In fondo alla Valtournenche, una volta arrampicatisi fino al paese di Breuil-Cervinia, gli amanti dello sci e del bien vivre potranno avere l'occasione di unire in una vacanza, breve o lunga che sia, la bellezza dei panorami del Matterhorn con un'accoglienza davvero speciale e raffinata, come quella che offre l'hotel Principe delle Nevi.
Si tratta di un delizioso boutique hotel, perfettamente incastonato sulle pendici di una delle piste che portano sino al centro abitato. La grazia e l'eleganza di questo albergo spiccano anche in contrasto con altre strutture del paese di Breuil-Cervinia, un paese che forse non ha il fascino raffinato e elegante di Zermatt, la nota località svizzera che si trova esattamente dall'altra parte rispetto al monte Cervino. Troppo cemento, troppi edifici che nulla hanno a che fare con quell'estetica sobria che chi ama la montagna non può non desiderare.

La bella piscina all'aperto
Il
Principe delle Nevi è appunto molto diverso da tutto questo: la sua struttura esterna interamente in legno, le linee essenziali, moderne e tradizionali insieme, mettono di buon umore ancor prima di varcare la soglia. All'interno è facile imbattersi, da subito, nel sorriso sincero di
James McNeil, il proprietario di questo albergo. Le sue origini scozzesi non devono far pensare che sia un novellino di questa Valle: ha invece alle spalle quasi 50 anni di esperienza su queste montagne, 20 dei quali passati proprio sulle piste come maestro di sci.
Non è solo però a gestire questo hotel, ma è anzi aiutato dalla sua bella famiglia: la moglie, la norvegese
Kristin Gynnild, e il figlio
Max sono infatti sempre presenti per fornire ai clienti il miglior servizio possibile.
Kristin per tutto quello che riguarda l'accoglienza,
Max che ha invece sostituito il papà nel ruolo di insegnante di sci.

Durante il giorno la terrazza del ristorante Snowflake offre ricchi pranzi e una vista splendida agli sciatori, che siano clienti o meno dell'hotel
Forse anche per le origini nord-europee dei due proprietari del
Principe delle Nevi, la maggior parte della clientela è decisamente internazionale, con una prevalenza scandinava che si può chiaramente rilevare anche solo contando la quantità di chiome bionde che si aggirano tra le varie sale e aree dell'albergo. Come ad esempio la splendida SPA, dotata di bagno turco, sauna, piscina, area relax e massaggi, dove sciogliere tutto l'acido lattico accumulato tra una discesa e l'altra. O come la suggestiva piscina all'aperto, da cui si gode un panorama stupendo e dove ci si può intrattenere con i propri amici bevendo qualcosa immersi in un'acqua piacevolmente calda, ma circondati dalla neve.
La ristorazione del
Principe delle Nevi è decisamente all'altezza di questo raffinato hotel:
come abbiamo raccontato l'anno scorso, il compito di gestirla è stato affidato a uno chef di razza come
Federico Zanasi, che ha passato molti anni al fianco di
Moreno Cedroni (in particolare come chef del
Clandestino) e che da quattro anni passa la stagione invernale all'ombra del Cervino, fino a diventare sempre più affascinato anche dagli ingredienti che offre la Valle. Come infatti spiega
Gabriele Zanatta nella
Guida di Identità Golose, da quest'anno la cucina di questo ristorante si dedica esclusivamente (o quasi) alle materie prime che offre la montagna. Con risultati entusiasmanti.

Lo chef Federico Zanasi nella sala dedicata alle cene gourmet
Per i più gourmet, in particolare, la sera il ristorante offre un menu degustazione in cui apprezzare al meglio la cucina di
Zanasi. E una volta pacificati da una cena così appagante, le stanze curatissime saranno il luogo migliore dove ricaricare le batterie per poter poi brillare in pista il giorno dopo. Che si sia scelta una delle eleganti suite (sono disponibili anche due “chalet” di circa 40 mq) o una delle stanze più classiche, non serviranno levatacce per arrivare puntuali all'appuntamento con gli impianti, a pochi minuti dall'ingresso dell'hotel. L'unico problema sarà, eventualmente, non abituarsi troppo a un ritmo di vita così perfetto.