Mi chiamo Francesca Chiricosta, di origine orgogliosamente mezza romana e mezza siciliana, nel cuore pinup e con una passione per la fotografia, specialmente quella in bianco e nero. Sono pasticciera da 6 anni e, sulla soglia dei 27, due sono le costanti alle quali penso quotidianamente. Il tempo e il percorso che ho compiuto.
Il tempo: si dice che per esser brava in una cosa ne devi essere ossessionata, io posso dire che, da quando me ne sono ammalata dolcemente e perdutamente ho cominciare a sentire le lancette dell’orologio girare, scandire il tempo.
27 anni sono pochi e sono tanti: pochi perché la sete di conoscenza mi divora e per quanto io possa studiare e informarmi non finisco mai. Tanti perché gli obiettivi che mi pongo possono essere paragonati al salto con l’asta, saltata una misura si passa a uno step più alto.
Pretendo molto da me stessa e il tempo è tiranno, penso che ogni fase della vita abbia le sue conquiste e la paura di non raggiungerle nei termini giusti mi accompagna costantemente.
Il percorso: posso tranquillamente affermare che la mia è stata una carriera al contrario. Inizio col dire che non sono io che ho scelto la professione, ma è lei che ha scelto me e per questo mi ritengo fortunata. Per riassumere la mia storia professionale posso dire che mi trovavo nel settembre del 2012 ad avere il primo contratto serio in una pasticceria in apertura, ma non sapevo chi ero o cosa ero in grado di fare: dopotutto chi lo sa a quell’età.
In quell’occasione ho avuto il piacere di incontrare Leonardo di Carlo, lavorammo spalla a spalla per una settimana e la sua umiltà e conoscenza mi affascinarono. Quell’episodio sancì il mio futuro.
Successivamente i sacrifici, i colleghi, le prove più o meno piacevoli che affrontai mi forgiarono, ma non mi formarono. Mi trovavo con quasi 4 anni di esperienza sulle spalle e la sola formazione alberghiera quando mi imposi un cambiamento.
Decisi che era tempo di aggiornarsi e specializzarsi (cosa che non ho smesso e non smetterò di fare), così mi iscrissi all’Italian Chef Academy di Roma alla quale poi seguirono corsi di specializzazione alla Fipgc.
A gennaio dello stesso anno mi prenotai un biglietto per Tokyo e raggiunsi Fabrizio Fiorani, pasticcere al BVLGARI. il Ristorante di Luca Fantin a Ginza. Il ristorante, durante la mia permanenza, si posizionò al ventottesimo posto nei S.Pellegrino 50Best Asia.
Tornai più consapevole sia personalmente che professionalmente, e con le qualità ,almeno credo, per le quali ero partita. Rigore e precisione di esecuzione.
Nell’immediato futuro sarò impegnata nella capitale della moda e del cibo in una cornice ricca di tradizione e con una storia centenaria: ho l’opportunità quindi di porre a frutto ciò che fa parte del mio background, fatto di studio e conoscenze, tra saperi del passato e nozioni innovative.
Punterò su essenzialità, semplicità e eleganza nel gusto e nelle forme riallacciandomi, per proposte ad hoc a antiche ricette del 1900 della pasticceria lombarda nonché del maestoso Taveggia.