04-11-2024
A Bob Noto, torinese classe 1956, scomparso nel marzo di sette anni fa appena 61enne, è intitolato un premio sinceramente importante, voluto dai tre organizzatori di Buonissima, rassegna di fine ottobre che profuma Torino di buono: Matteo Baronetto, Stefano Cavallito e Luca Iaccarino, uno chef, un gastronomo e un giornalista. Con loro in giuria Ferran Adrià, Antonella Fassio, moglie di Bob Noto, Marco Bolasco, Paolo Griffa, Sara Peirone e Davide Scabin.
Originale il loro modo di procedere. Hanno individuato i quattro caratteri distintivi di colui che vantava il miglior palato in circolazione, copy di Ferran Adrià, ribadito nel film Bob Noto: The world’s finest palate del regista Francesco Catarinolo, e che aveva scelto di raccontare le sue esperienze attraverso le immagini, e non le parole, perché non riusciva a dare un senso narrativo compiuto. Quindi viva l’irriverenza, l’ironia, la creatività e quest’autunno l’empatia, sempre ospiti della Nuvola Lavazza.
Mariella sì, impossibile nutrire dubbi, però al ristorante le foto sono fatte ai piatti gustati e, sporadicamente, ai vini bevuti. E al momento del
Un momento particolare della consegna del premio Bob Noto 2024. Da sinistra: Ferran Adrià, Mariella Organi e Antonella Fassio, vedova del grande fotograto e gastronomo torinese
Ha detto la vincitrice: «È un premio che mi tocca profondamente, prima di tutto dal punto di vista personale e poi professionale. Bob è stata una figura importante nella mia vita e in quella di Moreno. L'incontro con lui è stato molto significativo e sono molto felice di vedere quanto il suo impegno trasversale per sostenere l'enogastronomia, la bellezza, l'arte e la profondità del cibo sia ancora così importante per Torino e credo che Buonissima ne sia l'eredità.
Mariella Cedroni e la statuina raffigurante Bob Noto, al quale è intitolato un premio giunto alla quarta edizione
All’indirizzo di Mariella un fiume di belle parole. Ho scelto quelle di René Redzepi dal Giappone: «Salve a tutti, saluti da Kyoto. Mi trovo in quello che presto sarà un ristorante. È un onore essere a Torino almeno con lo
«Stasera ricordiamo un uomo che ha visto la bellezza in cucina e con il cibo e ha aiutato tutti a vederla. E a Mariella Organi vanno le nostre congratulazioni: vincere questo premio significa qualcosa di grande. Significa che non solo sta mantenendo vivo lo spirito di questo settore,
Bob Noto e sua moglie Antonella in un disegno che rimanda al film Bob Noto: The world’s finest palate del regista Francesco Catarinolo, pellicola presentata durante Buonissima 2024
Nessun dubbio su questo. Lo sa bene chi condivide la vita con lei da oltre 30 anni, Moreno Cedroni. Lui il primo a cogliere il momento: «Sono diventato il marito di Mariella». A ognuno il suo istante.
Il lato pubblico del ristorante visto dai suoi protagonisti: maître e camerieri
di
nato a Milano nel marzo 1955, al Giornale per 31 anni dividendosi tra sport e gastronomia, è ideatore e curatore dal 2004 di Identità Golose. blog www.paolomarchi.it instagram instagram.com/oloapmarchi
Da sinistra lo chef de La Madonnina del Pescatore a Senigallia (Ancona) e del Clandestino Susci Bar sulla spiaggia di Portonovo, Moreno Cedroni, il regista Massimo Tomagnini, Mariella Organi, moglie di Moreno e regina della sala italiana, e Paolo Marchi. Tutte le foto sono a cura di Marialuisa Iannuzzi
Rene Redzepi sul palco della Nuvola Lavazza di Torino. Con lui, da sinistra a destra, Giuseppe Lavazza, Massimiliano Alajmo, Paolo Griffa, Davide Scabin, Antonella Fassio, Elena Peirone, Matteo Baronetto, Ferran Adria, Stefano Cavallito, Marco Bolasco e Luca Iaccarino
Moreno Cedroni, Luca Abbadir e Mariella Organi, la triade importante della Madonnina del Pescatore di Marzocca di Senigallia (Ancona), aperto nel 1984, 2 stelle Michelin dal 1999
Retroscena e curiosità di un mestiere affascinante, storie di grandi donne e uomini che hanno scritto la storia della ristorazione italiana e internazionale, visioni e consigli per alimentare nel tempo un ritorno al vero polmone dell’ospitalità: dritti In sala