«La Grande Dame adesso è diventata un’affascinante signora, che il tempo non ha intaccato. Il nostro restauro ha voluto omaggiarla, conservardone l’anima», racconta Dorothée Boissier - dello studio parigino di architettura e design Gilles & Boissier - tra le fautrici dell’ingente restyling che con grande rispetto ha dato un nuovo volto al Mandarin Oriental Ritz Madrid, tornato ai fasti di un tempo grazie al più ambizioso e vasto restauro della storia dell’hôtellerie. Riaperto il 15 aprile 2021, dopo tre anni di ingenti lavori, il leggendario hotel è di nuovo “attore protagonista” del palcoscenico più ambito della capitale spagnola, rinnovato per mano dell’architetto spagnolo Rafael de La-Hoz, con un ruolo determinante nel recupero storico, mentre i designer francesi Gilles & Boissier hanno appunto coordinato i lavori degli ambienti interni, migliorandoli pur mantenendo il carattere unico dello stile Belle Époque dell’edificio originario.
L'hotel venne inaugurato il 2 ottobre 1910, non lontano dal Parco El Retiro, nell’attuale Triangolo d’Oro dell’Arte, allora con il nome di Ritz Madrid. Fu progettato e costruito sotto la supervisione di César Ritz: doveva ospitare gli ospiti di un matrimonio reale e fu proprio Alfonso XIII a coinvolgere il famoso albergatore. Da allora, l’iconico cinque stelle lusso acquistato nel 2015 da Mandarin Oriental Hotel Group (33 hotel e 7 residence in 23 Paesi del mondo), per decenni ha ospitato reali, politici, leader e celebrità. Oggi festeggia più di 110 anni di tradizione, passione ed eccellenza. Ad accompagnare gli ospiti in una delle 153 camere lussuosamente arredate, tra cui 53 suite, tutte in stile residenziale chic e contemporaneo, è un personal butler, pronto a soddisfare ogni richiesta per tutta la durata del soggiorno. I più fortunati alloggiano nella esclusiva Royal Suite, al primo piano, con una superficie di circa 190 mq e grandi balconi privati con vista.

È qui che hanno pernottato per oltre 100 anni nobili e celebrità: la famiglia reale di Monaco, il maharaja di Kapurthala e sua moglie, il principe e la principessa del Galles, il duca di Windsor e la sua consorte... Non è da meno l’elenco delle star di Hollywood che hanno scelto il
Ritz per i loro soggiorni a Madrid:
Henry Fonda, Cary Grant, Orson Welles, Rita Hayworth, Sofia Loren, Elisabeth Taylor, Richard Gere, Warren Beatty, Mel Gibson, Jodie Foster e
Julia Roberts sono alcuni degli illustri ospiti. Cinema, arte e cultura, un legame ancora forte e profondo che lega l’hotel alla città, basti pensare che uno dei due ingressi affaccia sul Museo del Prado e che l’albergo ospita una collezione di opere di grande valore, a cominciare dal
Giardino aperto sopra la lobby, un’istallazione che si apre e rende omaggio alla città riproducendo piante tipiche e uniche che si trovano nei parchi di Madrid.
È stata rinnovata anche l’offerta culinaria, ora interamente curata dal grande
Quique Dacosta, patron del tristellato
Quique Dacosta di Denia, a 60 km da Valencia, e di altri ristoranti divisi tra la Spagna e Londra. È statochiamato a progettare i concept dei cinque outlet dell’hotel, in primis il ristorante gourmet
Deessa, già premiato con la stella Michelin dopo pochi mesi dall’apertura. La proposta è declinata in menu degustazione, si chiamano
Storico e
Contemporaneo, due esperienze gastronomiche memorabili, che includono alcuni piatti iconici del percorso professionale dello chef, comprese le ricette realizzate con
Ricard Tobella, resident a capo di questo spazio. Tra i piatti, la
Selezione di caviali e uova di pesce; il
Bosco animato;
Saam di shiso, tonno rosso e muschio stellato.

Il ristorante gourmet Deessa

Selezione di caviali e uova di pesce, piatto iconico del nenu Storico firmato Dacosta al Deessa

Il Bosco animato, un piatto del menu degustazione Storico
«
Deessa è l’epicentro della mia creazione - spiega lo chef - L’obiettivo era realizzare un menu fatto di bellezza, sensualità e fragranze, nel rispetto dei nostri valori: selezione del prodotto e stagionalità, ma soprattutto impegno verso i piccoli produttori, nella costante ricerca dell’eccellenza e della perfezione». Ecco allora che il linguaggio di
Deessa e il percorso di gusto raccontano storie di mare e di terra, una cammino gastronomico da assaporare in quello che lo chef ritiene essere «l’hotel più suggestivo, ambizioso, seducente e ambito della capitale».

La colazione servita al ristorante Palm Court
Non è tutto. È aperto tutto il giorno il ristorante
Palm Court, sede del tradizionale appuntamento con il tè del pomeriggio servito sotto una spettacolare vetrata recuperata al centro della struttura. Caviale e
tapas abbinati a un’esclusiva selezione di Champagne si ordinano invece allo
Champagne Bar, un angolo lussuoso e riservato.
È un’autentica oasi urbana per pranzi e cene all’aperto
El Jardín del Ritz, animato da musica e da un servizio accurato e discreto.

Diamante, coctail di cocina liquida servito al Pictura
Prima e dopo cena, tappa obbligata è
Pictura, cocktail bar dall’ambiente sofisticato e piacevole, caratterizzato da una galleria di ritratti di noti artisti spagnoli. In carta le intriganti creazioni di
cucina liquida firmate da
Dacosta. Abbiamo scelto dalla carta
Diamante, un cocktail delicato servito con un pairing di finger, in un bicchiere "grezzo" come un diamante, sorretto da una mano. Una creazione originale e geniale, in stile
Dacosta, concepita come un’opera d’arte, unica come tutta l’esperienza che si vive al
Mandarin Oriental Ritz Madrid, indimenticabile.
Per informazioni: www.mandarinoriental.com/madrid