convivialità.
Ambiente, natura e sostenibilità sono i cardini di un modello di vacanza di cui il
Caruso si fa portavoce e il Cilento, patria della Dieta Mediterranea, con i suoi produttori, ne sono protagonisti e ambasciatori. Ne è convinto
Armando Aristarco, executive chef del
Caruso, che spiega: «io non uso i pomodori dell’azienda
Maida, io utilizzo i pomodori di
Franco, io non ordino i fichi dell’azienda
Funicchito, ma i fichi di
Enza e
Pasquale, l’elemento umano dunque prevale, il contatto diretto». Ma la Dieta Mediterranea non è solo cibo sano e prodotti di prima qualità, è un vero e proprio ‘stile di vita’, come sottolinea la parola stessa ‘dieta’, dal greco antico
diaita. Un approccio fondato su quattro regole fondamentali, che si traducono in comportamenti virtuosi: mangiare soltanto quando lo stomaco è davvero vuoto e senza esagerare; contenere la rabbia; vivere a stretto contatto con la natura per ritrovare sé stessi; fare una passeggiata dopo ogni pasto.
Ecco allora che un soggiorno al Caruso si traduce in una preziosa opportunità per prendersi cura di sé, stare bene, ispirarsi. A cominciare, appunto, dalla dieta alimentare della colazione, a base del meglio dei prodotti del territorio, latte e yogurt di bufala, mozzarelle di bufala e i formaggi cilentani, la soppressata di Gioi Cilento, un salume dalle proprietà organolettiche uniche e dai metodi di conservazione naturali, caratterizzato dal ‘cuore di grasso bianco’.
La creatività e il talento di
Armando Aristarco fanno il resto. Lo chef seleziona personalmente solo materia prima eccellente dai piccoli produttori: le cipolle di Vatolla, le alici di Menaica, che si alternano a quelle di Cetara, i fagioli di Controne, i carciofini Igp di Paestum, le conserve dell’azienda agricola di
Francesco Vastola, i famosi fichi bianchi del Cilento. La freschezza e la genuinità dei prodotti dei mercati locali e dei contadini del posto è servita in tavola al
Ristorante Belvedere, che vanta uno dei panorami più belli di tutta la Costiera Amalfitana. In carta, sfusato amalfitano, colatura di alici, provolone del monaco e maialino nero casertano, sapori che raccontano il territorio in un menù appositamente creato per dare nuova luce alle ricette tipiche della cucina campana, esaltandone gli ingredienti che l’hanno resa famosa nel mondo. Si sceglie à la carte o tra i degustazione:
Lasciati Guidare, Tradizione Mare, Tradizione Terra, Vegano. Tra i piatti, Il
Pomo d’oro, cioè carpaccio, tartare e zuppa di pomodoro campano;
Nu’Burdèll…Pasta e pesce, mischiato con ristretto di pesce con crudo e cotto di mare.
Di giorno si pranza al Ristorante Pool Grill, perfetto per un lunch leggero o le pizze d’autore cotte con forno a legna e il Bar Il Loggiato, tra affreschi del XVIII secolo ed una vista che si perde tra panorami mozzafiato per sorseggiare Champagne o provare i nuovi cocktail d’autore preparati dall’head barman Tommaso Mansi, come il famoso Caruso Gimlet oppure il Caruso Spritz con il limoncello, accompagnati da piccole delizie campane, con il sottofondo musicale delle note di un pianoforte.

La meravigliosa infinity pool che regala una vista impareggiabile, in posizione dominante su una scogliera a 300 metri sul mare, sul punto più alto di Ravello
L’arte, non solo in cucina, è di casa al
Caruso, l’hotel più iconico della Costiera Amalfitana, leggendario per la vista impareggiabile dall’infinity pool, su una scogliera a 300 metri sul mare, sul punto più alto di Ravello, in un palazzo dell’XI secolo con affreschi originali e giardini magistralmente curati. Geometrie di verde che disegnano roseti e limonaie, che si sposano perfettamente con gli spazi interni: soffitti a volta, mobili d’epoca ed eleganti interni impreziositi da affreschi originali.
Non mancano poi le esperienze nel territorio, alternando mare e terra della Costiera Amalfitana, perché come si dice “gli amalfitani hanno un piede in barca e l’altro in vigna”. Si sceglie tra le escursioni in barca nell’incantevole Baia di Ieranto, riserva naturale aperta a poche imbarcazioni, o a Cetara. Si approda in questo affascinante villaggio di pescatori per scoprire come nasce la tradizionale colatura di alici, ancora oggi fatta a mano, per poi ordinare le linguine con “l’oro liquido di Cetara” preparate dallo chef una volta rientrati in hotel.
Oppure si fa rotta nell’entroterra. Dalla collaborazione con il vicino comune collinare di Tramonti nasce per esempio la valorizzazione del
Sentiero delle Formichelle, tratto che in passato permetteva alle donne della Costiera Amalfitana di raggiungere il mare con pesanti ceste di limoni sulla testa. Un mondo ancestrale e tutto al femminile, sinonimo di coraggio e di fatica che celebra perfettamente le tradizioni della Costiera Amalfitana, il percorso ideale per scoprire una zona collinare ricca di storia, che nulla ha da invidiare alla fascia costiera.
Un mondo in perfetta sintonia con Ravello stessa, in fondo, che ha fatto propria la teoria dell’ozio creativo, isolata, protetta, al vertice di un’esperienza, arroccata a 365 metri sul livello del mare. Ne è perfetto rifletto il Caruso: un luogo lontano dalla folla, dal traffico, in cui stare bene, mangiare bene, prendersi cura di sé stessi, ritrovare il tempo per una passeggiata nella natura, per leggere un libro alla penombra di un albero, per riconciliarsi con i propri sogni.
Prima di ritrovarsi e incontrarsi con gli altri, in occasione dell’
Agorà, proprio come nell’antica Grecia, una piazza dove i cittadini si incontravano per discutere di cibo, poesia, politica, religione. Ecco allora che i magnifici giardini del
Caruso si trasformeranno in un luogo di incontro, confronto, scambio tra opinion leader per parlare di Dieta Mediterranea, mentre tutt’intorno si animeranno gli stand dei produttori cilentani e dopo la cena i fuochi di Torello, gran finale.